Wow. Mi ha incuriosito molto il titolo, che ho inizialmente interpretato come 'innamorata di qualcuno ora morto', tipo. Pensavo fosse una ff normale, semplice, come tante si trovano in giro. Ma, ti giuro, ho dovuto ripeterla lentamente un paio di volte per capire ciò che volevi dire. Forse ciò che cercavi di esprimere è diverso da ciò che ho interpretato io, ma essendo un testo estremamente soggettivo dipende da lettore a lettore. E qui affiorano i ricordi, dell'estate passata con quel ragazzo che mi amava. Ti dirò la verità, inizialmente stavo con lui per noia, e non riuscivo a dargli l'amore che desiderava. Quando mi innamorai di lui era troppo tardi, si era stancato di non essere ricambiato. Tornò a Belluno e non lo vidi più. Ah l'amour, la vie. Mi piacciono le tue parole, comunque. È un bel testo, vero. Ciao!

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Accidenti. 
Mi ha fatto uno strano effetto, questo testo. Mi ha fatto ricordare tanti piccoli e grandi drammi dell'anno scorso, quando cercavo di far capire ad una persona che si ostinava a voler troppo bene al fantasma... che ero io.
Più che l'inizio di un racconto mi sembra di più una riflessione personale. E' molto breve e diretto, efficace nella cruda verità che esprime senza troppe lungaggini. Chissà che cos'hanno i fantasmi di così attraente, da far pensare che non siano freddi come il ghiaccio, dentro, ma pieni di calore. E chissà se possono tornare vivi, che a forza di sbattere contro supefici e spigoli solidi non assorbano anche loro un po' di esistenza reale. E diventino capaci di donare amore. 
Io non lo so se è vero, che tutto è più bello se c'è l'amore e se le persone valgono la pena di una fetta del calore passa dalla nostra pelle alla loro, stando stretti troppo a lungo; ma mi sento di augurarlo alla protagonista di questa storia. Che non sembra aver bisogno dell'altra persona (quella a cui si riferisce), ma piuttosto di sentirsi in grado di amarla. 
Ma magari non ho capito nulla di quello che hai scritto ;)
Ciao!

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