Recensione di partecipazione al contest:"Caro Diario" da me indetto sul forum di efp.

Gradimento personale: 30/35
Originalità:4/10
Personaggio preferito: 5/10
Grammatica: 34.6
BONUS://
Totale: 73.6


Gradimento personale: Storia niente male davvero. Un esplosione nucleare che ha distrutto l’intero pianeta e con esso l’intera popolazione. Hai perso validità quando hai parlato di chi coloro che restavano fuori dai rifugi che cambiavano e mangiavano i superstiti, sembra la solita storia di non – morti che contagiano gli essere umani mordendoli o che semplicemente si nutrano di loro…
Originalità: La storia in se ha qualcosa di originale, nel senso che la mutazione delle persone, lo stermino della popolazione, avviene per un esplosione nucleare, da capire certo che causata dalle persone stesse o per una gran botta di sfiga mondiale. Per il resto non ha molto di diverso dalle altre in cui si parla dei non – morti.
Personaggio preferito: Essendo una storia alquanto introspettiva ho ben poco su cui basarmi, però posso dire di aver apprezzato la frase finale della protagonista; A chiunque leggesse queste poche righe: proteggete chi è più debole, aiutatevi l’un l’altro. La vostra umanità è ciò che vi distingue da LORO.
Conservatela, è tutto ciò che vi rimane.
Grammatica: Pochissimi errori, quasi nulli, qualche imperfezione qua e la:
- [...]  una attacco [...]; un attacco


E detto questo qualche parola da lettrice:

Le parole della protagonista sono state in grado di farmi immaginare dal primo istante il disastro che è venuto fuori dall'esplosione nucleare mondiale... a parer mio qualche piccolo dettaglio in più non avrebbe guastato, più che altro per rendere l'atmosfera del racconto ancora più appassionante.

Recensione premio

Ancora una volta il tuo stile fulminante e veloce si adatta in maniera sorprendente al genere che scegli. È... è reale. È quello che davvero credo scriverei in un attimo di lucidità durante una situazione allucinante. Anche il contesto è poi meno sovrannaturale di quanto possa sembrare, e grazie (?) ai film è facilissimo immaginare questa ragazzina, raggomitolata a terra, gli occhi rossi e la pelle ulcerata, scrivere. Magari su un muro, invece che su un pezzo di carta. Su un muro, così che quelli che verranno dopo - perché nonostante il terrore, nonostante il ribrezzo e la disperazione, nonostante la consapevolezza di poter essere una degli ultimi umani... l'intima consapevolezza di non esserlo c'è - possano leggere e rinsaldare la propria speranza. Mi è piaciuta davvero, davvero molto. Spolvera più spesso i meandri del pc, se è questo che ne esce ;)