Recensioni per
La Spada di Smeraldo - Il Portatore -
di Bab1974

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/07/13, ore 21:35
Cap. 1:

Recensione Fantasy I Love U - contest

Ambientazione (e relativa attinenza alla consegna: pseudoMedioevale)
Il mondo è suddiviso in regni e durante la storia incontriamo re, principi, scudieri e soldati. È presente una suddivisione in ‘caste’ con norme d’etichetta che regolano i rapporti tra le diverse classi sociali. Si combatte con spade e pugnali. C’è anche una sorta di gilda a sfondo religioso: la Confraternita dei Pugnali Volanti. Non è che il Medioevo non ci sia, ma si sente poco; avresti potuto farmelo percepire meglio, per esempio (visto che parli più volte del cibo e dei pasti) avresti potuto descrivere le pietanze oppure prestare una maggiore attenzione agli abiti e alle usanze. Sicuramente il linguaggio utilizzato non ha favorito questo calarsi nell’atmosfera.
7/10

Attinenza alla consegna Fantasy:
La magia è presente sotto diverse forme: dal potere mistico che contiene i demoni oltre le porte sparse per Perinia alla forgiatura della Spada di Smeraldo, dall’arma in questione al bosco incantato ove è custodita. Gli stessi sacerdoti posseggono un qualche mistico potere e gli elfi (creature fatate) sono in grado di leggere il pensiero. Ah, esiste anche un Oracolo (non meglio identificato).
10/10

Caratterizzazione dei personaggi:
I sacerdoti, così come gli elfi, sono scaltri e meschini, manipolatori e calcolatori.
Re Frantas non sembra un uomo dalle grandi vedute né particolarmente altruista, eppure pare sinceramente affezionato ai due ragazzi.
Il principe Donny è un gran scansafatiche (forse martelli eccessivamente su questo punto) e molto amico di Duligr, nonostante, alle volte, si prenda gioco di lui in maniera piuttosto pesante o approfitti della propria posizione sociale. Fino all’ultimo sembra pure un fifone vigliacco, ma sa riscattarsi quando, nella foresta, pensa che l’amico sia in pericolo e, soprattutto, quando prende le sue difese contro i sacerdoti.
Duligr, il figlio di contadini divenuto scudiero, è molto affezionato al proprio compagno e, nonostante si lamenti spesso del proprio ruolo nella vicenda, non esiterebbe a dar la vita per lui. Sembra molto responsabile (sicuramente più di Donny) e dopo un iniziale rifiuto accetta la propria responsabilità di Portatore.
La pecca della tua caratterizzazione (e questo vale per gli ultimi due personaggi, che sono i protagonisti) è probabilmente la fretta, nel senso che le scelte e i cambiamenti, nel modo di agire e di pensare della coppia di amici, sono troppo repentine, non sono maturate e costruite lungo la trama ma improvvisate. Ora, è vero che certe situazioni non permettono di pensare e richiedono di agire, però sembra che, a tratti, Donny e Duligr abbiano una personalità bipolare ^^. Sicuramente condensare un tale ciclo di eventi in un testo (relativamente) ridotto nella lunghezza non ha giocato a tuo favore.
8/10

Eventuale Uso del Prompt Colore: Cobalto
Il prompt è appena accennato: lo utilizzi per descrivere gli occhi di Duligr (con una sola occorrenza), ma il colore non acquista nessun significato particolare (le iridi avrebbero benissimo potuto essere grigie o verdi e non sarebbe cambiato niente).
1/5

Gradimento Personale:
Hai saturato la tua storia di modelli negativi e, sebbene possa essere piacevole leggere di un eroe che non è perfetto, purtroppo non ho potuto apprezzare questa scelta. In particolare non mi sono piaciuti i sacerdoti: sono manipolatori ma non come il buon Druido/Stregone che nasconde parti di verità per un bene più grande, loro sono meschini (direi quasi empi). Ricattano, mentono e minacciano, ma non sono mossi dalla fede o dalla salvaguardia del bene comune, sembra che agiscano unicamente (o quasi) per una brama di potere e per un delirio di onnipotenza. Mi spiace ma proprio non mi sono piaciuti.
C’è invece una frase che mi ha colpito particolarmente (esclamò Donny coraggiosamente, anche se la sua voce tremava dalla paura) perché, infondo, il coraggio non è l’assenza di paura, ma impedire che essa ci paralizzi (e credo sia possibile solo abbracciandola, solo accettando che fa parte di noi). Anche questo particolare è carino Zio, la tua presenza a quest'ora è preoccupante, oltre che segno di sfortuna. Non ti ho mai visto alzato prima che ci fosse il sole alto sul castello: sembra che la pigrizia sia ereditaria a Kandria x)
1,5/3

Grammatica e Ortografia & Stile e Lessico:
Ho notato che utilizzi una punteggiatura poco diversificata (non ci sono solo il punto fermo e la virgola) e che spesso ci sono frasi lunghe del tutto (o quasi) prive di segni d’interpunzione: questo è un problema perché una tale (non)organizzazione del periodo incide negativamente sulla leggibilità (anche in termini di comprensione) e sulla scorrevolezza del testo.
Ci sono tantissimi errori di concordanza (es. La maggior parte però ha pensieri impuri e appena sfiorata la Spada spariscono sparisce; Le facce degli ascoltatori erano allibiti allibite) e nell’uso dei verbi, soprattutto per quanto riguarda il condizionale (ma anche la consecutio temporum).
Usi tantissimo il ‘che’ attribuendogli le funzioni più svariate (anche alcune che nell’Italiano Standard non possiede), esistono altri connettivi: cerca di diversificare, il testo guadagnerà molto in fluidità, ricchezza ed eufonia. Ti consiglio di ricontrollare la storia perché ci sono parecchi refusi. Ah, i puntini di sospensione sono sempre tre.
Utilizzi un linguaggio colloquiale (‘moderno’) e a tratti scurrile. Ora, se l’informalità e la bassezza di registro può andar bene (ma fino ad un certo punto) per gli scambi di battute tra i due amici, non si addice per niente ad altri personaggi ed alla narrazione complessiva: siamo in uno pseudo Medioevo! Ti faccio un esempio banale, non si dovrebbe dare del tu al re né lui si dovrebbe rivolge agli altri in questi termini.
Un discorso simile vale anche per il lessico, ma qui il problema non si limita solo al tipo di registro linguistico: le parole hanno un significato. Ad un certo punto scrivi sottolineando le parole con gesti abnormi che cosa intendevi esattamente? Esagerati? Ampi? Perché ‘abnorme’ vuol dire ‘fuori della norma, anomalo’… Poi più avanti continuando a toccarsi impunemente intendevi forse impudentemente (ovvero sfacciatamente, senza pudore)? Spesso ti riferisci alle persone con il termine ‘esseri’ ma non è molto appropriato. Inoltre uno sguardo può essere gelido ma non gelato.
Molto spesso cambi soggetto (all’interno del periodo ma anche della stessa frase) senza segnalare il passaggio, il risultato è una prosa molto confusionaria e colma di errori dal punto di vista logico sintattico. Un esempio (non esaustivo): Re Frantas fece cenno a Linead di eclissarsi e fu quello che fece.
Leggendo la storia è difficile capire cosa sia narrazione e cosa sia ‘pensiero’; nulla vieta di inserire i punti di vista direttamente nel corpo della narrazione, ma in una storia con più personaggi forse dovresti trovare un modo per distinguere le due parti (oppure evitare di cambiare troppe volte pv nella stessa scena) perché ingenera un po’ di confusione.
Sia a livello narrativo sia sul piano della singola frase, alcune parti sono un po’ ripetitive e ridondanti (spesso ad esempio utilizzi le particelle pronominali, di solito enclitiche, nella stessa proposizione e a stretto contatto con il proprio referente). Ci sono delle perifrasi molto ‘strane’ e spesso contorte (se non addirittura errate o prive di senso: sapendo di aver rimasto poca energia).
Non ho fatto annotazioni sulla modalità di gestione del discorso diretto, perché non esiste una regola univoca e ogni casa editrice ha la sua, però è importante essere coerenti con la propria scelta adottandola in modo uniforme in tutto il testo (tu non lo fai). Qui -Non male,- pensò Donny però servono i trattini lunghi, quelli brevi servono solo a segnalare un legame tra parole o parti di parole.
12,5/20

