Recensioni per
I am broken, wretched and divine
di Pwhore

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
10/07/13, ore 20:53

Ehilà, eccomi qua. 

Non ti aspettare una recensione piena di scleri, ben articolata come stavo abituandomi in questo periodo, o cose di questo genere. Il motivo, penso tu lo sappia già e non c'è bisogno di spiegarlo a nessuno.



Prima di tutto, credo sia stato molto impegnativo per te cimentarti in una storia di questo genere. Sembra semplice, ma ricostruire tutta (o quasi) la realtà attraverso dichiarazioni, interviste, articoli su internet, e metterli poi per iscritto, è tutt'altro che facile. Per essere una quasi sedicenne, sei eccezionale e sei davvero invidiabile (poi dici a me, ma ti prego!).  Lo dico ogni santissima volta, ma è così. Ogni volta mi fai sentire come se fossi un'incapace, ma allo stesso tempo mi stimoli a fare di meglio. 



Per quanto riguarda la storia, mi è piaciuto molto il discorso di Ashley ad Andy, era così vero, così toccante, così vivo, e a momenti stavo per mettermi a piangere. 

Vorrei fare una bella riflessione, soprattutto per la prima parte della storia, ma non ci riesco molto, scusami. Be', ci provo. 

All'inizio, ad Andy non piacciono molto i cambiamenti: ha troppe fan urlanti dietro di sé solo per il bel faccino, è sempre invitato a feste e afterhours che vorrebbe evitare, è obbligato a vivere come una 'star', deve subire le critiche, fare sempre tour e subirsi anche gli insulti da parte di idioti (come il graffito con scritto 'Andy è uno stronzo'). 

Tutti aspirano a diventare famosi e conosciuti, ma è davvero così semplice affrontare i cambiamenti che il successo comporta? Insomma, Andy, nella prima parte, sembra ancora molto attaccato ad una normale vita a scherzare con gli amici e comportarsi come un perfetto adolescente che rincorre i propri sogni. Nel momento in cui, però, ha realizzato il suo sogno, vede che deve affrontare una realtà completamente diversa alla quale era sempre abituato. Si sente a disagio perché c'è troppa gente a parlare di lui, a sapere della sua vita, a giudicare il suo nuovo taglio di capelli, o cose di questo tipo. 

Purtroppo la pecca dei fandom è questa: le bimbette che donerebbero anche il pancreas (molto strano che lo citi, mh) pur di saltargli addosso come una schizofrenica in preda a un morso di tarantola (ehm, okay). 

Si vede spesso anche dalle fanfiction che le ragazze si danno alle peggio porcate; e spesso mi vergogno di definirmi in qualche fandom. Alla fine, è sempre così. Si leggono delle scene di sesso che non sono 'scene di sesso' come dovrebbero, ma sono vera e propria pornografia. 

"Tua mamma ha bloccato i siti porno? No problem, vai su efp!"

Okay, okay, ho perso già il filo come (non) mi aspettavo succedesse. 



Alla fine, la morale è questa: dopo tutta questa depressione, questa tristezza, questo sentirsi disadattato a quel tenore di vita, diventa più leggero sul finale; gli amici lo convincono che la band è stata la migliore decisione che avesse potuto prendere e che senza di lui non ci sarebbe stato nulla; in più, dicono che cambiare non fa male. Anzi, loro sono i Black Veil Brides, ed è giusto che cambino stile. 

Un cambiamento non fa mai male, e poi i loro album sono sempre uno diverso dall'altro. Quest'ultimo album ammetto che non è che mi sia piaciuto come gli altri due, ma comunque non è nemmeno da scartare (l'ho presa peggio con la trilogia dei Green Day o con "The 2nd law" dei Muse, a dir la verità. Non ho scaricato nemmeno una canzone  e mi sono rifiutata di comprare Uno! anche quando avevo i soldi per farlo). Non amo molto i cambiamenti, ma farli non è mai un male. Anche io sto cambiando, e non riesco ad accettarlo delle volte. 

Ho gli stessi timori di Andy, gli stessi punti deboli, gli stessi rimpianti. 



E l'altro giorno, quando ti dicevo:"Io, che celebrità sarei, se fossi famosa?" 

Penso che con questa fanfiction abbia trovato la risposta alla mia domanda. 

Mi sono sentita troppo Andy, mi veniva la pelle d'oca perché mi assomigliava in maniera assurda...nelle paure, nel carattere, nelle decisioni, in tutto. 

Penso di essere il punto forte e poi cedo, ma poi mi rialzo, solo se vengo motivata. Boh, è così che ho visto tutto. 



