Ehilà :)
Piacere e benvenuta nel fandom, dunque! Parto subito facendoti i miei complimenti per come hai strutturato questa One Shot, è stata davvero una lettura piacevole. Prima di tutto ci tenevo ad informarti del fatto che anche io adoro quell'essere rosa. Majin Bu mi è sempre piaciuto un sacco come personaggio e lo adoro come pochi. È un personaggio con la “p” maiuscola, nonostante sia secondario e persino nemico, in parte, io l'ho sempre trovato affascinante. Dopotutto, come hai detto tu, era solo un bambino che aveva voglia di giocare. Solo perché era strano e terribilmente potente tutti ne avevano paura, menomale che c'era Mr Satan <3
Questa fiction mi è piaciuta molto, prima di tutto mi piace il tuo stile. La tecnica del dico-non-dico è sempre piaciuta un sacco anche a me, non solo l'hai usata molto bene, ma sei anche riuscita ad incollarmi allo schermo. Ovviamente sapevo già da principio di chi si trattasse, insomma un mostro rosa molto robusto, diciamo, in Dragon Ball poteva essere solo il buon vecchio Majin Bu. Fra l'altro è risultato anche molto IC nel chiedere ad uno dei presenti di giocare con lui. Davvero molto IC anche quando si infuria, povero Bu. Molto azzeccato anche il titolo, dopotutto è di questo che parla la fiction.
L'introspezione del bambino mi è piaciuta altrettanto, a tal punto che mi sono sentita come lui, braccata in quel dannato parco, con di fronte una creatura orribile pronta ad uccidermi. Il fatto che noti negli occhi della madre il terrore e capisca che non c'è più niente da fare, fa veramente capire la gravità della situazione. Se un bambino, abituato a vivere nella pace, capisce che è finita, posso immaginare il panico delle persone lì intorno. Il modo in cui il pargoletto si rivolge alla madre è, inoltre, molto dolce e si vede, si nota quanto lui la ami. La frase finale mi ha spezzato il cuore, in un certo senso rimprovera la madre per non averlo messo al corrente che non solo il colore nero è un colore cattivo. Bellissima la domanda finale, piena di significato.
Non ho ancora parlato del pezzo forte della OS, ovvero il paragone con l'Uomo Nero. Il fatto che il bambino si renda conto che la cattiveria non sta nel colore nero, ma nel cuore delle persone, o meglio, in chi vuole essere cattivo, mi è piaciuto molto, come dicevo prima. È un po' come se il bambino avesse verificato la veridicità del detto “L'abito non fa il monaco.” per questo ho amato ancora di più questa piccola fiction. Quando il bambino si chiede perché il colore rosa, il colore dell'amore, è un colore usato per scopi malvagi, diciamo è stato il culmine. La tensione era alle stelle, il bambino sembrava quasi arrabbiato, come dicevo prima, con la madre per non averlo avvisato. La sta, in un certo senso, rimproverando. Mi è piaciuto il fatto che tu abbia citato i fiori, immagino tu abbia pensato a quelli di ciliegio, difatti in Giappone ci sono a dir poco fissati ^^
Ci sono alcuni errori di punteggiatura, ma per il resto scorre perfettamente. Non ci sono errori di grammatica e trovo il tuo stile, come ho già detto, impeccabile e molto semplice. Mi piace un sacco insomma. Direi un lavoro impeccabile e molto molto intenso. Non avevo ancora usato questa parola, ma è stata la prima cosa a cui ho pensato. Questa fiction è davvero intensa, in senso più che positivo. Se inizi non smetti più, vuoi sapere che fine fa il povero bambino. Ripeto che il non aver detto sin dall'inizio che si trattava di Majin Bu è stato un tocco di classe.
Spero di leggere ancora qualcosa di tuo su questo fandom, o sui fandom che frequento. Mi è piaciuta molto, i miei complimenti <3
Tanti saluti!
Vitzi°°
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