Recensioni per
Kamikaze - Kaze To Unmei No Ma Ni
di Carlos Olivera

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
09/05/15, ore 19:12
Cap. 2:

Valutazione della storia partecipante al Contest The Blood Of The War

Trama: 10/10

La trama è assolutamente stupenda, non banele e nemmeno tanto contorta. Sta nella media, proprio come mi piacciono, perché non dai subito la sensazione di quello che accadrà alla fine, bensì dal primo capitolo lasci immaginare, ma dall'altra si sa quale sarà la sorte di uno di questi soldati.
Perciò ti do la valutazione piena sulla trama, perché non ho notato nessun distacco, nessuna semplificazione per accorciare la sorte della storia, anzi, l'hai seguita divinamente, rispettando vicende, descrizioni e personaggi.


Personaggi/Introspezione: 10/10
I personaggi sono descritti non meravigliosamente, ma di più. Non ci sarebbe nemmeno un aggettivo per descrivere la meraviglia di quanta precisione tu ci abbia messo nel dare a questi personaggi un'anima vera. Non ne hai saltato nemmeno uno, ad ogni nome c'era comunque un pezzo di vita e questo lo apprezzo davvero tanto, perché non hai trascurato nessuno.
Hai fatto anche riflessioni sulla guerra, soprattutto nel primo capitolo che lo vedo molto più introspettivo rispetto al secondo, ma la cosa che mi è piaciuta di più e penso che sia scontato da parte mia, è il finale: 
In fondo, la vita umana dura appena cinquant’anni. Comparata con il paradiso, essa è solo un sogno
Di coloro che ricevono la vita da Dio, non c’è nessuno che un giorno non muoia. E sì, ho sorriso per quanta verità abbia condiviso questa citazione. 

Lessico/Grammatica: 8/10
«Esagerare col sake non è mai una buona idea. La sbornia poi è dura a passare». sakè l'avevi messo con l'accento e anche andando avanti hai fatto la stessa cosa, sicuramente è un errore di distrazione.
«Non sarà parlando seriamente, viceammiraglio?» hai messo un sarà che non andrebbe messo, o almeno, in questo che hai scritto tu non ci trovo il senso nella frase. Al posto di sarà metterei un starà.
«Come signori!?» siccome sta parlando con una singola persona, hai sbagliato a mettere signori, quando ci andrebbe signore.
Molte volte aveva avuto la sua occasione per chiamarsi fuori, ma l’aveva sempre e volutamente ignorata, e ora doveva andare fino infondo. questo errore è molto commentato, ossia la parola infondo tutta attaccata. Tu in questa frase dai il senso del verbo infondere invece di metterci la più corretta parola, ossia in fondo. Non dico che tu debba cambiarla, se sei convinta così ben venga, è un po' come le parole di uso doppio. La stessa cosa l'hai fatta in un'altra frase: Infondo, anche se fossero riusciti ad affondare quella nave.

forza della disperazione ed il pensiero della gloria che avrebbero portato al Giappone e a sé stessi. il in se stessi non va mai messo, perché subito dopo c'è stessi.
la ceca e indomabile determinazione di sempre. ceca senza la i significherebbe, per esempio, Repubblica Ceca. Quando qui io penso che tu voglia dare la sensazione di una persona cieca, che non vede. Stessa cosa l'hai fatta anche in un'altra frase: Non poteva capire, reso insensibile e ceco alle emozioni com’era a causa di tutta quella tensione.
 «Ne uno attaccato alla coda, e non riesco a seminarlo.» qui manca qualcosa, come il verbo ho.

Stile: 5/5
Il tuo stile mi piace molto e anche il lessico. 
Hai inserito delle parole molto leggere, ma con questo non voglio dire che siano semplici o addirittura banali, anzi; hai dato un giusto tono a tutte le frasi, rispettando un lessico invidiabile e molto leggero che, come ripeto, mi piace.
Il testo è molto scorrevole, si legge facilmente e soprattutto ti prende, sia per la scorrevolezza sia perché è davvero scritto benissimo. Per esempio, le storie scritte con un lessico ricercato, troppo "avanzato" e difficile non mi piacciono. Ovviamente c'è genere e genere, ma in questa storia il tuo stile è assolutamente perfetto.


