Recensioni per
Parents
di Mave

Questa storia ha ottenuto 40 recensioni.
Positive : 40
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/10/14, ore 16:28

Avevo letto questo capitolo appena lo pubblicasti ma solo ora ho trovato il tempo di scriverti le mie impressioni più che positive! Innanzitutto perché qui parli del padre di Tsubasa, quindi indirettamente anche di lui. Ho sempre pensato che questo fosse un rapporto particolare e che Tsubasa abbia sviluppato una sorta di forte indipendenza, anche grazie all'esempio del padre. Di certo i due si sono mancati a vicenda, come è logico che sia, e in questo racconto lo hai espresso davvero bene. Il mare d'inverno è poi un ottimo sfondo per i sentimenti di quest'uomo, sempre lontano da chi ama, così come il tiepido raggio di sole è la speranza a cui si aggrappa, perché manca poco a tornare a casa. Davvero molto dolce e delicato, di grande sensibilità! Tanti complimenti!

Recensore Master
16/09/13, ore 10:48

Ciao! Sono molto toccanti e riccche di sentimento queste righe! Il padre di Tsubasa emana una grande dolcezza mentre pensa al figlio, accadrà a Teubasa di essere solo come lui lo è, una solitudine che sia per Tsubasa che per suo padre è il prezzo da pagare per poter fare ciò che amano. Tsubasa ama il calcio e inseguirà il suo sogno, suo padre ama il mare...Tsubasa capirà meglio il padre, certo...questa lettura mi è da vero molto piaciuta, complimenti.
Anche l'idea di parlare dei genitori e di quello che provano mi piace!
A presto
Eldarion

Recensore Veterano
12/08/13, ore 15:12

Che bella, bellissima idea quella di raccogliere delle one-shot dedicate proprio ai genitori dei nostri amici! Tra l'altro, quello tra genitori e figli è un tema che sento molto ultimamente quando penso/scrivo/riscrivo su CT; forse tutto è scaturito tempo fa, quando nella mia mente scattò una specie di 'riabilitazione' di papà Wakashimazu ^^!
Iniziamo giustamente dal papà del protagonista, quel capitano affettuoso e legato in modo speciale al suo bambino, ma sempre un po' assente. Perde molte fasi importanti della crescita di Tsubasa ed è molto bello come lo fai constatare a Koudai nei suoi pensieri. C'è però un legame ugualmente forte che li unisce, nonostante le lunghe distanze fisiche, ed è quell'essere 'sognatori concreti' (che bella definizione!), quell'essere in fin dei conti anime simili: quello che il mare è per Koudai, il calcio è per Tsubasa e anche se capaci di portare sempre, fedelmente nel cuore i propri affetti, nulla riesce ad impedire loro di spiccare il volo (con buona pace di Natsuko...^^). Bravissima e aspetto davvero con tanto entusiasmo i prossimi personaggi! :D

Recensore Veterano
12/08/13, ore 14:34

Due righe veloci veloci... Già la scelta dell'argomento merita un applauso: i genitori dei nostri eroi sono figure poco sfruttate ma ricchissime di potenzialità, narrativamente parlando. Mi ha molto colpito il pensiero del padre di Tsubasa, "gli Ozora sono determinati, concreti sognatori": è un'espressione bellissima e azzeccatissima per dire che le aspirazioni nascono nella nostra più profonda e inconscia interiorità, come i sogni, ma poi occorre avere realismo e saper lavorare per far sì che divengano realtà, anche mettendo in conto che si dovranno fare sacrifici e che magari i risultati non arriveranno tanto presto.
Aspetto con ansia le puntate successive! Buon lavoro,
Ae.
(Recensione modificata il 12/08/2013 - 09:19 pm)

Recensore Master
11/08/13, ore 17:34

OH! E FINALMENTE! *_* Finalmente qualcuno che si preoccupa di parlarci un po' di questi genitori!!!
Trovo che la tua idea sia carinissima e la seguirò con infinito piacere! :D
Questa prima storia su Koudai mi è piaciuta molto, non solo per dove l'hai ambientata (ultimamente la Norvegia mi ricorre decisamente troppo spesso nei miei pensieri e sarà credo la mia meta di migrante) ma per come l'hai resa. Per questa sua malinconia di fondo che lega sempre i viaggi che ti portano lontano, troppo lontano da casa e ti rendi conto di stare perdendoti qualcosa di importante, che hai lasciato indietro. Non credo che molti si siano soffermati troppo sulla figura di Koudai, un capitano di nave, sempre in mare, che non può avere il piacere di veder crescere il proprio figliolo e per lo più si deve accontentare di immaginare da lontano come se la sta cavando e quali nuovi traguardi starà raggiungendo. Tu hai saputo trattare con davvero tanta delicatezza questo aspetto e io l'ho apprezzato un sacco. :DDDD
Resto davvero in attesa di sapere come proseguirai e di quali altri genitori ci vorrai parlare. :)

PS: due piccoli appuntini al volo. XD penso che tu abbia lasciato qualche tag corsivo aperto, perché a un certo punto tutto il testo diventa corsivo, fino alla fine! XD
E poi: il termine 'eco' è femminile al singolare (la eco) e maschile al plurale (gli echi), quindi dovresti correggere con: "un'eco lontana" ;)))) (scusa, lo so che son piccole cose, ma proprio non riuscivo a non segnalartele! X3 - soprattutto 'eco' XDDDD)