Tutte le altre cose non le sapevo, giuro, ma il licenziamento segreto del produttore l'avevo visto in un'intervista o forse avevo letto qualcosa in giro, non ricordo. 



Comunque, sei stata bravissima come al solito e mi dispiace non aver scritto qualcos'altro in più, perché questa storia merita decisamente una recensione migliore di questa. 

Ancora complimenti, bellezza! 







Pingu. 
(Recensione modificata il 10/07/2013 - 08:59 pm)

Recensore Junior
09/07/13, ore 00:56

So, here we go!
Mi uccidi sempre, sai che ti odio, non è vero? Non ho la minima idea di dove cominciare, cazzo, cazzocazzocazzo.
Beh, innanzitutto si vede tantissimo che ci hai lavorato su un botto, perché è fatta stra bene e il fatto che sia "tratta da una storia vera" è qualcosa di doppiamente meraviglioso perchè rende tutto il triplo reale e plausibile.
Voglio dire, è troppo come averceli davanti, cioè, te li vedi proprio, davanti a te, davanti agli occhi, tutti carini che leggono la storia di Andy e sono lì concentratissimi e sorridenti e tranquilli e così fieri di lui, e poi e poi e poi li vedi che si trasformano, perché hanno paura, e tutto si ribalta, e se la prendono col povero Biersack. 
Ma poi c'è Ashley.
Ashley è meraviglioso. E' tutto meraviglioso. Sono tutti meravigliosi. Tipo il suo discorso, è incredibile come ci sappia (sai) fare come le parole, trovi sempre il modo di scrivere o dire tutti questi poemi tanto carini e dolci e pucciosi ed è tutto tanto piacevole e incredibilmente bello perché ti senti a casa e senti che mentre prima eri stato sbattuto a terra, macellato, e disprezzi al massimo chi ha scritto l'offesa, poi torni a essere rincuorato e sereno perché pensi "cazzo, è meraviglioso esistano persone come lui a questo mondo." e non solo Andy si riprende, ma tutto comincia ad andar meglio, e tutti cominciano a sentirsi un po' più a casa.
Hai presente tipo quando tutto va un po’ una merda e ti senti molto fanculo tutto perché sto ancora qui a rompere i coglioni e poi arriva quel messaggio del cazzo e torni a sentirti in paradiso perché ti senti meno solo? Ed è lì che tutto inizia funzionare. Funziona perché non importa chi abbia scritto l’insulto, non importa perché l’abbia fatto, non importa nemmeno che esista quella scritta: nulla importa. Nulla di nulla. Niente di questo almeno.
Tutto scompare e sfuma perché c’è un amico, un amico che ti ama con tutta l’anima e che sta lì a tirarti su, nonostante l’età, nonostante l’ora, nonostante la cazzata, lui è lì. E nulla importa. Sai di non essere solo, per questo è così meraviglioso vedere Andy riprendersi e star bene, perché sai che non è che si sveglia una mattina e decide “okay ba’, ora essere triste mi ha rotto facciamo che è tutto okay.”
Del tipo, no, manco ce se pensa, si è solo e unicamente felici. E magari, se tutto va bene, torna anche un po’ la speranza, che non fa mai male, a quanto ne so.
(sto mettendo virgole ovunque, non farci caso)
DICEVAMO,
Le riflessioni all’inizio.
Sai, già che ci siamo, ho voglia di dirti tuuuutto ciò che ho pensato leggendo.
Del tipo, durante le prime righe, le riflessioni di Andy mi sembravano troppo quello che stai passando tu ora, a quanto ne so.
Potrei sbagliarmi, è vero, non lo metto minimamente in dubbio, però sembrava davvero di vederti, dietro quegli occhi di ghiaccio, scorrendo parola per parola.
Alla fine c’è sempre un po’ di noi nei nostri scritti, suppongo sia pressoché inevitabile inserircelo.
Ma alla fine è proprio questo il bello, no? C’è sempre un pizzico di noi in tutto, e siamo tutti così diversi e tinteggiati di colori stravaganti che è bellissimo riuscirci a costruire una storia attorno, non credi?
Non è da tutti, anzi! Pochissimi ci riescono, e rarissimi sono quelli che scrivono come te.
Ma che dico? Rari? Molto di più.
Seriamente parlando, amo i tuoi racconti.
Io amo leggere in generale ma mi distraggo ogni secondo e va a finire che non concludo mai nulla. Coi tuoi racconti, invece, il concetto si stravolge totalmente.
Cioè stai sempre a farci i complimenti tutta puccia e a cercare di tirarci su, ma davvero hai un talento rarissimo e vedi di non sottovalutarlo, perché non è un videogames o un giochino del cellulare (Pou love, never forget), ma è una passione, un passatempo, una risorsa e… ti prego, ti prego, ti prego, non smettere mai di scrivere, per nulla sulla faccia della terra.
Ogni riga in cui Andy si perdeva, ogni paragrafo dove qualcosa cambiava, a ogni sbalzo d’umore, a ogni emozione, a ogni maledettissima descrizione, sembrava tutto tremendamente perfetto.
Voglio dire, ci ho pensato su, ma è difficile scrivere meglio di te.
La lunghezza era perfetto, stesso per il linguaggio, lessico ricchissimo, tutto così appropriato! E a tutto questo ci hai affiancato tempo, pazienza e le ricerche! Le ricerche!!
Nessuno fa mai ricerche per scrivere fan fiction, o almeno, io non l’ho mai visto, il che è sorprendente.
Voglio dire, chi è che mette la cura che metti tu? Sono io scema, o ci vedo solo te?
Rendiamoci conto, hai creato una storia a dir poco strabiliante, e l’avrei letta per ore e ore ancora, nonostante il casino assurdo fuori per Umbria Jazz, nonostante in mal di testa e nonostante il casino che ho, per l’appunto, in testa.
Perché sono quelle cose che leggi perché ti piace, perché ti fa piacere proprio farlo, ma alle quale non resti indifferente, tutto il contrario: ecco perché si amano.
Ecco perché la gente ti ama e ama i tuoi racconti, perché ci si sente bene! Bene e male allo stesso tempo, perché ci si entra dentro alle storie, si esplorano, si appropriano ed ecco che è tutto migliore, in qualche angolo della nostra mente, e del nostro cuore.
Tutte le domande retoriche, il modo in cui sono poste, è tutto incentrato a trovare un ruolo all’interno della storia, e e e, non ti manca nulla per diventare una di quelle scrittrici intraprendenti famosissime a livello mondiale, anzi, fagli il culo, davvero, non ci metti niente.
-Faccio l’ultima riflessione e chiudo, che la testa mi sta davvero esplodendo, ma seriamente parlando, parlerei per ore, fanculo, mi perdo pure i pezzi çuç-
Ecco! L’altra parte che mi ha colpita è quando la ragazza, la fan, all’inizio della storia, parla con Andy.
E’ bellissima la scena in cui lui le vede i tagli, e non la guarda come una che si è tagliata, ma guarda loro e in un certo modo tagliano lui, e ciò che fa più male è che abbiano tagliato il braccio di quella ragazza.
E’ surreale come lei possa averlo condizionato, come una star cominci  a scambiarsi il ruolo con la fan.
E’ stata davvero una delle pochissime fan fiction dove ho visto una ragazza mettersi in contatto diretto con il proprio idolo: è, in un certo senso, entrata a par parte della sua vita, e a quanto mi risulta è una gran cosa!

