Recensioni per
Ronzanti Abissi Lacustri
di Henry Chinaski

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
01/09/13, ore 21:56

Non posso dire che sia bella, perché penso d'altronde che tu non lo voglia sentire. Dico piuttosto che m'ha affascinato, che, come dice qualcuno, è qualcosa di più... M'è piaciuta più di tutto il resto che hai scritto. Evanescente e surreale. Dal carattere usato a ogni parola; m'ha fatto venire un senso di nausea di cui non riesco a fare a meno: l'ho letta fino alla sazietà, o meglio, non mi ha ancora stancato la sua lettura. Strega fin da quell'inizio così classico, con la musicalità successiva, poi con quello stagno libidinoso, immaginoso, peccaminoso: è un'orrida sabbia mobile in cui nidifichiamo e da cui nasciamo, come vermi. Sembra un quadro di Dalì, anche se non riesco a trovare collegamento logico, lo sembra comunque. Alla fine pare di sentire l'odore dell'alcool, come se un ubriaco avesse scritto le sensazioni che prova al momento o meglio, quello che sta vedendo con i suoi occhi stralunati. Cerca di capire, ma l'Essenza rimane appesa lì, tra piacere e lordura, immersa in quell'odore malato. (A prima vista il carattere m'è sembrato quello della macchina da scrivere, ma non ne sono sicuro: mi ha dato l'idea, prima di un Bukowski che conosco poco, degli scrittori beat.)
In ogni caso ottima scelta lessicale (quell'accostamento "gentile rum" è così stridente da rimandare a divergenti ambiti letterari e culturali, la nostra poesia trecentesca e il secondo novecento non italiano, insieme in una espressione); la poesia è ricercatissima anche per ritmo, inoltre, ma immagino che dire "è bella" lo considereresti banale offesa)
Saluti