Aw, credo proprio che dovrei affidarmi a te per le uniche AkuRoku con accenni così lievi che riesco anche ad ignorarli - non che la coppia non mi piaccia, sono oscenamente canon, ma mi piace ritrovare in queste fic quell'ambiguità e quei sottintesi che si ritrovano anche nel gioco.
E' una shot molto semplice e leggera, che inizia presentandoci subito il piccolo regnante e tutte le sue abitudini/doveri, e si capisce subito che gli stanno un po' stretti. Non so dirti quanto ho aspettato l'arrivo di fata-Axel, e oddio che idea geniale, con tanto di alucce insomma (mi sono presa la libertà di immaginarlo vestito come la fata Turchina di Cenerentola, e ti assicuro che ha tutto il fascino del mondo).
mi sono piaciuti i giochi di parole, le prese in giro che li hanno resi più moderni nonostante l'ambientazione passata, e sinceramente trovo che il "non voglio essere un principe" sia il discorso più azzeccato per Roxas, che è sempre e comunque in balia del dubbio.
E' stato un piacere leggerla, comunque :)
e chissà, magari farò una capatina l'akuroky day!

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Ed eccomi qui, miracolata da uno sprazzo di connessione decente, quindi è meglio che faccia in fretta.
E' abbastanza brutto quando leggi e rileggi e una storia e commenti nel metre, poi vieni qui e non ti ricordi neppure cos'avevi da dire perché ormai hai precisato già tutto.
Ma questa storia è per me e io devo lasciarti due parole (le mie sono sempre abbastanza inconcludenti, lo sai, non aspettarti troppo XD).
Ti ho già detto che mi piace, ed è vero, perché è soffice grazie a questa ambientazione un po' fiabesca, ma è anche piuttosto ironica per i termini infilati dentro che stonano tra tutti quei paroloni principeschi (e suvvia, Zexion, qual regal malattia ti costringe a letto? Devi esserti affaticato davvero molto).
Poi ci sono Axel e Roxas, che non sono esattamente né ala Fata Madrina né il principe che uno si aspetterebbe (decisamente non la fata madrina che uno si aspetterebbe, beh), e in realtà mi hanno dato così tanta dolcezza che non immagini, anche senza baci e senza le paroline smielate, perché è il modo in cui scherzano e come si comportano a farli diventare magicamente puccini.
Quindi grazie, perché anche se l'AkuRoku non lo digerisci lo scrivi maledettamente bene.