Impaginazione della storia: 4/5
Sono solito sempre a togliere dei punti, perché la dimensione del font è piccola. In questa valutazione non metto solo l'impaginazione, bensì il font che ovviamente è tutto soggettivo, c'è a chi piace e chi no.
Ebbene, l'impaginazione mi piace, non è una delle mie preferite ma è ordinata e si legge molto bene, semplice; però la dimensione della scrittura mi dà qualche problema, ed essendo un critico bastardo, e scusa il termine, tolgo sempre un punto quando vedo la scrittura piccola.
Logicamente non la tolgo a prescindere, non mi metto in testa il: "scrittura piccola, valutazione negativa", assolutamente no; sono convinto che ogni storia abbia l'affascinante bellezza di un font grande o piccolo che sia e qui ce lo vedrei un pelo più grande, non tantissimo sia chiaro, ma giusto un pelo. Perché, ti ripeto, l'impaginazione è più che perfetta, ma non sto assolutamente giudicando la scelta che hai fatto o il criterio che hai usato, perché lo stile della pagina è un fatto soggettivo e quindi non cambiarlo assolutamente.


Punti bonus: 4/4
*storia di guerra/romantica;
*introspezione;
*banner all'inizio della storia;
*rating rosso.
Storia di guerra: la storia è ovviamente di guerra, perché parla di tale. Non era obbligatorio inserirci del romanticismo, ma in questa storia ci ho visto molto sentimentalismo, come ad esempio proteggere la propria patria e questo è positivo, ci mancherebbe. 
Introspezione: come ti ripeto, ho visto molta più introspezione nel primo capitolo, quando nel secondo sì ce n'è, ma è minore. La cosa mi piace lo stesso, perché riesci a mischiare le due cose senza passare da un eccesso ad un altro.
Banner all'inizio della storia: non c'è niente da dire su questo punto.
Rating rosso: ecco, qui non ci vedo particolare rating rosso, come ad esempio violenza fisica dettagliata e descritta nei particolari, perché sei stata particolarmente leggera. Si potrebbe anche interpretare come violenza psicologica, non so se tu l'abbia mai pensato, come ad esempio morire per la propria patria (Kamikaze) e avere paura di farlo. Potrebbe anche essere descritta tale ma mi attingo a ciò che tu hai messo.

Totale: 41/44

iceofglass

Recensore Master
08/12/14, ore 14:31
Cap. 1:

*Recensione Premio per il Primo Posto ottenuto al Contest: "La metamorfosi" indetto da darllenwr, giudicato da ManuFury*

Ed eccomi come promesso con la Seconda Recensione Premio!

Oddio... sono davvero felice e onorata di aver letto questa storia. Penso che sia di una malinconia indicibile... T^T
Non so bene perché, ma per un attimo ho creduto che Seki se ne sarebbe andato, che avrebbe preferito la vita da codardo alla morte gloriosa... ma lui è un figlio del Giappone e un figlio del Giappone non può anteporre le sue paure al bene della sua patria.
Ho apprezzato particolarmente il "sogno a occhi aperti" di Seki (scusami per le parole, passami il termine, ti prego! >.<)... perché ha reso più vivo e più reale la sua decisione, gli ha permesso di capire per davvero quello che stava facendo e per cosa lo stava facendo. Inoltre, ti ha permesso di riallacciarti magnificamente alla leggenda del Vento Divino e di questo ti faccio i complimenti! *Q*
Ribadisco che ti devi essere informato molto per mettere assieme tutte queste informazioni e, soprattutto, che hai lavorato duramente per ottenere questo risultato sorprendete! ^u^
Complimenti anche per lo Stile, sempre fluido e stupendo e per l'impaginazione, mi piace un sacco il rientro per i vari paragrafi! ^^
Per la grammatica, ok, ho trovato di nuovo qualche errorino sparso e della punteggiatura che, probabilmente, io avrei cambiato, ma sono piccoli dettagli! ;)
Complimenti, complimenti e complimenti! Tutti i premi vinti sono stati ampiamente meritati, perché è stata una storia piena di forza, con personaggi magnificamente delineati e vivi e reali.
Ti faccio un grande applauso e ti ringrazio per averla scritta, è stata davvero un piacere da leggere! ^^
Spero che anche la prossima storia sia così bella, ma non ne dubito! ^^

Allora, ti saluto e passerò quanto prima per le Recensioni che mancano. ^^

Ancora complimenti e scusami per il ritardo... ^^''
Ci sentiamo presto! ;)
ByeBye

