E sono qui anche con questa missing-moment!
Inizio subito col ringraziarti per la dedica *s'inchina* e adesso partiamo con la mia solita e inutile recensione.
Di errori grammaticali o sintattici non ce ne sono, tranquilla, sei sempre bravissima e attentissima a queste cose.
Lo stile e scorrevole come sempre e ti devo fare i miei complimenti, perché hai descritto una situazione non proprio ingenua in un modo genuino: sostituito termini volgari con termini più infantili che rendevano meno pesante la storia, ad esempio. usando i puntuni di sospensione dove servivano per aumentare la suspance e creare una grande sorpresa. Riutilizzare il termine: "che dolci parole!" per fare entrare in testa il concetto che Axel ami Naminè. Ed è questo tutto quello che conta. Per tutta la fiction lui non fa altro che desiderare cose: desidera lei, desidera esserle al suo fianco, desidera essere il suo sposo, desidera andare a letto insieme a lei, ma... Prima di tutto desidera tutto quello che lei desidera: e se lei vuole dormire non deve solo acconsentire senza poter far nulla, ma deve anche ricordarsi che comunque Naminè è Naminè, ed ha subito una vera e propria tortura. Non vedo nulla in questa fiction all'infuori di un grande amore, incorniciato da lieto fine, belle addormentate, giarrettiere, slip a fantasia di tori -e l'ultima frase era da oscar, mi fai rotolare al solo pensiero!- Insomma, una gran bella cornice, eh.
Sai, parlando dell'Axel che mi manca, forse è un Axel senza aver addossato una qualche tipo di coppia, un Axel solitario, va'. Possessivo, ma solitario. E sadico. Forse mi manca quell'Axel, quello che mi aveva spinto a scrivere: "L'effetto assordante di parole pungenti" e altre varie fic in cui lui era principalmente solo.
Ma grazie a questa fic mi hai dato dei ripensamenti sulla Naminè/Axel, perché alla fine sono tanto dolci -ma forse Axel un po' troppo per i miei gusti-
E niente, bravissima come sempre, Luly
Con affetto e ancora grazie mille!♥
A.C. |
