Carissima eccomi qui, yeah.
Una parte molto tranquilla, questa. La cosa che ho più apprezzato in assoluto, è l'equilibrio nel mescolare azione, conversazioni amichevoli (come nella parte dell'ospedale), battutacce e amore, sentimenti e ricordi dolci e che sanno, spesso, di fanciulle. Le fanciulle amate dai cavalieri. Ovviamente questo equilibrio si nota, è proprio tangibile in questo capitolo. Quindi ecco, ottima cosa.
Ovviamente il dialogo Leira-Mu è stato ciò che ho più apprezzato e letto con gusto, ormai lo sai, non mi ripeto. E tra tutte le immagini che hai utilizzato, devo dire che quella sul silenzio : "Il silenzio girovagava, similare a un cinico maggiordomo, senza servire confortanti e rilassanti tisane…" è una delle più riuscite. Per vari motivi che si legano anche a considerazioni di più ampio respiro sul tuo stile. La SEMPLICITA' che non significa sacrificare la poesia e la bellezza. Quando nella lettura mi imbatto in parti scorrevoli e sintatticamente semplici, non troppo arzigogolate o basate su metafore molto complesse, prendo una boccata d'aria infinita. Sarà che in questi giorni fatico a concentrarmi, per diversi motivi banali. Ma ammetto che a tratti, oggi, ho fatto fatica a leggere il capitolo. Cioè, a parere mio, modestissimo, sarebbe perfetto bilanciare ancor di più una narrazione scorrevole e ricca di immagini, certo, ma meno "corpose" , con un tipo di narrazione fondata sulla riflessione, l'introspezione e l'utilizzo di immagini ultra dettagliate e da interpretare. Tu questo lo fai, ma forse insisti più sulla seconda parte ecco. Ma è un gusto personale, una considerazione stilistica, che però è soggetiva, in quanto tale. Quindi prendila con le pinze. Ma io, l'ho sempre poi sostenuto con anche i pregi, faccio abbastanza fatica a leggere, alle volte. Rimane che , in altre parti, vedi i dialoghi come in questo caso, si scorre molto. E li la pesantezza di cui ti parlavo non si sente, anzi, si sorride molto. MAGNIFICA la megera-infermiera. Giuro, uno dei caratteri meglio realizzati esistenti. Con una continuità impressionante tra fisico e psicologia. Orrenda è un pò esaltarla, sta vecchia. Quando lei li bacchetta e li invita ad andare sotto alle coperte sennò oremus, giuro, stavo morendo. E il giga cavaliere del Toro che ci si fionda subito, ahahahah! Questa infermiera bisbetica... Un formaggione , insomma. (epico anche il portinaio che poretto, oltre ad essere bruttino pure lui, a momenti muore di infarti vedendosi piombare tra capo e collo Shaina! )
La conclusione del capitolo, con le varie rievocazioni delle fanciulle, Odette che è come se venisse "frammentata" da te nel silenzio, nell'atmosfera che viene respirata dal cavaliere, quando ricorda... Marin rimembrata da Aiolia, che la pensa vestita di abiti da fanciulla e orecchini splendenti, oggetti a lei preclusi da sempre... per non parlare delle ultime otto righe, che potrebbero rappresentare tranquillamente un frammento di poesia, insomma, hai concluso egregiamente il capitolo. |