Recensioni per
Epilogo.
di Dulcamara_KR

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/08/13, ore 14:23
Cap. 1:

Mi sei mancata.
Devo ammettere che non lo avrei mai pensato, ma rileggere le tue parole, i tuoi versi, la tua musica, mi ha ridato il respiro. Ho visto tutti gli aggiornamenti che hai fatto, ma l'introduzione di questa poesia mi ha conquistata e, leggendola, ho sentito i polmoni riaprirsi e respirare di nuovo. È impressionante come delle parole, che mi viene da dire semplici ma che so essere la cosa più ardua e difficilmente maneggiabile del mondo, possano risvegliare mondi che uno credeva di aver già risvegliato. E perdona la confusione, ma la mente corre e io sono serva sua.
E come corrono le tue parole, come volano sulla pagina e come trascinano verso il fondo gli occhi ammaliati. Hai un dono di oscurità e bellezza rari, rarissimi da scovare in autori di qualunque livello. Ma EFP è cosi, ed è per questo che lo amo follemente, ti porta a scoprire perle rare e preziose, miste a vero e proprio fango.
L'inizio è spettacolare, è pura meraviglia. Ti ho sparato sul selciato / di una palude di souvenirs / estinti [...]. Ed io rimango incantata, a bocca aperta. Risveglia fantasie assopite, questa frase, mi viene in mente una scena color seppia, sul viale verso casa, una pistola BUM, tutti i vicini si svegliano, lei fugge via a passo lento; una palude violacea di ricordi che impediscono il cammino e magari inghiottono e digeriscono e TU NON CI SEI PIÙ, ma anche Parigi, le sue strade, i suoi scorci, le fotografie scattate e le Tour Eiffel di ogni dimensione, viaggi veri e immaginati in mondi di cui rimane solo fango; fotografie sbiadite, tagli che sono cicatrici, la tua estinzione che è sbiadire insieme a souvenirs.
Mi fermo qui e vado all'ultima strofa, alle ultime parole. Non so perché, ma mi vengono in mente i locali stile Folies Bergères, le luci, la musica, il rosso e l'oro, che si risolvono misteriosamente in bocche che sussurrano e corpi che si intrecciano su un letto bianco e, non so perché, sporco, sporco di paure e sozzure che sono solo mentali, ma uno che ci può fare se è così? Funerali di pronostici che non parlano, trovo me stessa in queste parole, le mie paure che camuffo da previsioni e che deliro di notte, un po' per spaventare, un po' per consolarmi.
Io so che sono matta, e sono logorroica.
(Recensione modificata il 30/08/2013 - 02:26 pm)

Nuovo recensore
21/08/13, ore 16:01
Cap. 1:

Bella, si esprime da sola.
Mi è rimasto impresso: Riepilogo l'epilogo dei tuoi scenari che piovono; non so perché, continuo a ripetermela in testa. Ha un che di musicale, quasi ritimico. Funziona.

È poco ma volevo scrivertelo, 
Baki.