Recensioni per
Against the Odds
di andromedashepard
Cominciamo con l'ammettere candidamente che sono la peggiore compagna di fandom che si possa immaginare, perché leggo poco e recensisco ancora di meno. Credo di essere - in assoluto - la persona più pigra che tu possa incontrare. Però stamattina ho finito di scrivere "la quarta scelta" ed ero molto in mod "ho voglia di Thane", quindi mi è venuto naturale pensare a te. Sei davvero molto brava a scrivere ma, cosa secondo me ancora più importante, a rendere i personaggi. Adoro come riesci a scrivere di Thane, rendendolo assolutamente alla perfezione. Inoltre, Andromeda mi sta davvero molto simpatica e riesce spesso a strapparmi un sorriso. Inoltre adoro come riesci a mescolare l'umorismo ed il cameratismo generale dell'equipaggio a momenti di tensione e di riflessioni sofferte. Non esiste una vita solo spiritosa o solo drammatica, però a volte il mix rischia di suonare artificiale, mentre tu riesci a trovare un equilibrio a mio avviso perfetto. Inoltre, Andromeda è molto umana ma al contempo estremamente tosta (altrimenti non potrebbe essere il comandante Shepard! XD)... ha tutta la mia stima (per capire a fondo il valore di quest'affermazione, sappi che io raramente provo vera simpatia per le protagoniste femminili. Non so, forse sono sessista o più probabilmente sono stata plagiata da anni di Mary Sue assortite). Infine, mi piace la tematica "conflittuale" fra Andromeda e Thane: rende il loro rapporto molto più reale e credibile. Insomma, sono pentita per non averti recensita prima - e mi cospargo il capo di cenere - ma ti ringrazio infinitamente per questa storia che riesce a far sentire il lettore "vicino" ai protagonisti. |
Mi è piaciuta molto la descrizione della battaglia, dinamica, accurata e a sprazzi divertente. La squadra funziona davvero bene, Shepard, Thane e Garrus sono la combinazione perfetta e riescono a muoversi all'unisono, sia sul piano tattico che su quello mentale. Ho apprezzato molto anche la parte precedente, i dialoghi tra Garrus e Shepard e quelli tra Thane e il comandante. Sei riuscita a cogliere appieno le caratteristiche dei due compagni di Shepard e sta cominciando a delinearsi il carattere del comandante, molto forte e deciso ma anche inaspettatamente ironico e … oddio non mi viene la parola, sto pensando a "leggero" ma non nel senso di superficiale, piuttosto di … "libero" anche se non è ancora la parola che sto cercando. Correggimi se sbaglio, ma Andromeda mi sembra una persona molto solare che riesce a vivere alla giornata senza rimuginare troppo sulle difficoltà che deve attraversare; ammetto che dopo aver passato il mio tempo nei panni del "mio" Alex è davvero un sollievo trovare una Shepard così serena e in pace con se stessa; anche nella parte finale quando ripensa alla sua esitazione di fronte a Sidonis e al disgusto per un omicidio a sangue freddo mantiene una compostezza invidiabile. La sola cosa che conta per lei è il benessere dei suoi uomini, di Garrus in questo caso, e il buon funzionamento della squadra. Tutto il resto, i suoi dubbi, le sue paure, appaiono ininfluenti e penso sia proprio per questo che le parole di Thane la turbano profondamente: credo, ma è una mia personale interpretazione, che fino a questo momento l'idea di avere delle debolezze non l'abbia mai sfiorata minimamente, non per arroganza, ma semplicemente perché non è abituata ad analizzare se stessa. La mia impressione è che fino a questo momento Shepard abbia sempre pensato solo e soltanto agli altri senza mai soffermarsi veramente su se stessa. |
Questo capitolo ha un inizio di non so che di spirituale, forse non è l’aggettivo adatto, ma quello che ho provato leggendo, fino all’attracco alla cittadella, è proprio questo. |
E' sempre complicato mettersi in discussione. In genere porta dolore, molto dolore, almeno nelle fasi iniziali. |