Recensioni per
Mi manchi
di karter

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
16/04/14, ore 17:49
Cap. 1:

Eccomi qui per la recensione tanto attesa! 
Inizio col dire che l'idea non è male, mi è piaciuto il sentimento della protagonista triste per la perdita dei propri cari conseguente alla sua immortalità. Che dire, anche la scena in sé del rivedere la propria vita nella finestra della casa dona molto a tutta la storia. Direi d'effetto! 
Unica puntualizzazione: spezza i periodi. Alcuni sono un po' troppo lunghi e rischiano d'appesantire inutilmente il lettore (soprattutto quello con la descrizione).
Beh, complimenti! Spero di inciampare presto in altre tue storie! 
 

Recensore Junior
21/08/13, ore 15:31
Cap. 1:

Recensione contest – Scrivimi (di) una canzone

L'uso dei pacchetti è buono. La canzone è inserita in modo naturale all'interno della narrazione, attraverso una situazione simile (per certi versi) a quella del film. A conferirgli importanza è soprattutto il fatto che quella scena, quel ricordo, sia molto importante per Charlie. Vampiro è la natura della protagonista, ma soprattutto è uno dei motivi per cui la scena che si svolge davanti ai suoi occhi la trascina in un vortice di malinconia e ricordi, giustificando il flashback. Inoltre gestisci bene questo elemento: la descrizione iniziale fornisce solo degli indizi sull'identità di Charlie (la pelle, i riflessi rossastri degli occhi e i canini leggermente più lunghi del normale), la terza parte la svela in modo naturale attraverso le parole di un nuovo personaggio.
La trama è semplice, ma ben articolata. Il flashback è perfetto per rendere il flusso di pensieri ed emozioni che quella scena di intimità fraterna genera nella protagonista; inoltre serve per conoscere meglio Charlie, preparando l'ultima parte del racconto.
Pur nella brevità non mancano spunti di riflessione di una certa levatura, dall'accennata assenza/necessità della figura materna all'importanza, nella vita, di certi rapporti e di certe persone.
L'amicizia tra Mhia e Charlotte è molto bella, perché la licantropa è attenta alla vampira e anche quando l'altra le risponde acida le resta accanto (accettandola così com'è) e perché Charlie, sentendo il bene che l'amica ha su di lei, lascia cadere le proprie barriere difensive, esternando i propri sentimenti e le proprie emozioni.
Il finale, con la sorella maggiore che la guarda dall'alto e sorride, è molto dolce.
Per quanto riguarda stile, grammatica e affini... Il testo scorre abbastanza bene e riesce a prendere il lettore; inoltre usi delle belle immagini, ma purtroppo la sintassi penalizza un po' la storia. La punteggiatura serve a organizzare il periodo, dandogli senso e creando delle pause per il lettore; tu utilizzi quasi esclusivamente la virgola e su paragrafi particolarmente lunghi (nove righe ^^) questo incide pesantemente sulla leggibilità e sulla chiarezza della frase. Per di più in una descrizione le pause sono molto utili per dare al lettore il tempo di fermarsi, per costruirsi nella mente l'immagine che l'autore sta evocando.
Alcune note sul discorso diretto: quando è inserito all'interno di una frase e questa termina dopo di esso, alla fine occorre il punto fermo (es. - Charlotte, dimmi – rispose quella con un dolce sorriso sulle labbra punto); i trattini devono essere lunghi (quelli brevi servono per unire le parole); sulla spaziatura prima e dopo i trattini devi essere coerente, non puoi mettere lo spazio ogni tanto sì e ogni tanto no.
Non è necessario marcare così pesantemente il flashback ^^ c'è già il corsivo, va benissimo solo quello (di più rischia di appesantire la lettura, generando una marcata interruzione grafica).
Ci sono un paio di ripetizioni (illuminava la notte [...] distesa blu notte; metteva a letto il fratellino [...] all’immagine di quella ragazza e del suo fratellino) e un refuso (spiga per spiega).
I puntini di sospensione sono sempre tre (non due).
Qui Solo che ci sono quelle persone, che nonostante siano passati anni dalla loro scomparsa, hanno comunque lasciato un vuoto la virgola serve anche dopo il 'che' (soggetto di 'hanno lasciato' e che quindi non va separato da tale verbo, se non con un inciso).
Grazie per la storia :)
alla prossima
frav