Buongiorno cara! <3
Allora, capitolo di passaggio o meno, è bello uguale. Un Grimm così dolce (il quale dovrebbe comparire, a capitoli, di nuovo nel manga)... Non lo so, mi ha aggiustato la giornata. xD
PASSIAMO ALLA QUOTE, CHE C'E' UN SACCO DA DIRE!
E' quasi tutti, perdincibacco.
Si sporse su di lui per fissarlo qualche secondo, poi sorrise. Era bello, tanto.
Credimi, me lo sono immaginato. LOL
Di scatto lui le afferrò la mano, la tirò verso di sé mentre si girava, e se la fece sdraiare, anzi forse quasi cadere sopra, tanto forte era lo strattone che le aveva dato al braccio.
Sorrise, gli occhi ancora socchiusi la fissavano mentre l'espressione di lei era sorpresa, era convinta che stesse dormendo.
-Volevi darmi il buongiorno, eh?
SANTI KAMI E COME E' ATTIVO DI MATTINA! XD
-Credo che ti basti, dopo tutto quel che è successo sta mattina, non trovi?
-Fosse per me, continuerei fino a ritrovarmi senza più la forza neanche di sbattere gli occhi.
-Me l'aspettavo una risposta del genere.
Grimmjow pervy mlmlmlmlml (ti supplico di concedermelo. XD)
-Quindi, questo letto dice il contrario, sai?
Grimmjow spostò il lenzuolo, scoprendosi anche lui di conseguenza, e sul materasso camperava una macchia rossa poi non così piccola.
-Q-q-q-q..- ricoprì velocemente quella vergognosa macchia -questo non dovrebbe interessarti!- e gli ridiede le spalle.
Il suo sorriso di soddisfazione per quella mattinata era alquanto evidente, forse uno dei ghigni, anzi no, IL ghigno più fastidioso che Reiko avesse mai visto comparire sulla sua faccia.
Ma che impiccione maledetto. ewe
Non poteva essere lei, non potevano essere fratelli, per una sorella non si prova quell'attrazione, con una sorella non si fa sesso.
Sospirò, la verità non la sapeva, o se era quella, per lo meno non la sapeva ancora completamente, come poteva dire chi era lei, e cosa fosse veramente per lui? Non poteva neanche chiederglielo, perché lei in quel momento era viva, e della sua vita non ricordava nulla. Però forse avrebbe dovuto provarci. Doveva scoprire cosa c'era dietro a quella situazione, soprattutto perché l'incesto è illegale.
Sorrise, non poteva pensare a qualcosa di più stupido dell'incesto, in quel momento.
In genere le persone, appena sveglie, pensano al sogno che hanno fatto, a quello che devono fare in giornata.. NON ALL'INCESTO. ewe
Si misero l'uno di fianco all'altra, un piccolo attimo di riflessione bloccò Reiko dall'aprire il portale, esitare non era da lei, ma forse per la prima volta in vita sua era ansiosa, probabilmente se in quel momento avesse avuto un cuore, avrebbe potuto sentirlo uscire dal petto, tanto forte sarebbe stato il battito.
Aveva paura.
Aveva paura di quell'uomo e di quel che era capace di fare. E non voleva tornare da lui, accettando in silenzio le sue scelte, che sicuramente l'avrebbero fatta soffrire solo per il suo puro divertimento.
Ma a quanto pare era masochista, oppure dannatamente codarda, che non si sarebbe mai ribellata a lui, e mai avrebbe tentato la vera fuga, seppure la sognasse da tempo.
La mano calda di Grimmjow, alla vista della sua insicurezza, le si posò sulla testa, infondendole forse quel poco di coraggio che in quel momento le serviva per prendere una decisione. Purtroppo quella sbagliata.
Lo guardò un attimo, poi sorrise.
In ogni caso, c'era lui.
Tese un braccio ed aprì il Garganta, pronta a tornare indietro, pronta ad affrontare le scelte di Aizen.
La tenerezza proprio. *W*
In quel momento Al si mosse e si posizionò di fronte alla ragazza, che per poco lo fissò con aria sbalordita.
-Siccome tu sei la causa di questi avvenimenti, hai bisogno di una punizione. Reiko, lui è un tuo sottoposto, ed il fatto che non l'hai tenuto sotto controllo è in parte anche colpa tua. Perciò sarai tu a punirlo.. con la morte.
Sbarrò gli occhi, doveva ucciderlo?
Dietro di lei Arcadia aveva iniziato ad urlare e piangere, lei non ne sapeva niente.
Reiko alzò la testa e lo fissò, era calmo, lui invece lo sapeva già. L'aveva accettato così? Senza opporsi? C'era qualcosa che non andava nella sua reazione.
-NO!- urlò lei, fissandolo in volto, anche lui un po' sbalordito per la risposta di lei, e sorridente, perché sapeva di starle a cuore.
Una lacrima uscì dal suo occhio, per scivolare lungo il suo zigomo, e poi infrangersi sui suoi vestiti.
Per la prima volta, da quando ne aveva memoria, aveva perso il controllo del suo corpo, ritrovandosi a piangere perché sapeva che per quanto non volesse, gli ordini di Aizen non potevano essere ignorati.
MA PORCA DI QUELLA TROIA, MA AIZEN NON PUO' FAR UCCIDERE LE PERSONE COSI', A BUFFO ewe
Vabbè, dopo aver commentato ogni singola parte di questo capitolo, posso lasciare questo angolino. (chiamalo angolino! per quanto ho scritto è un condominio!)
Baci e abbracci, tesoro.
Continua presto!
xoxo
Laura! |