Recensioni per
Breve guida alla creazione di un incantesimo - Di Bree Nightingale
di Marauder_

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
18/08/13, ore 12:43

Ho aperto per curiosità, e sono arrivato fin qui finendo il libro, quindi: Prego, professoressa!

(Solo una cosa: nella prima riga sembra che a parlare sia il libro, nelle altre due l'autrice. A meno che non sia effettivamente possibile acquistarla e prestarla a degli amici.)

Dierrevi

Recensore Junior

Quando si scende su un piano così pratico parlando della magia, il rischio è sempre quello di farle perdere tutta la sua aura magica. Devo dire che ci vai vicino, ma, visto l'argomento della storia, è quasi inevitabile.

"Si consiglia quindi di non scegliere niente di troppo complesso come magari una capriola o qualcosa di troppo acrobatico."
Mi pare un ottimo consiglio. :o) (toglierei il "magari" dalla frase, le dà un effetto molto discorsivo)

"2 Scegliere il nome dell'incantesimo" - Trovare la formula?
"molto più efficacie se viene" - efficace, senza la i.

Per quanto riguarda lo stile, hai perso molto del tono burocratico-ministeriale che sarebbe appropriato: cerca di recuperarlo rimettendo mano al testo. Per esempio, nella sezione "Effetti Collaterali", potresti passare da "Se ne riscontri" a "Se si riscontrassero effetti collaterali…".
Passo all'ultimo, a tra poco.

Recensore Junior
18/08/13, ore 12:21

"deve conoscerne la formula o il nome"
Mi fermerei alla formula (conoscere, ad esempio, il nome di un Incanto Revelio non è sufficiente a lanciarlo).

"Il nome dell'incantesimo è solitamente (ma non sempre) una o più parole in lingua latina che cercano di ricordare l'effetto della magia desiderata."
Anche qui confusione fra nome e formula. Tra l'altro, la formula è spesso formata da un latinorum piuttosto inesatto, o da parole provenienti anche da altre lingue accoppiate o alterate. Ti consiglierei di ripensare un po' questa parte.
Mi piace il concetto della bacchetta che impara mentre il mago si allena, mi convince meno l'idea di non creare incantesimi con effetti analoghi per non confondere le bacchette. C'è un momento (se non ricordo male nel 5° o 6° libro) in cui il professor Lupin spiega ad Harry che gli incantesimi vanno e vengono un po' come le mode, quindi non ci sarebbe niente di strano se in vari momenti siano stati inventati incantesimi diversi per fare le stesse cose.

"più la bacchetta sarà in grado di scaturirne al meglio la magia"
Attenzione: qui, e in altre frasi, usi male il verbo "scaturire". È un verbo intransitivo, non si può usare al passivo: L'acqua scaturisce dal tubo, ma il tubo non scaturisce l'acqua, al massimo la fa scaturire. Forse è meglio se, al posto di "scaturire", usi "lanciare".

Infine, è buona l'idea di riportare un elenco di incantesimi; forse è un po' ingenuo parlare di Enciclopedia Magica Ufficiale degli Incantesimi come di un elenco che comprenda tutti gli incantesimi possibili, e che sia l'unico elenco di incantesimi che funzionano davvero. A cosa servirebbero, allora, le migliaia di volumi vari della biblioteca di Hogwarts?
Anche qui, occhio alla confusione fra nome e formula degli incantesimi (di alcuni si conosce solo il primo, di altri solo la seconda, ma sono due cose diverse).
Passo al prossimo!

Recensore Junior

Complimenti professor Nightingale, le sue ricerche sono state illuminanti per i miei studenti. Si comprende bene la sua preparazione e dedizione alla materia. Le farebbe piacere tenere un corso ad Hogwarts il prossimo autunno? Spero di leggere altri suoi saggi in futuro. Ah... Ancora due parole... Tigre, pizzicotto! A presto Albus Silente, preside di Hogwarts

Recensore Junior

Salve!
L'idea è simpatica e originale (100 punti solo per NON aver scritto una storia il cui perno sia la ricerca del veroammore), e in questo capitolo hai reso abbastanza bene il tono burocratico che potrebbe avere un manuale prodotto dal Ministero della Magia.
Su questo aspetto penso che tu possa lavorare ancora un po' per esagerare la burocraticità del testo, soprattutto riguardo al tono, che puoi rendere maggiormente informale.
Passo al prossimo capitolo.