Recensioni per
Vad om livet av marionetter?
di Angeline Farewell

Questa storia ha ottenuto 53 recensioni.
Positive : 53
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
06/01/14, ore 10:34
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
"Vad om livet av marionetter?" è una storia strana. So che come inizio non suona incoraggiante, ma questo è l'unico aggettivo che mi viene in mente per una storia che è realistica, ma anche di fantasia, drammatica e piena di romanticismo e di speranza, fedele ai protagonisti e anche palesemente inventata.
Il modo con cui Angeline Farewell mescola la verità e la fantasia è perfetto: Chris e Tom e Loki e Thor si intrecciano in una storia d'amore che insegue i secoli e che cattura il lettore fino all'ultima riga.
Scritta MOLTO bene, senza il minimo OOC, è secondo me una storia che dimostra come anche le ff sugli attori possano essere storie ben scritte e affascinanti, soprattutto se chi le scrive apprezza gli interpreti e sa rispettarli. Per questa ragione penso che dovrebbe stare tra le scelte di questa sezione, dove sembra dominare una logica opposta.

Recensore Veterano
04/01/14, ore 10:59
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Vad om livet av marionetter? s’inserisce nell’universo narrativo di Såsom i en spegel, di cui rappresenta l’ideale completamento. Come la precedente fanfiction, propone un crossover che, nelle premesse, sembrerebbe a dir poco azzardato: la realtà umanissima dell’amicizia (e forse qualcosa in più) tra Chris Hemsworth e Tom Hiddleston si fonde, infatti, alla storia d’amore delle loro controparti divine, Thor e Loki, in un gioco di rimandi e di specchi che rende ragione (appieno) del titolo.
 Fratelli, nemici, amanti, Thor e Loki s’inseguono attraverso il tempo e, complice un ordito che s’intreccia nonostante i desideri di Odino, si ritrovano proprio nelle spoglie di chi è chiamato sullo schermo a vestirne i panni: queste le premesse della prima parte.
 Ma cosa accade quando anche l’ultimo diaframma dell’estraneità viene abbattuto e Chris e Tom spezzano – con un bacio prima e con una notte d’amore poi – la maledizione di AllFather?
 Di tutto, mi verrebbe da dire. O forse sarebbe più opportuno scendere nel dettaglio e chiarire: un’autentica tragedia.
 Vad om livet av marionetter? inscena un dramma familiare di grigi, perché da un lato c’è il tabù dell’incesto, combattuto da Odino con ogni mezzo; dall’altro c’è la sostanza di un sentimento la cui tossicità opera in due direzioni, perché, se è vero che Loki devia il corso della storia del principe, è altrettanto vero che il Thor amato e celebrato come l’eroe di Asgard non potrebbe esistere senza l’ombra nera del dio degli Inganni.
 Con originalità e bravura, Angie Farewell disseziona i suoi personaggi, s’interroga sulla loro natura e analizza con dettagliata verosimiglianza tutte le implicazioni di un affetto doppiamente scandaloso, imbarazzante per i midgardiani coinvolti non meno di quanto non lo sia agli occhi dell’aristocrazia asgardiana. Senza morbosità, ma con competenza documentaria, l’autrice descrive allora il progressivo degrado del corpo di Hiddleston, abbandonato a un incomprensibile coma (prigione fisica di un Loki più furibondo che mai); il dolore della madre Diane e di un’altra madre, Frigga, condannata alla dimenticanza del figlio che sente più suo. Non meno drammatico il rovello di Thor, prigioniero di ansie rabbiose, che lo spingono a gesti violentissimi (vedi il taglio dei capelli di Sif) e autolesivi.
 Una nota di merito va, a mio avviso, ai maestosi ritratti di Odino e Loki, poli della terribile guerra che Angie Farewell porta in scena: un padre che è anche un re e deve imporsi come faro morale; un figlio che non si sente più tale e cerca la propria emancipazione in una storia proibita, cui si abbandona totalmente.
 Tanti (e splendidi) i momenti topici: mi rendo conto, anzi, che dovrei citare quasi tutto per rendere giustizia alla narrazione. Mi limito a riportare il momento forse più emotivo e intimo tra Loki e Thor, un mesto scambio che si colloca appena prima dell’addio definitivo.
 
 “Niente tornerà come prima, Thor, il tempo può scorrere in una sola direzione e il nostro ci ha portati davanti ad un burrone: ti sei sporto, hai assaporato il brivido della vertigine del vuoto, ma non sei mai stato disposto a cadere, nemmeno il tuo oro può risplendere in un abisso. Quello che è stato è stato, Odino ha strappato il velo a più di un segreto, e il nostro è stato forse il più disgustoso? Non siamo nemmeno fratelli, non lo siamo mai stati.”
 “Questo non devi dirlo, mai! Siamo cresciuti insieme, abbiamo diviso le stesse avventure e gli stessi affetti, conosci ogni mio difetto come io conosco i tuoi, e il legame è rimasto comunque intatto. Come puoi pretendere il sangue fosse l’unica cosa a farci fratelli? Perché le cose dovrebbero essere diverse?”
 “Perché quando lo eravamo avevamo meno di cui vergognarci. Avevo meno per cui odiarvi.”