ManuFury! ^_^

Recensore Master
08/12/14, ore 14:03
Cap. 1:

*Recensione Premio per il Primo Posto ottenuto al Contest: "La metamorfosi" indetto da darllenwr, giudicato da ManuFury*

HOLA! ^_^

Prima di iniziare la Recensione, permettimi di farti le mie più sentite scuse: lascio la prima di queste Recensioni Premio con un ritardo spaventoso, ma ho scoperto che esiste una vita reale e, soprattutto, avevo altri Contest già avviati e, piuttosto che fargli aspettare i risultati, ho preferito dare a loro la precedenza prima delle Recensioni Premio.
Scusami ancora, soprattutto per la solfa, ma era per spiegarti il perché del ritardo.

Comunque sia, spero che, benché tutto, tu sia ancora felice che la mia recensione sia arrivata.

Passando proprio a questa... mi avevi dato una certa libertà e ho scelto questa storia per tre motivi: il primo era perché partecipavo anch'io a questo Contest ed ero curiosa... il secondo perché è una storia che ha una base storica (e riguarda militari, come il mio Contest! *Q*) e la terza perché l'introduzione mi ha incantato.

Non sono stata per niente delusa! *Q*
La storia fila liscia e con questo Stile così coinvolgente e perfetto che ti fa immedesimare nei personaggi, che a loro volta sono veramente ben tratteggiati. ^^
Nishizawa mi piace, così come mi piace il giovane Sergente, non vedo l'ora di vedere come si evolverà la loro storia! ^^
Tra poco schizzo al secondo capitolo e lo scoprirò, ma immagino che avrò delle belle sorprese considerando che hai vinto così tanti premi! ^^

Per quanto riguarda la storia in sé e per sé, mi piace... non si trova molti racconti che trattino di argomenti così delicati come questo e della cosa mi compiaccio. Sono certa che tu abbia fatto molte ricerche per incastrare così bene i dettagli e le leggende.
Davvero un lavoro notevole! ;)
Mi piace anche il fatto che, come al solito, curi bene la grammatica (c'era qualche segno di punteggiatura mancate e un paio di errori di battitura) tant'è che i miei occhi sono filati dritti fino alla fine! ^^
Adesso scappo a leggere il seguito che sono curiosa, ma complimenti per il bel lavoro! ^^
A presto,
ByeBye

ManuFury! ^_^

Recensore Junior
26/08/13, ore 16:46
Cap. 1:

Triste e stupenda.
Impressionante la precisione storica (piccolissime imprecisioni, ad Seki non era una recluta, aveva anche partecipato a Midway il 4 giugno del 1942 e lo storico Millot  sostiene che non si è certi che sia stato Seki ad affondare la Saint Lo, ma a parte questo è veramente fedele, persino i nomi dei gregari di Nishizawa, che morirà il giorno dopo in trasferima da Malabacat, sono esatti).
Ben scritta, interessante e altamente coinvolgente.
La metafora del vento divino e le visioni di Seki sono magnifiche.
Bravissimo/a!

Recensore Junior
01/08/13, ore 18:11
Cap. 1:

