Recensioni per
Against the Odds
di andromedashepard

Questa storia ha ottenuto 94 recensioni.
Positive : 94
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
04/10/13, ore 13:07

Cominciamo con l'ammettere candidamente che sono la peggiore compagna di fandom che si possa immaginare, perché leggo poco e recensisco ancora di meno. Credo di essere - in assoluto - la persona più pigra che tu possa incontrare. Però stamattina ho finito di scrivere "la quarta scelta" ed ero molto in mod "ho voglia di Thane", quindi mi è venuto naturale pensare a te. Sei davvero molto brava a scrivere ma, cosa secondo me ancora più importante, a rendere i personaggi. Adoro come riesci a scrivere di Thane, rendendolo assolutamente alla perfezione. Inoltre, Andromeda mi sta davvero molto simpatica e riesce spesso a strapparmi un sorriso. Inoltre adoro come riesci a mescolare l'umorismo ed il cameratismo generale dell'equipaggio a momenti di tensione e di riflessioni sofferte. Non esiste una vita solo spiritosa o solo drammatica, però a volte il mix rischia di suonare artificiale, mentre tu riesci a trovare un equilibrio a mio avviso perfetto. Inoltre, Andromeda è molto umana ma al contempo estremamente tosta (altrimenti non potrebbe essere il comandante Shepard! XD)... ha tutta la mia stima (per capire a fondo il valore di quest'affermazione, sappi che io raramente provo vera simpatia per le protagoniste femminili. Non so, forse sono sessista o più probabilmente sono stata plagiata da anni di Mary Sue assortite). Infine, mi piace la tematica "conflittuale" fra Andromeda e Thane: rende il loro rapporto molto più reale e credibile. Insomma, sono pentita per non averti recensita prima - e mi cospargo il capo di cenere - ma ti ringrazio infinitamente per questa storia che riesce a far sentire il lettore "vicino" ai protagonisti.
I miei più sentiti complimenti!
- La Matta -
P.S.: rileggendo la recensione mi sono resa conto della sequela infinita di banalità che sono riuscita a scrivere. Pardon, temo di essere fuori allenamento! 

Recensore Junior
21/07/13, ore 13:16

Mi è piaciuta molto la descrizione della battaglia, dinamica, accurata e a sprazzi divertente. La squadra funziona davvero bene, Shepard, Thane e Garrus sono la combinazione perfetta e riescono a muoversi all'unisono, sia sul piano tattico che su quello mentale. Ho apprezzato molto anche la parte precedente, i dialoghi tra Garrus e Shepard e quelli tra Thane e il comandante. Sei riuscita a cogliere appieno le caratteristiche dei due compagni di Shepard e sta cominciando a delinearsi il carattere del comandante, molto forte e deciso ma anche inaspettatamente ironico e … oddio non mi viene la parola, sto pensando a "leggero" ma non nel senso di superficiale, piuttosto di … "libero" anche se non è ancora la parola che sto cercando. Correggimi se sbaglio, ma Andromeda mi sembra una persona molto solare che riesce a vivere alla giornata senza rimuginare troppo sulle difficoltà che deve attraversare; ammetto che dopo aver passato il mio tempo nei panni del "mio" Alex è davvero un sollievo trovare una Shepard così serena e in pace con se stessa; anche nella parte finale quando ripensa alla sua esitazione di fronte a Sidonis e al disgusto per un omicidio a sangue freddo mantiene una compostezza invidiabile. La sola cosa che conta per lei è il benessere dei suoi uomini, di Garrus in questo caso, e il buon funzionamento della squadra. Tutto il resto, i suoi dubbi, le sue paure, appaiono ininfluenti e penso sia proprio per questo che le parole di Thane la turbano profondamente: credo, ma è una mia personale interpretazione, che fino a questo momento l'idea di avere delle debolezze non l'abbia mai sfiorata minimamente, non per arroganza, ma semplicemente perché non è abituata ad analizzare se stessa. La mia impressione è che fino a questo momento Shepard abbia sempre pensato solo e soltanto agli altri senza mai soffermarsi veramente su se stessa.
Ovviamente le mie sono tutte considerazioni personali, ma sono le sensazioni che ho provato leggendo questo capitolo, davvero molto e bello e ben scritto.
Aspetto con ansia il prossimo, ancora complimenti!
A presto :)

