Ed eccomi a recensire un testo vecchio di quattro anni del quale, a dire il vero, mi chiedo perché nessuno si sia mai occupato.
Magari c'è qualche ripetizione, qualche inceppo di punteggiatura, ma cose così minime che non mi tratterranno dal dire che la tua prosa è più che buona.
Nulla viene mostrato in questo breve testo se non la morte, il suo dolore e il suo sgomento. La tradizione vorrebbe un rovescio del dramma: a tale morte, vi sarà ritorno. Tuttavia, qui noi non ne abbiamo prova. Il dramma pare definitivo e non possiamo sapere se ciò dipenda unicamente dalla disperazione e, infine, dall'accettazione della povera sciagurata, o se davvero sia stato imboccato un cambio di rotta e non vi sia speranza per ciò che è perduto.
Di nuovo, è un peccato che questa recensione verrà ignorata così come è un peccato che questo testo non sia stato preso in considerazione a tempo debito. |
