Recensioni per
Come little children (ninna nanna del soldato)
di Laylath

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

Mamma miaaa!!! In quedta one shot c'ho trovato una cosa indescrivibile che mi ha scavato nell anima
Mama quant'é bella!!
Hihihihi sono tornata come sempre a recensire tutte le tue opere immensamente belle ovviamente
Giá nell anime mi son messa a piangere quando faceva vedere la guerra di ishval, poi arrivi tu e....... non mi commuovi ma mi hai supito veramente taaanto
Baci baci spero di leggere altre tue stupende ff

Recensore Veterano

Ho ascoltato la canzone, ed è davvero stupenda. Riesco a vedere quella madre mentre la canta al suo bambino... e inconsapevolmente a Roy.
Non so se ti sia venuta in mente prima la storia o la canzone, ma lasciami dire che si tratta di un abbinamento davvero azzeccato, sembra scritta per dare una melodia alle tue parole. È molto bella l'immagine iniziale di Roy che contempla il cielo notturno di Ishval: quei frammenti di ghiaccio che si stagliano sopra di lui sembrano quasi le anime dei caduti, e ognuno di loro è una lacrima pianta da un'unica divinità, addolorata dalle digrazie terrene. È un contrasto davvero impressionante quello che c'è fra cielo e terra in quel momento, ed è l'unica cosa che riesce a infondere un minimo di speranza nell'Alchimista di Fuoco. Roy si sente in colpa, non vuole che la sua alchimia uccida le persone; quello che vuole è usarla per cambiare il mondo, per evitare che si verifichino ancora episodi del genere. Ma per ora, è costretto a sopportare tutto questo, ad obbedire agli ordini perché per realizzare qualcosa d'importante bisogna sempre saper aspettare il momento giusto e non essere precipitosi, perché agire impulsivamente non ci porta da nessuna parte. Roy deve pian piano salire in alto fino a conquistare quella posizione di rilievo che gli permetterà di concretizzare il suo sogno. Ma nel frattempo, non può che sopportare con coraggio le conseguenze delle sue azioni. Parlo di coraggio, perché Roy non è così codardo da schioccare le dita e voltare le spalle ai cadaveri: ogni notte, approfittando di quelle poche ore di tregua e solitudine, percorre le vie del deserto contemplando uno ad uno i volti delle sue vittime, di tutti quegli innocenti che un giorno spera di poter risparmiare. E fra questi, l'immagine meravigliosa di una madre che stringe fra le braccia il proprio bambino, cantando parole di speranza. Quella stessa Speranza che Roy sta cercando di mantenere viva dentro di sé allo scopo di divenire sempre più forte per fare in modo che non ci sia più bisogno di cancellare il terrore dalla mente degli innocenti.
Ti comunico che il tuo tentativo di scrivere una Song-fic è riuscito con successo! Sono rimasta incantata da questo piccolo viaggio nella mente di un personaggio che forse non viene quasi mai studiato sotto certi punti di vista. Complimenti, brava!

Strato.

Recensore Master

Che bella... :)
La trovo stupenda, dolce e straziante allo stesso tempo. L'immagine delle stelle come frammenti di ghiaccio è stata la migliore, oltre che la ragazza con il piccolo in braccio.
Quando Roy cerca di staccare gli occhi dalla terra per rivolgerli al cielo si rende conto che la vita non tutta un'inferno simile a quello che si sta scatenando ad Ishval. Sa che al di là delle macerie si trova qualcosa di bello e semplice che nessuno ha il diritto di violare con le armi.
Si percepisce che Roy non sia assolutamente contento dell'uso che sta facendo della propria alchimia. Aveva sempre sognato di metterla a disposizione della gente, di salvarla, ed invece si è ritrovato in un'area resa desertica non dal clima naturale, ma dai suoi omicidi, assommati a quelli degli altri alchimisti di stato. Questo senso di colpa cresce al punto di non concedersi un attimo di riposo, perchè è consapevole che tutto quello è ingiusto, ch enon c'è nulla di glorioso nell'uccidere gente innocente.
E nel momento in cui lui davvero si sente un animale, più che un uomo, cerca la consolazione in quel canto tanto dolce quanto carico di speranza verso una qualche via di redenzione o perlomeno di evasione da quel luogo di morte. Ma comunque non si può vedere la luce se prima non si è passati attraverso le tenebre. Certo di questo, Roy ricerca la sua innocenza disperatamente in un altro luogo. Ma sappiamo che la troverà proprio dove lui è stato il carnefice, e tenterà di ricostruire ciò che lui ha distrutto. :)
Complimenti, il tentativo di una song-fic è riuscito! :)