Recensore Veterano
20/07/13, ore 20:00

Questo capitolo ha un inizio di non so che di spirituale, forse non è l’aggettivo adatto, ma quello che ho provato leggendo, fino all’attracco alla cittadella, è proprio questo.
Mi è piaciuta molto la metafora sui fucili e di come avere una seconda chance, l’hai messa benissimo nel contesto e anche se parlavano di armi si capiva benissimo ( o almeno la mia mente cosi ha capito ;D)  che intendevano altre possibilità, la possibilità di riprovare, di rimediare, di vivere, insomma una seconda possibilità, che no, non si nega mai.
Come se Thane in qualche modo chiedesse una seconda possibilità alla sua malattia.
Cavolo, quanto mi piace qui Thane, come lo descrivi con quella calma serafica di chi non ha più nulla da chiedere alla vita, ma che ha ancora tanto da dare alla sua vita.
E poi ha  tra lei e Garrus, c’è sempre quell’alchimia che si giochi la romance o no.
Ho sempre pensato a prescindere dalle storie d’amore che tra Shep (maschio o femmina) e Garrus la bioware abbia voluto dare a quei due un legame particolare unendoli fin dal primo Mass Effect, infatti Garrus è quasi sempre il primo che si unisce alla squadra in tutti e tre i giochi.
Non so se è cosi ma mi piace pensarlo.
Inoltre  leggere dei combattimenti fatti da altri giocatori mi affascina sempre, poiché mi da un’altra visione della battaglia, certo una storia basata solo sul gioco sarebbe noiosa o alquanto ripetitiva, ma la tua descrizione dell’azione su Harkin è stata veloce, fulminea ma nello stesso tempo attenta ai dettagli e precisa nell’esposizione senza sembrare monotona, tutt'altro.
Ann, mi fa ridere e molto, ha sempre la battuta pronta e mi come affronta le situazioni anche quelle più drammatiche.
E poi non sempre le scelte tra bene e male sono facili da gestire non sempre si riesce a trovare quell’equilibrio voluto, anzi credo quasi mai, perché c’è sempre qualcosa o qualcuno che non sarà d’accordo.
E infine Thane, quel coraggio di decidere al posto di Shepard la sconvolge a tal punto che anche lei si chiede dov’è quel confine o se sia mai esistito veramente.
L’esitazione trasformata in debolezza, ma non credo sia il termine esatto credo che quell’esitazione di possa trasformare in pietà, nell’essere riuscita ad arrivare nell’anima di Sidonis ed essere riuscita a capire le sue emozioni.
E’ forse questo quello che non accetta Ann da Thane, la sua non era debolezza, la sua era umanità.
Ecco come ti avevo accennato questo è quello che ha partorito la mia mente contorta, ma è sempre un immenso piacere leggere capitoli come questo.
E sono già in trepida attesa per il prossimo.
Bravissima
Ti abbraccio
K. 

Recensore Veterano
20/07/13, ore 09:11

E' sempre complicato mettersi in discussione. In genere porta dolore, molto dolore, almeno nelle fasi iniziali.
Questo capitolo si basa su questo tema: comincia con Thane che, dopo anni trascorsi in una ferrea convinzione che ha sempre guidato le sue azioni ha finalmente dei dubbi. E continua con la faccenda Sidonis, dove il confine fra giusto e sbagliato si fa così incerto da non potersi più distinguere. Al pari di Thane, anche Garrus aveva un obiettivo imprescindibile. Ma quell'obiettivo non può essere condiviso dal tuo comandante. Lei non è un'assassina, non uccide a sangue freddo. No, questa volta non può seguire il suo amico turian. E' Thane che risolve la situazione e la costringe a mettersi in discussione.
Non voglio parlare ancora della missione Sidonis, perché ne ho parlato a suo tempo così a lungo (con te e Johnee) che è stato per giorni e giorni il pensiero con cui mi addormentavo ogni notte e mi risvegliavo ogni mattina. E' un episodio che ancora non riesco a risolvere definitivamente. Rimarrà di quel colore grigio di cui Garrus non sa che farsene: sono certa che non potrà diventare mai bianco o nero.
In questa nuova non-recensione mi voglio occupare del mettersi in discussione. Perché è un tema estremamente complesso e intrigante. Voltarsi indietro, guardare il proprio passato sotto un'illuminazione diversa, e poter ammettere che forse si è sbagliato. Ci vuole forza d'animo, specie se è qualcun'altro a costringerti a farlo.
Thane ha costretto Shepard a riflettere sulle sue convinzioni, a rivedere il concetto di giusto e sbagliato. Non l'ha presa proprio bene il tuo comandante e questo mi pare logico, per vari ordini di motivi, uno dei quali è che è lei il comandante...
Ma, da parte sua, Shepard sta costringendo Thane a riflettere su un tema ben più complesso. Qui non si tratta del banale assassinio o meno di un traditore, si tratta del resto della vita del drell. Questi dubbi, per ora solo accennati, diventeranno uno dei temi fondamentali, con tutto quello che si porteranno dietro. Non voglio spoilerare perché è possibile che questa recensione venga letta anche da chi non conosce ancora questa tua storia, ma è evidente che questo mettersi in discussione avrà conseguenze pesanti e porterà un carico di sofferenza non indifferente.
L'apertura mentale e la capacità di ammettere i propri errori sono la molla necessaria che tende a farci diventare persone migliori, coscienti dei nostri limiti e di quelli delle persone che ci sono vicine. Per quanto possa sembrare strano è necessaria una forza interiore molto maggiore di quella richiesta dal cieco proseguire in una direzione precisa, contro tutto e tutti. E la messa in discussione di se stessi può finire per avere conseguenze anche sulle persone che ci stanno vicine, costringendole a mettersi in discussione a loro volta, con un processo che è impossibile arrestare una volta che si sia avviato.
Un abbraccio forte e un ringraziamento per questa storia così emozionante,
S.