Ciao! :)
Questo tuo brano mi è piaciuto molto, e sono perfettamente d'accordo nell'affermare che spesso, dopo averli anche solo immaginati vagamente, i personaggi si attaccano letteralmente al cervello come in una lotta per emergere, per non essere dimenticati.
In una pseudo selezione naturale i più forti riescono ad emergere e ad evolversi, acquistando più tratti particolareggiati, caratteristiche fisiche e aspetti della personalità che sono proprio di esseri veramente "viventi".
Non voglio annoiarti ulteriormente, perché credo di essermi già dilungata parecchio :D
Complimenti per la tua riflessione!

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"Eppure sono sempre delle vite, anche se irreali."
Poco importa che siano irreali.
In qualche modo fanno parte di noi, forse sono sempre stati dentro di noi. In ogni personaggio a cui teniamo,  c'è un pezzetto della nostra anima. Solo così un personaggio può davvero "funzionare" ed essere letto, ricordato, amato, pianto. Solo quando è dotato di un pezzettino dell'anima dell'autore.
E poi li vediamo da tutte le parti, pensieri strambi ci compaiono in testa e in un momento ci permettono di unire la realtà alla fantasia. E ci sentiamo folli XD Altre volte, quelle persone irreali sono un rifugio dalle persone reali.
Mi piace! Mi sono ritrovata in quello che hai scritto.
Complimenti c:

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