So, here we go!
Mi uccidi sempre, sai che ti odio, non è vero? Non ho la minima idea di dove cominciare, cazzo, cazzocazzocazzo.
Beh, innanzitutto si vede tantissimo che ci hai lavorato su un botto, perché è fatta stra bene e il fatto che sia "tratta da una storia vera" è qualcosa di doppiamente meraviglioso perchè rende tutto il triplo reale e plausibile.
Voglio dire, è troppo come averceli davanti, cioè, te li vedi proprio, davanti a te, davanti agli occhi, tutti carini che leggono la storia di Andy e sono lì concentratissimi e sorridenti e tranquilli e così fieri di lui, e poi e poi e poi li vedi che si trasformano, perché hanno paura, e tutto si ribalta, e se la prendono col povero Biersack.
Ma poi c'è Ashley.
Ashley è meraviglioso. E' tutto meraviglioso. Sono tutti meravigliosi. Tipo il suo discorso, è incredibile come ci sappia (sai) fare come le parole, trovi sempre il modo di scrivere o dire tutti questi poemi tanto carini e dolci e pucciosi ed è tutto tanto piacevole e incredibilmente bello perché ti senti a casa e senti che mentre prima eri stato sbattuto a terra, macellato, e disprezzi al massimo chi ha scritto l'offesa, poi torni a essere rincuorato e sereno perché pensi "cazzo, è meraviglioso esistano persone come lui a questo mondo." e non solo Andy si riprende, ma tutto comincia ad andar meglio, e tutti cominciano a sentirsi un po' più a casa.
Hai presente tipo quando tutto va un po’ una merda e ti senti molto fanculo tutto perché sto ancora qui a rompere i coglioni e poi arriva quel messaggio del cazzo e torni a sentirti in paradiso perché ti senti meno solo? Ed è lì che tutto inizia funzionare. Funziona perché non importa chi abbia scritto l’insulto, non importa perché l’abbia fatto, non importa nemmeno che esista quella scritta: nulla importa. Nulla di nulla. Niente di questo almeno.
Tutto scompare e sfuma perché c’è un amico, un amico che ti ama con tutta l’anima e che sta lì a tirarti su, nonostante l’età, nonostante l’ora, nonostante la cazzata, lui è lì. E nulla importa. Sai di non essere solo, per questo è così meraviglioso vedere Andy riprendersi e star bene, perché sai che non è che si sveglia una mattina e decide “okay ba’, ora essere triste mi ha rotto facciamo che è tutto okay.”
Del tipo, no, manco ce se pensa, si è solo e unicamente felici. E magari, se tutto va bene, torna anche un po’ la speranza, che non fa mai male, a quanto ne so.
(sto mettendo virgole ovunque, non farci caso)
DICEVAMO,
Le riflessioni all’inizio.
Sai, già che ci siamo, ho voglia di dirti tuuuutto ciò che ho pensato leggendo.
Del tipo, durante le prime righe, le riflessioni di Andy mi sembravano troppo quello che stai passando tu ora, a quanto ne so.
Potrei sbagliarmi, è vero, non lo metto minimamente in dubbio, però sembrava davvero di vederti, dietro quegli occhi di ghiaccio, scorrendo parola per parola.
Alla fine c’è sempre un po’ di noi nei nostri scritti, suppongo sia pressoché inevitabile inserircelo.
Ma alla fine è proprio questo il bello, no? C’è sempre un pizzico di noi in tutto, e siamo tutti così diversi e tinteggiati di colori stravaganti che è bellissimo riuscirci a costruire una storia attorno, non credi?
Non è da tutti, anzi! Pochissimi ci riescono, e rarissimi sono quelli che scrivono come te.
Ma che dico? Rari? Molto di più.
Seriamente parlando, amo i tuoi racconti.
Io amo leggere in generale ma mi distraggo ogni secondo e va a finire che non concludo mai nulla. Coi tuoi racconti, invece, il concetto si stravolge totalmente.
Cioè stai sempre a farci i complimenti tutta puccia e a cercare di tirarci su, ma davvero hai un talento rarissimo e vedi di non sottovalutarlo, perché non è un videogames o un giochino del cellulare (Pou love, never forget), ma è una passione, un passatempo, una risorsa e… ti prego, ti prego, ti prego, non smettere mai di scrivere, per nulla sulla faccia della terra.
Ogni riga in cui Andy si perdeva, ogni paragrafo dove qualcosa cambiava, a ogni sbalzo d’umore, a ogni emozione, a ogni maledettissima descrizione, sembrava tutto tremendamente perfetto.
Voglio dire, ci ho pensato su, ma è difficile scrivere meglio di te.
La lunghezza era perfetto, stesso per il linguaggio, lessico ricchissimo, tutto così appropriato! E a tutto questo ci hai affiancato tempo, pazienza e le ricerche! Le ricerche!!
Nessuno fa mai ricerche per scrivere fan fiction, o almeno, io non l’ho mai visto, il che è sorprendente.
Voglio dire, chi è che mette la cura che metti tu? Sono io scema, o ci vedo solo te?
Rendiamoci conto, hai creato una storia a dir poco strabiliante, e l’avrei letta per ore e ore ancora, nonostante il casino assurdo fuori per Umbria Jazz, nonostante in mal di testa e nonostante il casino che ho, per l’appunto, in testa.
Perché sono quelle cose che leggi perché ti piace, perché ti fa piacere proprio farlo, ma alle quale non resti indifferente, tutto il contrario: ecco perché si amano.
Ecco perché la gente ti ama e ama i tuoi racconti, perché ci si sente bene! Bene e male allo stesso tempo, perché ci si entra dentro alle storie, si esplorano, si appropriano ed ecco che è tutto migliore, in qualche angolo della nostra mente, e del nostro cuore.
Tutte le domande retoriche, il modo in cui sono poste, è tutto incentrato a trovare un ruolo all’interno della storia, e e e, non ti manca nulla per diventare una di quelle scrittrici intraprendenti famosissime a livello mondiale, anzi, fagli il culo, davvero, non ci metti niente.
-Faccio l’ultima riflessione e chiudo, che la testa mi sta davvero esplodendo, ma seriamente parlando, parlerei per ore, fanculo, mi perdo pure i pezzi çuç-
Ecco! L’altra parte che mi ha colpita è quando la ragazza, la fan, all’inizio della storia, parla con Andy.
E’ bellissima la scena in cui lui le vede i tagli, e non la guarda come una che si è tagliata, ma guarda loro e in un certo modo tagliano lui, e ciò che fa più male è che abbiano tagliato il braccio di quella ragazza.
E’ surreale come lei possa averlo condizionato, come una star cominci a scambiarsi il ruolo con la fan.
E’ stata davvero una delle pochissime fan fiction dove ho visto una ragazza mettersi in contatto diretto con il proprio idolo: è, in un certo senso, entrata a par parte della sua vita, e a quanto mi risulta è una gran cosa!
E con questo concludo davvero, con tutto l’amore possibile, perché crei sempre capolavori e qualsiasi parola o recensione è assolutamente distruttiva.
Pretendo di leggere altro presto,
Delf.
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