Recensione contest Craving for… Myths, Legends and Folklore
Sarò sincera: quando ho letto il titolo mi è preso un coccolone, tant’è vero che ho lasciato la tua storia per ultima. Ma l’apparenza inganna! Il racconto non poteva essere più diverso da quello che mi aspettavo.
Man mano che leggevo, mi convincevo sempre più che fossi andato fuori tema, sembrava che il mito fungesse solo da metafora, da espediente letterario e invece (surprise) la modalità Be the Legend è stupendamente rispettata! Una specie di (momentaneo) salto spazio-temporale: fantastico, è stato un vero colpo di scena!
Il titolo, apparentemente semplice, è molto ben rielaborato. Il termine kamikaze assume infatti tre diverse accezioni (su cui si gioca tutta la storia): il vento divino, i piloti giapponesi della II WW e il martire suicida. Tutte queste figure, inoltre, diventano un tutt’uno nella persona di Yukio Seki (Lui era il kamikaze. Lui era il vento divino).
L’ambientazione è impeccabile, hai fatto un lavoro di ricerca molto approfondito: complimenti! Solo un particolare mi lascia un po’ spiazzata: parli di “impetuosa calura dell’estate equatoriale”, ma i fatti si svolgono ad ottobre e (per quel che ho potuto capire) in quel periodo dell’anno nelle Filippine la temperatura massima è di circa 27°C ^^.
La scelta di concentrarsi su un periodo di tempo limitato e su pochi episodi è stata vincente, perché ti ha permesso di svilupparli ampiamente e con cura.
Nella storia sono presenti alcuni fili rossi, alcuni leitmotiv che impregnano l’intero racconto: il sogno di Nishizawa e il Kamikaze (di cui ho già parlato).
La sequenza in cui Yukio diventa il vento divino che respinge i mongoli è una trovata veramente originale e costituisce un gran colpo di scena.
Sebbene il finale sia molto aperto («Siamo tutti dei Kamikaze.» potrebbe voler dire un miliardo di cose diverse) in esso ci sono già i semi del futuro di Nishizawa.
Hai approfondito molto l’aspetto introspettivo e questo è un punto forte della caratterizzazione dei personaggi, personaggi che conosciamo poco a poco, soprattutto attraverso i loro pensieri e tramite le loro parole.
Hiroyoshi Nishizawa è probabilmente il più curato: la storia segue quasi esclusivamente il suo punto di vista, facendoci entrare nella sua mente. Ho apprezzato moltissimo questo personaggio e il modo in cui attribuisce valore alla vita (l’hai reso molto umano), forse proprio per questo il finale mi ha lasciato un po’ d’amaro in bocca.
Yukio Seki è tratteggiato molto bene nel suo perpetuo tentativo di auto convincersi che sa quello che sta per fare e, soprattutto, che vuole farlo. La figura di questo personaggio è molto drammatica, è in perpetua fase di negazione e solo all’ultimo riuscirà a prendere veramente coscienza della propria situazione, accettandola.
Il viceammiraglio Onishi è un brav’uomo (forse uno dei pochi tra gli alti vertici del comando), che incarna in pieno la contraddizione della guerra.
Ho trovato il tuo stile molto coinvolgente e sebbene tu faccia uso di terminologia specifica questo non appesantisce il racconto.
Utilizzi delle immagini molto suggestive, come quando accosti il sole nascente all’emblema del Giappone o come nella scena in cui Yukio attraversa i resti dell’aereo del compagno abbattuto.
Dal punto di vista grammaticale non ho niente di particolare da segnalarti, ma la punteggiatura è molto poco differenziata (solo punti fermi e virgole, che sembrano assumere una funzione tuttofare) e talvolta non adeguata o troppo parca. Può essere una scelta stilistica (e alle volte serve a rendere il ritmo dell’azione), ma penalizza la leggibilità del testo, la cui interpretazione ogni tanto risulta non molto chiara, ambigua.
Ho notato anche che utilizzi sistematicamente la virgola prima della congiunzione ‘e’. Ora, non dico che sia un errore, però mi sembra esagerato: può servire a creare un effetto particolare o a evidenziare qualcosa, ma solo se usato ogni tanto.
Qualche volta dopo il discorso diretto ti dimentichi il punto fermo. Idem quando traduci l’Atsumori.
Attento: “calmierare” significa ‘sottoporre a calmiere (= prezzi massimi di vendita, fissati dalle autorità)’; forse, intendevi “mitigare”.
Occasionalmente sono presenti alcune ripetizioni.
Refusi: ministero dell’istruzione maiuscole; Come signori!? signore; Kamikaze, quando parli del vento divino, vuole la maiuscola perché è un nome proprio; normalmente la d eufonica si usa quando la prima lettera della parola seguente è uguale (es. ed erano sì; ed il cielo no); non sono un’esperta ma credo che anche i nomi degli aerei vadano scritti con la maiuscola.
Alcune cose che non mi convincono:
una bottiglia vuota di sakè da una parte e la carta con pochi chicchi di riso personalmente metterei l’articolo indeterminativo ‘una’, mi sembra più corretto; similmente la linea era leggermente più aerodinamica, e un’inclinatura delle ali più marcata l’inclinatura;
il suo autocontrollo e spirito goliardico dopo la ‘e’ ripeterei ‘il suo’;
un diretto che solo chi aveva avuto trascorsi nella squadra liceale di pugilato si abbatté come un maglio ^^ qui manca qualcosa, probabilmente ti è saltato un pezzo di frase.
La storia è veramente ben scritta e mi è piaciuta molto.
frav
(Recensione modificata il 01/08/2013 - 06:11 pm)