E con questo concludo davvero, con tutto l’amore possibile, perché crei sempre capolavori e qualsiasi parola o recensione è assolutamente distruttiva.

Pretendo di leggere altro presto,
Delf.


Nuovo recensore
09/07/13, ore 00:24

E' davvero bellissima. Condivido la tua scelta di trascrivere qualcosa di vero piuttosto che inventarti qualcosa dalla tua fantasia (ma amo come scrivi, davvero).
Mi ha colpita, mi è sembrato di essere lì, in un angolo, a guardare le scene, a sentire miei i sentimenti di Andy. Sono rimasta incantanta davanti al pc come una stupida, ma ok, la rileggerei altre dieci volte.
Hai confermato il mio pensiero, che si può capire molto dei membri di una band leggendo tra le righe delle loro canzoni, osservando bene i loro sguardi durante le interviste e le loro parole. Onestamente mi stupisce che tu sia riuscita a trovare la verità su cosa provasse Andy dopo Set The World On Fire, però sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Rimango dell'opinione, anche se con grande dispiacere, che non si potranno conoscere sul serio delle persone semplicemente da questo, che serve molto ma molto altro per capire veramente cosa si cela dietro alle maschere che ognuno indossa. Ma grazie a te, adesso conosco un po' di più il mio cantante preferito, colui che mi ha colpito con una semplice occhiata e il cui sguardo è un oceano di storie e la cui voce li aiuta a esternarle, a renderle anche degli altri.
Grazie e non smettere mai di scrivere, sei davvero bravissima.