Recensioni per
Childhood
di DanzaNelFuoco

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
30/06/15, ore 16:36
Cap. 1:

Sesta classificata
Childhood
, Danza nel fuoco


Titolo: 5/5


Beh… è un contest che parla d’infanzia; la storia parla d’infanzia; il titolo è “Infanzia”. Cosa c’è di meglio?


 


Trama e originalità: 10/10


Ho sempre immaginato un Vernon che, prima di diventare così restio nel confronti della magia, ha avuto a che vedere con quest’ultima in un modo che lo ha spinto a non voler più aver a che fare con questa; credo proprio che a nessuno sia venuto in mente di narrare di un personaggio secondario come lui - e, alla fine, come Lucius.


 


Grammatica: 7,6/10


-      “gli chiede il bambino appena arrivato” -> “gli chiede il bimbo appena arrivato” (utilizzi il termine “bambino” tre volte, conviene modificare almeno una di queste tre parole) -0,25


-      “ma non riesco” -> “ma non ci riesco” -0,25


-      “aveva tentato di fargli credere nell'esistenza di babbo natale” -> “aveva tentato di fargli credere nell'esistenza di Babbo Natale-0,25


-      “Tu lo sai vero che la magia non esiste?” -> “Tu lo sai, vero, che la magia non esiste?” -0,3


-      “ma credo che preferirei lo stesso andare a Snobkins, sai lì ci sono tutti i miei amici” -> “ma credo che preferirei lo stesso andare a Snobkins. Sai, lì ci sono tutti i miei amici” -0,3


-      “Non c'è ancora un tappeto di foglie sotto quell’albero" -> “Non c'è ancora il tappeto di foglie sotto quell’albero" (si è già parlato del tappeto di foglie in questione, quindi sarebbe d’obbligo utilizzare l’articolo determinativo che quello indeterminativo) -0,25


-      "Non amo che le rose che non colsi.” -> "Non amo che le rose che non colsi” (se continui la frase, non puoi mettere il punto alla fine del discorso!) -0,15


-      “Un vecchio ex-alleato.” -> “Un vecchio/ex alleato” (se è un ex alleato, è vecchio di conseguenza e lo stesso vale per il contrario; il punto alla fine del discorso non va messo se poi continui la frase) -0,4


-      “dice con un sogghignò” -> “dice con un sogghigno-0,25


 


Gradimento personale: 18/20


Brava, brava, brava! Non ho letto molte storie su questo fandom e non ho avuto l’occasione di leggere neanche i libri di HP *riceve pomodori in faccia*, ma questa storia ha reso perfettamente il carattere di Vernon - che io conosco solo tramite film…


Non è il mio personaggio preferito - di chi lo è? - così come non lo è Lucius ed è proprio per questo che non ti ho dato il pieno punteggio in questa voce… diciamo che non ho apprezzato pienamente la storia per la scelta dei personaggi; per il resto, invece, è perfetta (a parte qualche errore grammaticale che ti ho fatto notare!). È triste pensare che Vernon è stato un bambino simile alla sua versione adulta, mentre ho trovato davvero probabile la tua versione di come Lucius abbia iniziato a provare disgusto nei confronti dei comuni umani (o babbani, eheheh).


 


Totale: 40,6/45

Recensore Veterano
28/03/15, ore 17:13
Cap. 1:

2° recensione premio - Contest "Rumple bumple isn't here".


Ciao, eccomi qua per la seconda recensione.
Anche questa, come l'altra, l'ho letta più di una volta e l'ho ADORATA. La metto tra le ricordate perché merita davvero.
Lucius è uno dei miei personaggi preferiti della saga e adoro leggere e scrivere di lui e della sua famiglia; quando ho trovato questa storia, dunque, non ho potuto resistere.
In effetti, in questo modo, si possono spiegare sia l'odio di Vernon verso il mondo della magia, sia l'odio di Lucius verso i babbani. Lucius ha avuto un'educazione molto rigida, come si capisce anche dal primo paragrafo: un bambino di sei anni che parla in quel modo, che non può avere amici ma alleati... e nel paragrafo successivo, nel quale si capisce che suo padre lo ha frustato, solo per aver parlato con un babbano. Povero bimbo.
Vernon, dal canto suo, era un bimbone ingenuo, ma normale... cresciuto come tutti gli altri, con i suoi amichetti e la voglia di fare nuove amicizie. Mi è dispiaciuto vederlo lì, ad aspettare Lucius.
Alla fine, Lucius è stato traviato dal padre e maltratta Vernon che ancora lo aspettava. Mi ha messo tanta tristezza addosso, mi hai fatto provare pena per Vernon e non lo avrei mai detto XD. Ovviamente, anche per Lucius, ma per lui ne ho sempre provata.

Vorrei segnalarti alcune cosette che ti sonos fuggite:
-Vermont lo guarda stranito - qui intendevi Vernon
-poi scossa la testa. - scuote
-Vernon Dursley ha ancora undici anni, non vede l'ora di compierli - qui immagino tu voglia dire che non vede l'ora di compierne 12, giusto?

