Eilà, bella storia! :)
Mi è piaciuto molto lo stile che hai usato, ha un che di raffinato e descrive bene le situazioni, pur senza annoiare chi legge.
La ff in se è molto fine, ha qualcosa di malinconico nel modo in cui Watari vorrebbe essere padre degli orfani e soprattutto di L, pur riconoscendo che sono sempre un po' troppo "lontani" da lui per essere definiti dei veri e propri figli.
E' terribilmente dolce che lui si ricordi del compleanno di L e che gli faccia quello che vorrebbe essere un regalo, e quando L si blocca e addirittura sorride, si sente tutta la speranza che lo stia facendo per ringraziare in qualche modo Watari, o quantomeno per fargli capire che ha apprezzato il gesto.
Ma L sta pensando a tutt'altro ed è una cosa struggevolerrima e stra-commuovente.
Pur senza cadere troppo in banali stereotipi o frasi senza capo ne coda, semplicemente delineando i pensieri del maggiordomo e i comportamenti di L, sei riuscita a trasmettere un qualcosa di speciale e per questo ti ringrazio!
Davvero, non si fa mai troppo caso a Watari. Cioè, è ovvio che vuole molto bene a L e che è un figo di vecchietto, ma nessuno si chiede mai chi sia veramente.
Ecco, con questa ff davvero hai reso l'idea di quanto può essere difficile tentare di fare da padre a un genio e quanto il discreto Watari sia un personaggio con un'insolita profondità.
Beh, spero di leggerti ancora presto! :D
Adieu!
Mina |