Dopo aver letto ottobre (mi pare di aver lasciato una recensione anche lì) ho subito voluto leggere un'altra poesia. E devo dire che anche questa mi ha lasciato senza fiato. Dammi della banale (ma anche no) ma i miei mersi preferiti sono gli ultimi due a sinistra e l'impostazione grafica della pagina da un'enfasi, un'immagine...un non so che che rende questa poesia veramente impagabile. Forse è quel ritmo che non stanca, che culla ma che ogni tanto scuote, che talvolta si rompe ed è come una secchiata d'acqua gelida (stessa storia dello schiaffo: è un complimento). Non penso che tu abbia bisogno di consigli anche perché secondo me, una poesia, può essere riveduta solo dall'autore stesso. Ancora complimenti! ireat |
Uh, rieccomi (a). Tanto per cambiare mi butto su una poesia - Gocce mi ha colpita troppo ed ero curiosa di leggere altro. Questa mi è piaciuta: la carta, qualcosa di scritto, è tutto ciò che rimane all'io narrante e, per quanto assurdo, non si può fare altro che descrivere questa sensazione con altra carta, altre parole. Parole forti e piene. Mi è piaciuta la scelta lessicale, ancor di più il verso di chiusura, breve ma incisivo e schietto. Gocce rimane la mia preferita, per ora, ma non mi dispiace questo pezzo, che è godibilissimo ed esprime un atteggiamento magari un po' ingenuo ma presente in ogni persona. Grazie di nuovo anche per questo lavoro. Continua così, un bacio, Fed |