Recensioni per
Riccioli neri
di A g n e

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
18/12/13, ore 18:59

Ciaooo! Ho letto questa fic un po' di tempo fa e come al mio solito non ho recensito ma è finita dritta nelle mie preferite. Da allora ogni volta che entro sul sito la rileggo e ogni volta mi scappa qualche lacrimuccia. Nella sua semplicità mi trasmette forti emozioni. L'amore si sente. Tutto appare così reale e possibile!! Ogni volta non faccio che meravigliarmene. Pensavo fosse l'ora di scriverti e farti i complimenti per questo piccolo capolavoro.

Animefan

Recensore Junior
09/11/13, ore 21:45

Credo che, leggendola, la prima cosa a colpirmi è stato il registro linquistico, lo stile, l'ho amato. Dall'inizio alla fine. Hai usato il POV in modo perfetto, giocando con il punto di vista di una persona qualunque che si esprime come tale, senza alcuna forzatura. 
"Non che non ci sperasse, al paradiso, eh, che l'aveva o raccontato così tante volte, ma lui, il paradiso, sembrava già di avercelo in terra, se non che era arrivata la lettera, la guerra, partire partirò partir bisogna, e pure i riccioli neri erano spariti, puff, come le bolle di sapone che si faceva da bambini quando si riusciva a rubare un po' d'acqua di bucato alla mamma senza prenderle."
Potrei citartene altre di frasi così belle, dovrei citarti tutta la storia perché, sul serio, è qualcosa di bellissimo. Non è lunga, io adoro leggere le cose luuunghe (T_T), ma l'ho amata davvero tanto, i riccioli neri, le bolle di sapone, quei toni disincantati, l'idea del paradiso, lo stile, LA CITAZIONE DI HERMANN HESSE. <3
Hai toccato argomenti importanti (e anche delicati, volendo) come la guerra, del morire giovani, del paradiso e sei stata abilissima nel trattarli. Quindi hai il mio ammmore perpetuo.


Un bacetto. 
Yo. 
Chibi.
 

Recensore Master
25/08/13, ore 22:30

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Vorrei segnalare questa storia per le scelte per l'impatto che ha avuto su di me la prima lettura.
È... è bellissima, ecco. Pur essendo breve riesce a delineare perfettamente il ritratto di un ragazzo - o forse un ragazzino - costretto a giocare a fare l'adulto, diviso fra il non volersi abbandonare ai ricordi e il capirne l'importanza solo alla fine.
Lo stile mi ha letteralmente conquistata, è un perfetto flusso di coscienza, che segue la verbosità del discorso orale, che usa un registro medio basso gioistrandolo alla perfezione e facendo rivivere un po' il clima da paesino (emiliano) di più di mezzo secolo fa al punto da immaginare di averlo davanti agli occhi.
Una storia che mi ha davvero colpita nel profondo.
Aika.