Recensioni per
Big Bat? Not So Bad.
di LaMicheCoria

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/07/13, ore 01:09

AMOTI - oltre alle manette e al frustino ho preso anche il lubrificante, melius abundare quam deficere sono troppo stupida per essere vera
Come la Vanna ha già sottolineato, la bellezza di questa storia sta nel modo, straordinario, in cui riesce a calare il lettore nello scenario in cui si muove il protagonista e si svolgono i fatti. La tue capacità descrittive, che ho lodato e che continuerò a lodare fino allo sfinimento, danno vita ad ambienti e contesti che, per l'icasticità delle descrizioni e la minuzia dei dettagli, possono essere non soltanto ammirati, da chi legge, ma vissuti. Questo racconto, nello specifico, è non tridimensionale, ma di più, perchè del mondo circense si possono percepire i colori, i rumori e i sapori e contemplare i protagonisti, che si tratti di animali o di artisti, con le loro caratteristiche e la loro vita in comune. La visuale che ne offri è la stessa che ha Clint dall'alto, è una panoramica ampia ed esaustiva che mostra il circo e i suoi abitanti con la stessa efficacia di un dipinto animato.
I crossover mi affascinano da morire e nutro grandissima stima nei confronti di chi riesce a realizzarne, perchè richiedono abilità peculiari. Non basta saper scrivere, per dare vita alla contaminazione di due mondi. Ho trovato stupenda e perfettamente costruita l'interazione tra i due protagonisti (e bellissima anche l'idea di metterli assieme in una storia e in questo specifico contesto) e magistrali i riferimenti ai film (la battuta finale di Clint è particolarmente divina), nonchè ai fumetti. Nel mio Head Canon è presente la sezione "passato di Clint al circo" - ed è anche piuttosto corposa - e vederla raccontata da una delle mie autrici preferite mi incuriosisce moltissimo (tant'è che avevo già adorato i riferimenti presenti in "Cor Mortem Ducens").
Visto che io sono una dettagliomane - ho coniato un neologismo, toh! - e spesso mi soffermo su particolari/frasi/momenti della storia che, in buona parte dei casi, altri trovano ordinari, m'è piaciuto DA MORIRE il fatto che tu abbia ritratto Clint come quello che guarda - che deve guardare - le cose dall'alto, perchè in questo modo le comprende, le inquadra, le coglie nel dettaglio ("Forse dovrebbe smetterla di appostarsi sulla cima dei baracconi, ma per quel suo poter spaziare fino all’orizzonte solo osservando il mondo dall’alto, per quel suo riuscire a vedere ogni cosa alla perfezione è disposto anche a lerciarsi il costume di scena con qualche cacchetta violacea"). È una cosa che, a mio avviso, ha molto a che vedere con l'indole del personaggio e con il suo modo di essere e di rapportarsi alle cose. Insomma, non l'ho trovato affatto un mero dettaglio, ma un vero e proprio elemento, ricercato e suggestivo, di caratterizzazione.
Ah, a proposito di Clint: il costume. Il costume viola. Da quando ho beccato in giro le immagini del fumetto e ho avuto la malsana idea di immaginarmi Renner abbigliato in quel modo ho incubi terribili e frequenti - ma se a lui piace niente da dire eh, "de gustibus", e poi Renner va bene in più o meno ogni mise, anche in quelle tendenti al ridicolo.
"per Clint abbiamo un pizzico di biografia ComicVerse (L’infanzia nel circo, il fratello Barney) con ovvi riferimenti al film Avengers E vagamente Phil/Clint ma sono dettagli" -> sono i dettagli che fanno la differenza, il dettaglio è sostanza. Quelli che alludono al Clint/Coulson, almeno, lo sono *annuisce convinta* ("veramente non è il dettaglio, ma la forma ad essere sostanza", suggerisce una voce fuoricampo. Sì vabbeh poesse, ma è bello rimaneggiare i proverbi) l'ho detto che sono troppo stupida per essere vera
Concludo lo sproloquio - dovrebbero darti un premio per la pazienza con cui tolleri i miei vaneggiamenti - cospargendoti d'ammmore e ringraziandoti per quest'ennesima, magnifica perla *cuore*
ho preso molto sul serio il "Riferimenti ad una futura Clint/Coulson" scritto nell'introduzione, sallo

Recensore Master
29/07/13, ore 10:41

Ciò che mi è piaciuto un sacco di questa piccola shot è l'atmosfera circense che si respira e che si vede attraverso il naso e gli occhi di Clint. E l'ho apprezzata così tanto perché non è la tipica atmosfera circense festosa, allegra e vivace tdel durante, ma quella un po' fiacca, triste, decadente del dopo. Finito lo spettacolo, non ci sono più clown, donne cannone, saltimbanchi, leoni, ma persone con la faccia ricoperte di cerone, donne grasse e uomini sudati, felini spelacchiati che puzzano di urina, gente radunata intorno a un fuoco. Sei stata magistrale nel descrivere tutto questo, mi sembrava di essere là con Clint.
E poi il crossover! Genialata! Anche io ho un fetish per i crossover, mi piacciono tantissimo: vorrei leggerne e scriverne di più, purtroppo non è facile trovarne di ben scritti e non è altrettanto facile scriverne. Sono contenta di essermi imbattuta in questo crossover di qualità.
Ultimo ma non meno importante: il piccolissimo accenno alla coppia Clint/Barton, con ammiccamento alla violoncellista di Portland, sebbene non sia una fan della coppia sopraccitata, è stato un vero colpo di classe.
Complimenti, ottima storia.