Ma come ho fatto ad accorgermi solo adesso che hai pubblicato una tua ff??
Allora, da dove iniziare? Da Johnny Cash!!!! Anch'io adoro "the Man in Black", lo amo fin da quando ero piccola (insieme ad Elvis), la sua voce così profonda ti arriva al cuore come nessun'altra! E poi il titolo: immagino non sia una caso che tu abbia scelto la canzone degli Stones.
Lo so che è superfluo dirtelo, ma scrivi davvero benissimo ed è proprio un piacere riuscire a seguire così bene ognuno dei tuoi ragionamenti senza alcuno sforzo e senza interruzioni o difficoltà di forma. Quindi complimentissimi!
L'idea dei sette titoli mi piace molto, anche perchè da poche parole può uscire qualsiasi cosa, come in questo caso. Mi intriga l'idea che Johnny sia solo nominato, quasi come un fantasma del passato, dal quale di sicuro non ci si può liberare facilmente. Non so se anche nel seconco capitolo riprenderai la storia di Lou, ma sono molto incuriosita dalla sua personalità e da ciò che è stato per ora solo accennato. E poi chi è questo Sam?
Credo che almeno una volta nella vita tutti abbiano vissuto la stessa sensazione nel ritrovare i vecchi oggetti del passato. E' un po' una sorta di masochismo e allo stesso tempo c'è la voglia di guardare oltre, il sentirsi ronti ad affrontare il passato. Eppure spesso capita di non essere poi così pronti a separarsi da quei ricordi.
Spero che aggiornerai prestissimo e io sicuramente sarò qui a recensire il prossimo capitolo!
A presto.
Lola

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ed eccomi qui come avevo già detto :)
che dire, non posso che congratularmi con te! per essere la prima cosa che scrivi su Johnny è bellissima anche se di lui si parla più come un ex fuggito dal presente di Lou.
Ho adorato il tuo stile di scrittura, l'accuratezza delle parole che hai selezionato e la giusta punteggiatura: non capita tutti i giorni di leggere storie ben fornire di virgole e punti :') di solito o ce ne sono troppi o troppo pochi xD
ma lasciando stare la parte "sintattica" anche il contenuto merita un bel 10: innanzitutto hai saputo trasmettermi quel senso di angoscia, o meglio, di nostalgia che solo i ricordi posso portarti. Ho adorato anche la famosa scatola dei ricordi, di cui anche io ho parlato (se sei curiosa, nel mio profilo ho scritto una os su di lei xD), zeppa di cose apparentemente insignificanti ma che nascondo un mondo di emozioni: anche io ho conservate cose inutili, biglietti di cinema, cartoline, disegni, linguette di lattine che solo Dio sa quante cose mi fanno venire in mente... ho apprezzato il modo in cui Lou sia stata così sciolta nell'afferrare prontamente quella scatola e aprirla con coraggio, rendendoci parte del suo dolore. Il dolore di un amore finito, di un sogno infranto, di tutti i castelli in aria abbattuti e dei rimorsi e i rimpianti. Amarezze lasciate dalla scarpa vecchia che la scarpa nuova non riesce a far sparire.
Una delle mie parti preferita è stata quella dove si parla con la metafora del Dio "capriccioso" che gioca con i colori. E anche quella della folla, ora ti riporto la frase: "Il mondo è piccolo come la gente che lo abita. Tutti così presi dal loro bozzolo di egoismo da uscirne fuori solo per ricordare a chi è felice, che la felicità non dura sempre." F-A-V-O-L-O-S-A! Ogni singola parola di tutto quello che hai detto è assolutamente vero, mi vedevi annuire avanti al computer come una scema xD
Ho apprezzato anche la forza di Lou di ricominciare, aggrappandosi alla speranza di riuscire a costruire mattone per mattone la sua felicità.
Bellissima, complimenti davvero, potresti scrivere un libro tanto che sei brava!
aspetto il prossimo capitolo, curiosa di scoprire come Lou sia arrivata a sentirsi così, anche se conosco già quello che ovviamente non sarà un lieto fine
un bacio, Princess :*
(Recensione modificata il 06/07/2013 - 04:13 pm)
(Recensione modificata il 06/07/2013 - 04:14 pm)

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