Recensione premio per il primo posto ottenuto al contest “Lontano da casa” di 9dolina0
Carissima,
ho letto questa storia tutta d’un fiato perché, credimi, lo meritava davvero.
Ho assaporato ogni parola, ogni espressione che hai scritto e non posso che affermare che i risultati del tuo lavoro sono davvero ottimi.
Innanzitutto, la storia non presenta pecche dal punto di vista grammaticale.
Avendo avuto modo di valutare una delle tue storie per un mio contest, già sapevo quanto tu te la cavassi bene con l’ortografia e con la sintassi; ma comprendo benissimo quanto sia difficile non fare errori quando la storia è piuttosto lunga.
Ebbene, tu ci sei riuscita.
Anche lo stile è davvero ammirevole: le varie espressioni che usi, così come i frequenti intercalari, contribuiscono non poco a rendere ancora più verosimili le vicende narrate. Sembra come se tu voglia davvero farci entrare nella mente del protagonista e lo fai con estrema maestria e molta naturalezza.
La trama in sé assolutamente toccante: Eddie, giovane newyorkese vittima della tossicodipendenza, conosce una persona che, a lungo andare, lo porterà a uscire dal pericoloso tunnel della droga. Il destino del ragazzo gli si era palesato già da piccolo, quando aveva sorpreso il fratello con la polvere bianca. Inconsapevolmente – ma, forse, nemmeno troppo – Eddie non vuole far altro che seguire le orme del fratello e, perché no, raggiungere come quest’ultimo zio Lucifero.
È vero: a parole dice “non può capitare a me”; ma la verità è che egli, nel corso della sua vita, ha avuto modo di scontrarsi con una durissima realtà dei fatti, quella, cioè, che vuole che le cose vadano molto spesso diversamente rispetto alle nostre previsioni.
L’incontro con Amos un dono divino: Eddie dapprima diffida di lui, poi ne ha paura perché sa che l’uomo conosce il suo segreto. Eppure, la curiosità vince su tutto e, alla fine, il protagonista della tua storia si affeziona al vecchio mendicante.
La vita, insomma, decide di dare a Eddie un’altra possibilità e tale presa di coscienza porta il ragazzo a scegliere di cambiare strada. Le metafore stradali che usi sono molto efficaci e d’effetto. Il tuo protagonista si sente inizialmente incanalato in una via dalla quale non vuole uscire; eppure, a un certo punto, la presa di coscienza vince su tutto.
Il finale della storia, nonostante la morte – o la scomparsa? – di Amos, tutt’altro che triste.
Eddie trova il suo riscatto personale, vince contro la droga e riesce a costruirsi una posizione dignitosa, oltre che una famiglia.
Insomma, trovo che la tua storia sia particolarmente bella e toccante, che affronti molto bene una tematica delicata e che offra un insegnamento di vita bellissimo: anche dalle situazioni più difficili, si può uscire. |