 
 In una sezione che ospita, purtroppo, prevalentemente PWP e storie dall’imbarazzante mediocrità, credo che questa autrice meriti un particolare ringraziamento per la cura e la delicatezza della sua narrazione, per la complessità degli intrecci che offre e per la poetica bellezza del suo stile.
 Da inserire nelle scelte, insomma. Presto, se possibile :-)

Recensore Veterano
31/08/13, ore 10:10
Cap. 1:

Purtroppo sono tornata dalle vacanze, dunque ti beccherai subito una delle mie recensioni sconclusionate. Tutto mi aspettavo, tranne che avresti continuato SIES, perché mi sembrava proprio perfetta così com’era. Poi ho cominciato a leggere e ho capito che era meglio se stavo zitta e accettavo la grazia dal cielo. Io ho un brutto rapporto con le Hiddlesworth, nel senso che sono stata traumatizzata da un porcospino e tutte le volte in cui li trovo a letto mi vedo la bestia che li guarda male. Con queste premesse, perché sono qui? Perché qui non si vedeva nemmeno l’ombra del porcospino, ma una scena finalmente BELLA e credibile di amore. Preferisco chiamarlo così, perché in realtà non ci ho mai visto davvero sesso in quello che fanno. E’ tutto molto più complicato, per come la vedo io e anche più sentimentale. A differenza delle solite metafore che mi fanno sbadigliare o ammazzare dalle risate, poi, tu usi proprio delle immagini bellissime.
E adesso voglio sapere come va avanti!

Recensore Veterano
28/08/13, ore 19:52
Cap. 1:

Mi sono approcciata a questa storia con una profonda incertezza. Non perché in dubbio su cosa avrei trovato (l’hai scritta tu, poteva solo essere profonda e meravigliosa) ma perché avevo intuito da varie voci *indica QUELLA donnacciaH* che era la sagra del angst-tragico.
Non ce la posso fare, mi son detta. Troppo angst nella mia vita reale. Voglio fluff, voglio solo leggerezza.
Poi ho letto l’intro per la decima volta e ho aperto.
Che Odino me la mandi buona...
La miscela fra Hiddlesworth e Thorki ti era già uscita fantasticamente nel prequel di questa storia, qui ha raggiunto un apice bellissimo con la frase di Tom: “Non è più necessario piova tanto.”
*^*
Starei qui a sottolineare quanto mi piace il modo in cui graffi nella vita dei personaggi, senza scrupolo forse  e forse proprio per questo con una sorta di maggiore rispetto.
Nelle RPF è tutto molto labile, almeno io la vedo così. Sono personaggi anche nella vita reale, a noi arriva tutto filtrato da flash e microfoni, chi siano realmente questi sorrisi e queste risate, è sempre un mistero.
Allora puoi scegliere di credere a ciò che vedi, colorare un disegno prestampato, oppure puoi cercare di disegnare tu la sagoma e riempirla come vuoi.
Apprezzo il tuo azzardo, il tuo creare una vita “vissuta” e non credo per nulla troppo lontana dal vero.
Il rapporto fra Tom e Chris è molto bello, anch’esso molto vero (e quanto vorremmo fossi “così” vero XDD).
Tom è molto malinconico e Chris sembra riflettere quella malinconia, sembra subirla.
Io non ho particolari problemi con le lemon fra i due, anzi, quindi mi sarei “accontentata” di leggere del buon sex, ed invece tu hai alzato il tiro e hai reso tutto poetico e sensuale, ma anche tremendamente, purtroppo per me, inesorabilmente triste. Almeno è ciò che ho percepito.
Forse è lo spirito con cui mi sono approcciata a questa storia, sono i miei “pregiudizi”, non saprei.
Spero di aver colto ciò che volevi trasmettere, oppure ho cannato tutto.
È una delle poche volte in cui temo di dirti “non vedo l’ora che aggiorni” perché se i presentimenti rivelano un minimo di ciò che accadrà, per il mio piccolo cuore rattoppato, non sarà per nulla piacevole.
Comunque sarò qui a soffrire.
<3

Nuovo recensore
28/08/13, ore 15:04
Cap. 1:

vale la stessa premessa della prima parte, ovvero: se non era scritta da qualcuno di cui conosco le doti, non avrei mai letto una RPF di questo paring.

Ho adorato l'idea base della prima parte, "la reincarnazione" per capirci, e mi piace anche qui il modo in cui non venga mai mostrata esplicitamente ma appena accennata.

La scena di sesso è da inserire nelle antologie: senza essere praticamente descritta ha una carica sensuale incredibile.

Molto apprezzato il richiamo a Thor e Loki fatto attraverso il temporale e il silenzio e le luci soffuse (o almeno per me sono stati evocativi, non so se era intenzionale).

Stupenda anche al scena della balconata, in poche frasi sei riuscita a descrivere il complicato (nel senso "ricco di sfumature", "con molti aspetti"...) rapporto tra Chris e Tom.

Complimenti davvero.

Recensore Veterano
27/08/13, ore 22:26
Cap. 1:

Basta, io ho perso ogni pudore. Mi dicevo "si, leggo le RPF ma solo x il detective Martinsson che poi in realtà non è nemmeno così RPF bla bal bla".
Poi in un pomeriggio di follia ho letto la FF precedente a questa (scusa ma non saprei scrivere correttamente il titolo), e mi è molto piaciuta più che altro perchè ho scoperto dei retroscena sul giovane Hiddleston (la mia perdizione inizia da lui, maledetta secchia!). