Recensioni per
Poems
di Nahash

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/07/13, ore 19:49
Cap. 2:

Ciao!
Questa è fibrillazione pura, l’oscuro che rende madido il tangibile e brulica nelle fondamenta per pulsare nell’abisso di un universo senza stelle. Ho sempre considerato Ukoku con poche, semplici, parole, e credo che la visione ermetica sia adatta al contesto più che in ogni altro caso: bisognerebbe concentrarsi su di lui e renderlo la notte, allorché, senz’altro, si creerebbe una raccolta gustosa e succube di se stessa in ogni briciola.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla prima, trovo che l’immagine sia azzeccatissima e quasi soave si adagia sulla testa del pensatore per porvi un velo, dissipando ogni cruccio e rendendola scura, pregnante, come la malia del Muten. Potrei sproloquiare per ore su tal concetto, ma l’unica cosa davvero pregnante è la figura del Sanzo non riconosciuto che cammina dinanzi a se stesso, alle tenebre che ha creato, lasciando che fossero queste a cullarlo.
Adoro anche la seconda poesia e rinnovo i miei complimenti, perché credo che questo personaggio t’ispiri molto. La noia di Ukoku è perfetta, concisa in poche parole e pulsante di vita al di là dell’algido abbraccio dell’apatia. Posso fremere ancora, immaginandolo sbuffare, mentre alza gli occhi verso il cielo; allora non riesco a trovare altre parole per descrivere la magnificenza, eccetto il fatto che quasi vorrei usare le tue citazioni, se ne ho il permesso, per future fan fiction su di lui – ovviamente con i dovuti credits e, in questo caso, anche il link alla storia (?)
Alla prossima,
xoxo.

Recensore Master
06/07/13, ore 19:43
Cap. 1:

Ciao!
Partendo col presupposto che per recensire delle poesie ci voglia molto più che qualche semplice parola o interpretazione, devi sapere che a prima vista mi è venuta in mente anche la poesia futurista ed essenzialista, oltre che quella ermetica del poeta cui sei dedica con folgore sin dalla tenera età; si sa, in fondo, lo si comprende anche scendendo velocemente con lo sguardo su queste piccole stille dedicate a Hakkai, che Ungaretti ha visto la luce dentro di te nel momento in cui hai letto la sua prima poesia – o, chissà, forse ancor prima; magari è un dono.
Comunque, quello che volevo dire, è che entrambe esprimono al meglio ciò che riguarda l’essenza e l’apparenza: finzione e realtà fatte di parole soffuse che s’irradiano una dopo l’altra senza una logica precisa – eppure ne seguono una ed è questa la possenza della poesia cui fai riferimento.
Il fatto che tu abbia usato la punteggiatura in modo incostante è quasi vicino all’inclinazione futurista , per questo sono soddisfatta del lavoro di assimilazione che hai compiuto. È tangibile la disperazione e quella sensazione d’impotenza che è legata alla virtù sconnessa, lacerata dal tetro concepimento della morte; ma non è solo la vita a fremere tra i versi, bensì anche l’abisso che, improvvisamente, si scinde come acqua e olio e si distanzia. Tace.
Per quanto riguarda l’apparenza, la fugace rappresentazione di un sorriso drammatico, posso solo dire che a volte, la vita, sa srotolarsi con insormontabile beffa e, inconsciamente, mi è venuto in mente il capitolo in cui Goku traccia sul palmo del demone la linea della vita, costringendolo a un’esistenza lunga assieme a coloro che avevano deciso di lottare assieme contro l’intero cosmo.
Mah, non credo di aver altro d’aggiungere, perciò dico solo: ottimo lavoro e scusa del ritardo.
Alla prossima,
xoxo.

Recensore Veterano
05/07/13, ore 23:23
Cap. 2:

Davvero belle anche queste!! Come al solito centrano in pieno la figura scelta.
Da un lato vediamo Ukoku nella suo complesso, la percezione che si ha scrutando la sua figura in modo completo, mentre dall'altro possiamo osservare dentro di lui, questa sua eterna agonia nella ricerca di qualcosa, lui vaga e il tutto sembra non avere più senso diventando così tanto insignificante quanto fastidioso.
Ok, inutile che continuo, io mi sono capita ma non so se ho scritto in modo decente e se la mia recensione fa schifo prenditela col mio mal di testa e non con me ù_ù
A parte gli scherzi, sono davvero bellissime, ancora complimenti e alla prossima (sperando sia altrettanto presto XD)

Recensore Veterano
05/07/13, ore 16:15
Cap. 1:

Ciao!

Dunque, vediamo se riesco a scrivere qualcosa di sensato. Già non sono brava con le recensioni in generale, figurati a lasciare un commento, un'opinione su una poesia, cosa non facile.

Mi piace questo analizzare le doppie facce dei personaggi di Saiyuki, perché non è solo Hakkai che ha questa particolarità, e neanche solo Goku, ma anche Sanzo e Gojyo nascondono un lato oscuro. Come tutti noi del resto.

Molti non capiscono che Hakki NON aveva già dentro di sé un demone, lo è diventato, aveva dentro di se un assassino semmai, qualcosa che non si può dire (cit.) pronto a venir fuori. Dal momento che gli è stata toccata Kanan, l'unica stella nel suo cielo oscuro *questa se la segna* è scattata in lui la voglia di sangue, e l'immagine del sangue che scorre e accarezza ogni cosa è davvero vivida, come un'immagine mentale.

L'altra inquieta forse più della prima, perché Hakkai si nasconde dietro un sorriso, una maschera, è un ipocrita come dice Sanzo, perché Hakkai per quello che ha fatto non si potrebbe neanche permettere di giudicare chiunque altro o di immaginare di essere un uomo diverso. Dentro di lui credo anche io ci sia "un eterno tumulto", un eterno dilaniarsi tra il giusto e lo sbagliato, tra il bene e il male (se a queste due termini vogliamo dare una visione netta).

Davvero belle queste poesie, invitano alla riflessione sui personaggi, non vedo l'ora di leggerne altre.

Alla prossima e ancora complimenti.
Un baciotto.
Selene.

Recensore Veterano
05/07/13, ore 01:50
Cap. 1:

Come al solito cominciamo sempre con bannerini infartuanti! Brava brava...
Hakkai caro <3 Premetto che nonostante sia risaputo il mio amore per l'ermetismo, non sempre ci prendo con i significati, ma in genere è perchè non sono io acuta e ci vedo sempre altro XD.
La prima è bellissima, la seconda mi lascia anche un certo senso di amarezza, ognuna perfetta per ciò a cui è associata.
Nella prima poesia riesco a vedere in quel sangue l'unica via per soddisfare l'odio che gli sta bruciando l'anima, e nella sua vivida essenza ricopre tutto ciò che è causa del suo dolore. Il sangue è una vera e propria fonte di liberazione, l'unica cosa che può rassicurarlo tanto da non sporcarlo o turbarlo ma accarezzarlo.
Nella seconda invece si evince ciò che col sorriso dà ma in realtà vorrebbe avere, è una maschera che conforta gli altri ma un'illusione per se in quanto non gli servirà mai a renderlo tranquillo ma soltanto a nascondere quell'eterno tumulto che mai lo abbandona.
Potrei aver preso una cantonata ma io ci ho visto questo XD
Bene, tutto questo discorso che mi ha messo pure in difficoltà perchè stavo poemizzando tu l'hai reso in poche parole.. Che posso dirti di più se non stupendo??
Ancora complimenti :3 Alla prossima
(Recensione modificata il 05/07/2013 - 01:53 am)

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