Ho apprezzato davvero molto questa piccola storia, per il punto di vista singolare dal quale viene analizzato il legame tra Irvin e Rivaille, (che spero venga un giorno approfondito ulteriormente dall'autore del manga), che qui diventa un vero e proprio 'rifugio', e per una serie di motivi che cercherò di elencare in questa recensione.
Il passaggio dal sogno alla realtà è davvero traumatico, e il modo in cui lo descrivi è tanto semplice quanto perfetto: la frase lasciata a metà (un tentativo per Rivaille di avvicinarsi ad una persona), e quello spazio vuoto, seguito da una sezione che ribalta completamente la prospettiva di quella precedente rappresentano, anche per il lettore, un vero e proprio 'salto' tra due mondi completamente differenti (nonché un vero e proprio pugno nello stomaco, alla prima lettura sono rimasto incredulo).
Trovo notevole che l'opposizione tra queste due dimensioni si trovi anche in alcuni piccoli particolari: nel 'sogno' la scena si svolge in uno spazio aperto, sotto la pioggia, e Rivalille indossa l'attrezzatura per il movimento tridimensionale, che gli permette quasi di volare; il mondo reale, invece, è rappresentato da una stanza buia, illuminata a malapena da una luce esterna, e la vita del protagonista si svolge principalmente in un 'ufficio troppo piccolo per tutto', una gabbia che quotidianamente soffoca ogni suo desiderio di libertà. Una 'prigionia' che, soprattutto, deve sostenere da solo.
Questo Rivaille trova conforto in un mondo di fantasia da incubo, nelle premesse: e invece, proprio questa vita così difficile riesce ad offrirgli qualcuno in grado di colmare il vuoto dei suoi giorni con la propria compagnia ed un folle sogno per cui combattere (davvero azzeccata la scelta della parola 'inferno' per descrivere queste due vite). La scelta finale (se ho capito bene, nell'indecisione decide di chiudere gli occhi, dunque di ritornare al sogno?) ha un sapore dolceamaro, e sembra prelude ad uno scenario in cui Rivaille abbandonerà completamente il mondo reale, privo di speranza.
Complimenti, perché in uno spazio così ristretto sei riuscita a descrivere e sviluppare in modo armonico una bella idea, facendo soffrire un povero fan di SnK. (come se il manga non offrisse già abbastanza situazioni per emozionarsi). (Recensione modificata il 18/08/2013 - 11:07 am) |