Recensione/giudizio per Contest: "Arriva la sera"
PRIMO POSTO: For her... - Moonspell
L’unica parola che mi viene in mente è: bella.
Bella, bellissima. Veramente.
L’ho letta e riletta, e la sensazione di vuoto che mi ha lasciato dentro cresceva ogni volta.
Il ritmo lento della storia penso sia l’aspetto più struggente, il modo in cui descrivi il tutto, il modo in cui hai creato l’ambiente intorno al personaggio… mi ha lasciata senza parole.
È difficile per me spiegarti ciò che mi hai trasmesso. Ed è ancora più difficile formulare una frase di senso compito, lo ammetto.
Mi sembrava di essere in quella stanza, sentivo l’aria pesante, opprimente come l’ansia provata da Gideon mentre aspettava, mentre sapeva.
L’assenza di dialoghi e l’uso della seconda persona (che ho già detto da qualche parte che io adoro) sono state secondo me le scelte migliori, sei riuscita a rendere chiare le emozioni senza far parlare il personaggio, senza farlo impazzire… ma con dei semplici gesti.
La scena dei biscotti mi ha fatto improvvisamente venire voglia di piangere, facendomi dimenticare che si trattava di una storia, di finzione.
Ma si sa, nelle parole possiamo nascondere tutto, dai nostri sogni alle nostre emozioni più profonde, e tu sei riuscita a trascrivere anche le mie di emozioni, mi hai fatta sentire improvvisamente sola, cosciente di aver appena avuto a che fare con morte, anzi, con l’amore e con la morte.
Due delle forze più grandi insieme al tempo, a mio avviso. E questa storia ha tutto.
L’amore tra due persone che sanno a cosa vanno in contro, combattendo per stare insieme, vivendosi.
Il tempo, perché nonostante racconti una manciata di ore della sua giornata, senti proprio la lentezza, l’attesa e lo struggersi di quell’uomo che aspetta l’incombente brutta notizia portata poi da Alastor.
E la morte, l’unica contro cui non si potrà mai vincere, che nonostante tutti sappiano che è sempre in attesa… quando arriva ti distrugge.
Continuo ad insistere nei particolari, come i biscotti, come il riempirsi il bicchiere d’acqua, la luce della lampada a gas… continuo a rimarcare questo perché è l’unica cosa che rimane. Il ricordo di quelle piccole azioni abituali, di quegli attimi di vita… una semplice passeggiata, una semplice sosta su una panchina… diventano particolari dolorosi, che ti consumano dentro, che ti fanno impazzire.
Perdonami, mi sono un po’ lasciata andare, ma la tua storia è una meraviglia, incarna tutto ciò che chiedevo di leggere, che chiedevo di provare.
Non so più che dire, spero non sia troppo confuso questo “giudizio” (anche perché la tua storia meriterebbe tante altre parole, ma sono tutte quelle che tu mi hai tolto con questo spettacolo di racconto), spero di averti fatto capire che ho profondamente amato questa storia.
Non so se ti eri accorta dei risultati nel forum, in qualsiasi caso non importa :) sono passata a lasciare i giudizi come recinsione a tutte le partecipanti...
Se hai tre storie che vorresti venissero recensite (come "premio")... in qualche modo fammi avere il link, altrimenti passerò io a lasciartele in quelle che mi hanno incuriosita di più :D
Grazie ancora per aver partecipato! |