Recensioni per
Thanks for sunshine
di Mary West
Quando sono arrivata all'ultimo rigo di questa shot ricordo di aver pensato una frase un po' da baci perugina di cui mi vergogno ancora "dove c'è Pepper c'è casa". Sarà un pensiero stucchevole ma, che dire?, secondo me descrive molto bene il personaggio in questione e soprattutto riassume benissimo questa storia. Con questo non sto dicendo che la tua storia è stucchevole come una frase da cioccolatino, eh? Voglio dire che mi ha trasmesso la dolcissima sensazione che si prova quando si è a casa, accoccolati sul divano, in compagnia delle persone che ami e che ti amano. E' questa l'atmosfera che ho respirato durante la lettura, sia nella prima parte, quando è Pepper a prendersi cura dei Vendicatori, sia nella seconda e ultima parte, quando sono i Vendicatori a prendersi cura di lei. E' fluff allo stato puro, quel tipo di fluff che ti lascia con un sorrisone grosso così e in pace con il mondo. |
Ciao e ben ritrovata! Mi ha fatto veramente piacere rileggere qualcosa di tuo e sono rimasta molto colpita da questa storia. La cosa che più mi è piaciuta è il modo in cui sei riuscira a legare insieme aspetti assolutamente assurdi (nel senso buono... cioè lombrichi, mucche e strane infezioni tanto per capirci) e aspetti al contrario assolutamente ordinari e quotidiani come i sintomi dell'influenza e la sua cura. Ho letteralmente adorato Banner malato e ammetto che per quasi mezzo secondo sono stata tentata di considerarlo quasi più teneroso di Tony malato (e Pepper che si prende cura di entrambi non ha facilitato la mia assoluta (im)parzialità :)). Per il resto ammetto che, sebbene mi piaccia vederla interagire con i Vendicatori, forse in questa storia l'ho trovata un tantino troppo crocerossina, ma ovviamente va a gusto personale e ho apprezzato molto il modo in cui la storia è stata scritta e descritta sopratutto nella ricerca di quel tratto distintivo che potesse caratterizzare ognuno nella sua malattia. |
Il commento più appropriato ed esaustivo, in casi come questi, è un sonoro “aw”, ma ho già dato in quanto a recensioni cretine, e anche piuttosto di recente, pertanto questa volta mi sembra doveroso render giustizia alla tua bravura (e preservare la mia reputazione, o meglio quel che resta di essa) elaborandone una non dico sensata – perché davanti a cose come queste è praticamente impossibile commentare con raziocinio – ma almeno vagamente articolata e meno stringata di un semplice “aw” (il che, naturalmente, non vuol dire che mi tratterrò dall’awwweggiare di tanto in tanto, giusto per rafforzare i concetti espressi e dar libero sfogo al mare di feels da cui son stata travolta). |
OMIODDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! |