Ciao! Ho letto questo tuo flusso di coscienza e... beh, sarò sincera e non ti dirò idiozie sterili che, se sentite dire, fanno solo arrabbiare di più.
Mi ha stupita che tu abbia scritto continuamente "libertà".
Questo scritto è intriso di auto-convincimento, sì: un atteggiamento di chiusura totale e di denigrazione del calore che non si riceve, mentre è evidente quanto il protagonista aneli a riceverlo.
Allora, solo, deluso e amareggiato, ma avvezzo a questi sentimenti che fanno la sua quotidianità, che fa? Si dà da solo il contentino mentale del sentirsi libero, anzi, si bea proprio di questa considerazione.
Sta solamente cercando un modo per darsi la forza necessaria ad andare avanti con il malcontento che ha dentro; si illude, ma non ci crede nemmeno lui, infatti il malessere emerge prepotentemente, qualunque cosa egli dica a se stesso per rincuorarsi.
Si può andare avanti senza ricevere la minima considerazione dalla persone a cui si vuole bene e che, in teoria, dovrebbero ricambiare i sentimenti.
Fa male essere oggetto di indifferenza, soprattutto quando si è sempre attenti agli altri e si comprende bene quanto i rapporti siano a senso unico, purtroppo.
Sono fortunati gli egoisti egocetrici, che non si curano dei sentimenti degli altri e ricevono tutto l'amore e la considerazione possibili. Non so perchè ciò accada, eppure si verifica ahimè.
Quindi, ragazzo, sii forte e ti faccio eco io con un sonoro "Andate tutti a quel paese!".
Non è detto che tu non troverai mai una persona o più d'una che stiano attenti al tuo stato emotivo e che ti facciano sentire amato come desiderei ;) |