Originalità:
Il Male incombe e occorre un puro di cuore per brandire l’oggetto magico che salverà il mondo: purtroppo non è per niente originale (a titolo d’esempio, e tralasciando le fiabe, ti cito tre opere: Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien, La spada magica di Shannara di Terry Brooks, La Spada della Verità – vol. I di Terry Goodkind).
Ovviamente il fatto che l’oggetto magico sia una spada non aiuta ^^; tuttavia la sua forgiatura è molto originale, così come il suo legame con l’albero (anche se la natura di quest’ultimo mi ha ricordato una scena de La scacchiera nera di Miki Monticelli).
La scelta di rendere gli Elfi meschini e malvagi è tutto sommato originale.
7/10

Titolo:
Il titolo è abbastanza classico e non brilla per originalità; tuttavia la Spada di Smeraldo è l’oggetto della cerca magica, quindi sicuramente riveste un ruolo importante all’interno della storia.
0,5/2

Trama e Coerenza:
L’impianto generale della trama è molto semplice (l’eroe viene contattato – parte alla ricerca dell’oggetto magico – viaggio/avventura – ‘battaglia’ finale – ritorno ed happy ending); l’unica sorpresa sarebbe quella relativa all’identità del Portatore… peccato che sia stata seriamente intaccata da questa speculazione del sacerdote: Potrebbe trattarsi di lei, maestà, o semplicemente di qualcuno che è vicino alla famiglia reale. A questo punto le orecchie del lettore cominciano a drizzarsi, il sospetto che l’interessato sia Duligr è troppo forte ^^. Era sufficiente fermarsi a Ci ha consigliato di osservare bene la famiglia reale di Kandria, frase che allude senza però svelare troppo.
Per quanto riguarda le incoerenze te ne segnalo alcune (di varia natura):
- se decidi che ‘Elfi’ nella tua storia necessita dell’iniziale maiuscola, poi devi usarla sempre (in tutto il testo);
- I due, sempre più demoralizzati, ebbero un attimo di allegria prima di entrare in azione (trascurando la coerenza interna della frase) non mi sembra sensato buttare la frase lì così in mezzo al resto senza dilungarsi ulteriormente;
- se la Spada assorbe la foresta, da dove spunta la radice che aggredisce il re degli Elfi? Nella stessa occasione scrivi intervennero anche tutti gli altri, dubito fortemente che i sacerdoti si preoccuperebbero di aiutare il malcapitato.
7/10

Uso del Pacchetto “Colore”: Amicizia
Riesci subito a creare un clima di cameratismo tra Donny e Duligr. Inizialmente i pensieri/commenti di quest’ultimo fanno dubitare un po’ sul fatto che effettivamente i due siano amici (perché se uno è mio amico io mi fido di lui, giusto?), ma comunque strada facendo vari fattori segnalano questo legame come presente e consolidato (esempio, non esaustivo: Sire, lui è il mio valletto più fidato, qualsiasi cosa dobbiate dirmi sono certo che lo possa ascoltare senza problemi). Tuttavia è soprattutto nel bosco, dove ognuno è pronto a rischiare la vita per l’altro, che vediamo questa amicizia all’opera.
8/10

Uso del Pacchetto “Nano”: Foresta
La foresta di Brigham è il luogo in cui si svolge una buona parte del racconto, qui è custodita la Spada di Smeraldo. Questo bosco incantato è una sorta di prova, di labirinto magico in cui i nostri eroi rischiano di perdersi, ma è anche uno dei motivi per cui i due devono compiere da soli l’ultima e più pericolosa parte del viaggio. Mi sembra che il prompt sia ben sviluppato.
9/10

Giudizio complessivo:
La tua storia ha un buon potenziale, ma, devo essere sincera (spero di non offenderti), ho fatto veramente molta fatica a leggerla: la sintassi e la grammatica (di cui sopra) appesantiscono tantissimo il racconto. Le idee non ti mancano, devi solo insistere un po’ sulla forma: buon lavoro!
71,5/100