Ciao Lydia.
Recentemente ho letto molte storie qui su efp simili alla tua. Mi ha fatto un effetto strano, perché sono giovane anche io, ho diciassette anni, che sarà più o meno la tua stessa età, però io non piango di notte e la mattina, prima di vestirmi, non mi allaccio al viso alcun sorriso falso. Certo, a volte bisogna fare uso di almeno un po' di civiltà e evitare di sparare addosso agli altri i propri sentimenti negativi, senza filtri, ma trovo sia una cosa orrenda e sbagliata e inutile nascondere così le proprie emozioni. Soprattutto perché, in questo modo, blocchi la comunicazione con chi sta intorno a te e potrebbe capirti, ascoltarti e consolarti... È vero che questo non avviene spesso - anche io, per esempio, non confido le cose profonde praticamente a nessuno. Ma sono convinta che almeno vivere le proprie emozioni in libertà porta a saperle gestire, saperle sfogare, e saper anche vedere oltre, a un certo punto.
E che cosa c'è da vedere oltre, penserai tu, ed effettivamente quello che ci troviamo noi giovani intorno, adesso, è scoraggiante. Non hai torto. Ma invece di piegarmi, io mi incazzo. E mi sembra che funzioni, perché se rimane quel retrogusto di quasi impossibile, i miei sogni li ho ancora e sono ben decisa a non vivere una vita mediocre "per colpa del mondo".
La perfezione è la cosa migliore, e più assurda, che ci siamo inventati. Non esiste né qui né nel migliore dei mondi immaginabili, ma ci pone limiti e traguardi che non dovrebbero schiacciarci, ma elevare il nostro pensiero e il nostro coraggio di mettere qualche passo avanti. Perciò, coraggio. Arrabbiati, piangi, mordi, graffia, scoppia e ridere e a piangere, ascolta musica e balla e corri e leggi libri e inventa storie, ma non solo per sprofondare nella delusione.
Un abbraccio. |