Adoro questa storia, comunque. Complimentissimi.

B e l l e

Recensore Master
25/09/13, ore 14:09
Cap. 1:

Recensione/valutazione valida per il contest "Il Babbano è il miglior amico del mago" indetto sul forum di EFP:

1° posto- Danza Nel Fuoco: Childhood
Grammatica e ortografia: 9/10
Non è male, però devo notare che c’è un “Vermont” al posto di “Vernon” (mi è venuto in mente lo stato americano nel New England, che c’entra poco con l’ambientazione britannica della storia), inoltre credo che Babbo Natale andrebbe scritto con le maiuscole, ma a parte questo, non mi pare di aver visto nulla o almeno nulla che fosse passibile di reprimenda in questa sede.
Stile: 10/10
Molto bello,semplice, lineare e scorrevole, credo che esprima molto bene, nell’orchestrazione generale della storia, le varie fasi di svolgimento: tra il passaggio dall’originale visione della realtà attraverso la tipica ingenuità (nel senso buono del termine), dell’infanzia alla maggiore consapevolezza (aiutata dalle cintate paterne, ma questo è un dettaglio…), la parentesi “familiare” dedicata alla “riprensione del reprobo” e quella in cui vengono messi in pratica (un po’ crudelmente) gli effetti della paternale (anch’essa esperienza poco invidiabile).
Originalità: 8/10
Non male affatto l’idea di vedere un Lucius addirittura disponibile a un atto di estrema generosità (nell’ambito della sua ottica, ovviamente) come rivolgere la parola a un Babbano
Gradimento personale: 9/10
C’è eccome, la storia mi è piaciuta molto, per vari aspetti, direi oggettivi e soggettivi, quelli oggettivi sono nell’idea alla base della storia e per come è stata svolta, quelli soggettivi nel vedere un bel What if (se Lucius non avesse avuto un genitore così tristo e intollerante, se Vernon avesse avuto un approccio con la magia diverso…), per il resto, ho trovato ben resa l’idea della scoperta del “diverso” in entrambi i personaggi, ovvero l’esistenza di persone che non hanno le caratteristiche che per i due (nei rispettivi ambiti, s’intende) sembrano ovvie, molto interessanti anche le parti dialogiche, soprattutto quella di Lucius all’inizio, una vera e propria dichiarazione programmatica del “mago purosangue provetto” (insomma, la parte teorica l’aveva imparata, per la pratica c’è voluto un ripasso), per non parlare dei momenti di sincera meraviglia che prova il giovane Vernon per quel ragazzo che non sarà certo un modello di simpatia, ma che le sue capacità particolari rendono interessante, anziché fonte di paura (anche per l’altro deve esserci stato qualcosa del genere, dato che sia pure per un breve periodo ha trovato piacevole l’amicizia/alleanza di un Babbano anziché dei suoi consimili), un idillio finito troppo presto e come spesso capita per volere degli adulti.
Caratterizzazione dei personaggi: 5/5
Come detto, questo Lucius riesce addirittura a destare nel lettore qualcosa che potrebbe essere definito come simpatia; quanto al padre, sarebbe troppo facile ritenerlo un cattivo genitore (e in effetti qualche dubbio sulla bontà dei suoi sistemi educativi sorge), ma bisogna vedere la realtà attraverso la sua ottica e la sua ideologia (per capirlo, non certo per giustificarlo), un leone adulto non può insegnare a suo figlio di essere amico di una gazzella, anche se per ipotesi volesse (e non è questo il caso…), in questo caso il povero Vernon ha dovuto subire la proverbiale sequenza di danno e beffa, sperava di avere a che fare con un ragazzo piuttosto eccentrico altero, non poteva certo aspettarsi un trattamento sì diverso nel loro nuovo incontro, e dopo quell’esperienza, non c’è da stupirsi che non provasse simpatia di sorta per la magia…
Attinenza al tema: 4/5
Sì, c’è, mi sembra sia stato ben sviluppato; certo, il finale non era quello che ci si sarebbe potuto aspettare, anzi, è un bad ending che lascia un po’ amareggiati, ma decisamente è meglio così, e non lo dico solo per amor di canon, se citando Sallustio l’amicizia si basa su una comunanza di interessi, tra i protagonisti di questa storia forse non poteva nascere, o almeno non con radici solide (accade anche in ambito Babbano quando vi è molta differenza sociale, può esserci amicizia, ma i fattori contrari esistono e possono influire su essa e complottare contro, in ambito magico la faccenda si complica ulteriormente).
Totale: 45/50

Recensore Veterano
05/08/13, ore 12:24
Cap. 1:

Wow! Mi è piaciuta un sacco la tua OS! Spiegherebbe molte cose.. Ma vedere Lucius che era un bimbo tanto tenero e viene deviato da suo padre.. Boh, è una cosa tanto triste! Non riesco a capire perchè i Malfoy si comportino tutti così.. Di base sono tanto buoni, ma poi decidono sempre di comportarsi male ed insegnare l'odio ai propri figli! Bah. Comunque complimenti, è molto originale e uscita proprio bene!