No vabbè … Questa è una tra le cose più tristi che io abbia mai letto. Seriamente. Ç________ç Innanzitutto Mycroft che muore, ma come T_T poveretto! E tutto il discorso della sua giovinezza, di come Sherlock l’abbia sempre tormentato con la storia dell’essere obeso, e poi Myc che muore e Sherlock è sollevato che non sia a causa del suo peso … Ma è una cosa tristissima ç__ç Per non parlare di quando si umilia per insegnare Sherlock a nuotare … Lì è stato il massimo, avevo un magone assurdo e le lacrime agli occhi! A me le storie ambientate nella vecchiaia fanno sempre effetto, perché so che potrebbe davvero succedere ma non ci voglio pensare semplicemente! E mi distruggono sempre, anche se ci sono le coccoline ç_ç
Ho amato quando John passa le dita tra i capelli di Sherlock e in generale tutta la scena finale, è qualcosa di così tenero ç_ç e io non ce la posso fare! Vorrei solo andare lì ed abbracciarli tantissimo. Sei davvero brava a scrivere ç_ç e scusa se recupero sempre tardi le tue storie, ma sappi che lo faccio, prima o poi! Sono così belle ç_ç Bravissima davvero!
A presto! Ross <3

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Premetto che ho duramente lottato con me stessa prima di leggere quest' OS.
Sapevo che non avrei dovuto farlo, vista l'estrema sensibilità di cui soffro ultimamente, ma ovviamente la mia parte masochista non ha resistito e ora...eccomi qua.
E devo dire che non me ne pento: la storia è scritta bene, anche se ti consiglierei di usare maggiormente il 'punto e a capo', dato che non sempre ne fai un uso corretto, e trovo che i Johnlock siano assolutamente credibili e ben descritti.
L'ultima parte mi ha quasi ucciso con la sua dose letale di dolcezza, sentiti responsabile.
Davvero un buon lavoro, non c'è che dire.
A presto,
Elena xx.

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Recensisco in ritardo, scusa. Ci tenevo a dirti che la tua storia è un piccolo gioiello, infatti l'ho riletta tante volte, e non smette mai di commuovermi e di farmi stare bene. Ci sono tutti e due lì dentro, Sherlock e John, in ogni particolare: perché ce lo vedo Sherlock che si studia la cartella clinica di John minuziosamente (è un modo come un altro per dirgli che lo ama, tanto a parole non lo farà mai) e John che commenta che il bancha con il miele è buonissimo. Perché si fida di lui (i'll always believe...) a tal punto che andrà nel Sussex senza discutere e perché sì, perché così è imperfettamente perfetto. Baci cara. Efy

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Anch'io adoro le coccoline, c'è sempre bisogno di coccole!
Mi è piaciuto come hai gestito la reazione di Sherlock alla morte del fratello: composto, impassibile, impeccabile, come Mycroft ha sempre vissuto, è un segno di rispetto. Forse Sherlock non ammetterà apertamente che voleva bene a Mycroft, ma il suo ricordo su Mycroft che gli insegna a nuotare è molto bello, è come una sorta di ringraziamento postumo al fratello.
E anche il rapporto tra Sherlock e John, rimasto immutato nel tempo, è stupendo, è una certezza solida che non ha bisogno di parole: Sherlock non si volta durante il funerale, ma sa che John c'è e questo è un pensiero estremamente confortante. La sera John non lo lascia solo nemmeno quando l'altro glielo chiede, perché lui è nato per proteggere Sherlock... è una frase bellissima!

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Si vede che sei una pasticcera. Ogni volta che ti leggo mi fai venire fame.
Non so per quale motivo succeda questo. Nel tuo scrivere mi provochi commozione, gioia, malinconia, lacrime, risate e...fame. Oddio, detto così non sembra normale. Non è normale per niente, accidenti. Però è così: ho appena mangiato, e ho ancora fame. La tua fic è tremendamente bella. Innanzi tutto, ho letto solo 2 fiction che trattano del funerale di Mycroft, una è canonica, l'altra è questa. E fa male, sul serio, perché è un personaggio così particolare, e fa così male eppure al tempo stesso è così giusto. Sherlock ha speso faide per tutta la sua vita, quindi ovviamente è addolorato in un modo suo, che non comporta lacrime e scenate. Sherlock dimostra di fare l'ultima cosa per Mycroft non tenendo la mano di John al suo funerale, seguendo il suo motto. È spaventosamente IC e al tempo stesso è straziante. E John lo sa, diamine, lo sa e per questo gli sta lontano e non s preoccupa, perché il mondo per lui non è altro che Sherlock. E quando Sherlock era un bambino, che era maledettamente lui a fare così, e gli piaceva la scuola, finché c'era da sperimentare, e disturbava Mycroft...e sta un po' meglio quando sa che si sbagliava. Che non è mortoper il sovrappeso, ma per un ictus. 77 anni. Dio, era ancora giovane, comunque. Lo era, accidenti. L'immortale Mycroft Holmes...
E poi il fatto che abbia praticamente accertato tutta la vita di John per comunicargli che andranno nel Sussex, in pensione, il giorno dopo. Insieme. Con le api. La canonicità di questa immagine è straziante e dolcissima allo stesso tempo, ed è bellissimo di come Sherlock si accerta che non ci siano problemi per John per realizzare quello che effettivamente vuole. Mi commuovi sempre, come al solito, e mi piace tantissimo. Un grande abbraccio, =) vado ad assaltare il frigorifero....baci
Maya

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Partiamo dal fondo. Ho pianto nei seguenti punti: Ci saremo noi... Ci saranno le api... Tutto il pezzo in corsivo di quello che avrebbe voluto dire John al posto semplicemente del voler provare a usare il miele x dolcificare (lo uso anche io in verità. Zucchero, pussa via!) Le mani di John incastrate tra i riccioli. INCASTRATE TRA I RICCIOLI!!! Giù commozione a fiumi... Di nuovo le mani tra i riccioli, questa volta sporchi di sangue... Dulcis in fundus (o in "inizium") è quel "passare da essere solo amici ad anche amici). Ecco li mi sono sciolta in maniera indescrivibile... Soprattutto quando dici che ciò avviene dopo Reichenbach e tanto noi sappiamo che non sarà così... Ma poi penso al post Reichenbach canonico, con Sherlock che stacca l'assegno per comprargli lo studio pur di far tornare Watson da lui è allora mi sento meglio <3 Mycroft... Non ho detto nulla in suo proposito ma in fondo voglio bene anche a lui ed è triste che se ne sia andato. Ormai era uno di famiglia... <3 Anche tu lo sei <3

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