Trovo che la tua storia sia l’occasione per rientrare sul sito dopo tanta latitanza, ho aspettato tanto che tu pubblicassi qualcosa e sono contenta che alla fine ti sia fatta coraggio e che abbia condiviso con noi, poi nel fandom di Harry Potter, capisci? È manna.
Sebbene io abbia trovato questo capitolo molto introduttivo, hai messo a nudo gran parte del background della protagonista e soprattutto il suo caratterino, devo ammettere però che il personaggio di Gabe è quello che, al momento, mi colpisce di più. I due “gradassi” – passami il termine – sono un po’ enigmatici, soprattutto il moro. Ho già cominciato a fare supposizioni su chi possa essere dalla descrizione, ma aspetto che sia tu a svelarlo. La parte dell’incantesimo, nel contesto ci sta bene e ho apprezzato che tu non l’abbia infilato in mezzo un po’ a cavolo, ma ti sia soffermata e abbia dato spiegazioni, anche se non sono sicura che si possa fare se non al raggiungimento di Hogwarts. Sono dubbi che mi accompagneranno in eterno, credo.
Passiamo a Sonny: mi sembra una ragazzina con la testa sulle spalle, un po’ gravata dall’eredità di famiglia, dalle tradizioni e dalle aspettative e dalle speranze che tutti ripongono in lei, soprattutto il padre. Credo lo si sia notato, quando Grant, prima che la figlia partisse per H. le abbia esplicitamente detto “di non deluderla”. Spero che l’amicizia con Gabe si evolva, mi spiacerebbe perderlo per strada, come ho detto prima è uno di quei personaggi che fa simpatia dal principio, io ne ho sempre uno e in questa storia tocca a lui.
Per finire ti segnalo errori e/o sviste, mi tocca: nella descrizione della storia c’è un errore di battitura (Grifonfondoro); nella frase – più o meno all’inizio - Addirittura lui affermava che la loro famiglia fosse discendente di Godric Grifondoro, ma Sonny, per quanto si sforzasse, non è mai riuscita a crederlo davvero - hai mancato di accordare un verbo, al posto di è, forse è meglio era. Per il resto sono tutte sviste minuscole ed errori di battitura che sarebbe inutile stare a segnalare e che puoi tranquillamente correggere con una buona rilettura.
Un consiglio piccino, picciò: ingrandisci un pelino la scrittura, salva un cieco – e mi riferisco a me. Le scritture così piccole e appiccicate affaticano un po’ l’occhio e confondono la lettura.
Un buon lavoro, brava!
*spupazza arrandom* |