Bella storia, non c'è che dire. Sono proprio gli stessi pensieri che può avere una persona alla quale è crollato il mondo addosso. Hai disegnato Marco come una persona che, dietro alla noia e svogliatezza del suo sguardo, è fragile, che si sente troppo debole per occupare il ruolo di capitano dei pirati di Barbabianca. Ciò è in netto contrasto con l'arroganza mostrata dal personaggio nei brevi pezzi di capitolo precedenti la guerra di Marineford e la morte di Ace. Sei riuscita a parole a rendere bene la frustrazione di Marco di aver perso tutto, di non essere in grado di dare una guida ai compagni, di come, se avesse saputo cosa sarebbe successo, avrebbe cambiato le cose, di sentire il senso di colpa.                                                                                                         Continua a scrivere storie dove sono presenti in gran parte i pensieri del protagonista. Per gusti personali, mi piaccono molto:)

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S-s-stupenda!
Questa fic è una delle cose più atroci, terribili e stupende che io abbia mai letto.
Perché è riuscita a toccarmi anche se io Marco l'ho sempre ODIATO, ma odiato odiato odiato e non chiedermi perché però lo detesto, ma...
Ma vederlo così mi fa tristezza, un cuore ce l'ho anch'io! ç.ç
E questo povero piccolo Marco dall'aria sperduta e disperata, bé...
È triste, triste, tanto triste ç.ç
Hai uno stile davvero fantastico, che cattura, non so se mi spiego. Riesci ad attaccarmi allo schermo a leggere di MARCO e non ho proprio capito come hai fatto ma l'hai fatto!
Complimenti davvero, io spero che questa storia vada avanti e voglio leggere come (se) Marco si riprende, la vita della sua ciurma che ricomincia, voglio- io- io- AW.
Scrivi troppo bene, troppo bene. Ce ne fossero di più, di scrittori come te!
Ancora complimenti, ci sentiamo presto!
Un bacione, tua
Emma ^^

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Ti giuro che non riesco a spiegarmi come sia possibile che le storie scritte coi piedi, piene zeppe d'errori, banali e scritte male, accumulino un numero impressionante di recensioni postive, mentre le storie davvero interessanti e ben scritte come la tua vengano in linea di massima ignorate nel modo più assoulto!
Perdona lo sclero, ma te lo devo dire: sono davvero, ma proprio davvero, felice di trovare una storia scritta bene che parli di Marco.
Ammetto che anche io seguo One Piece un po' sì e un po' no (diciamo che dopo che il mio amato Ace c'ha lasciato le penne non è stata più la stessa cosa), ma Marco è anche uno dei miei personaggi preferiti, e anche io mi sono più e più volte chiesta cosa sia accaduto alla ciurma di Shirohige dopo la sua morte (anche perchè da quel che mi risulta - ma potrei sbagliarmi - Oda non li ha più cagati neanche di striscio dopo Marineford.. maledetto!).
Quindi sono tanto tanto felice che tu abbia deciso di scrive di lui :D
Sono proprio curiosa di sapere cosa accadrà nei prossimi capitoli (peccato che tu abbia già anticipato che saranno pochi!) ^^
Quindi continua cosììììì! :*

Ps: presa dalla foga delle recensione, quasi dimenticavo: ho apprezzato davvero tanto il fatto che il tuo Marco sia umano. Nel senso, mi è piaciuto leggere della sua tristezza e disperazione, non sarebbe stato realistico se si fosse limitato a prendere il posto del Babbo e si fosse messo a scorrazzare per i sette mari come se niente fosse :)

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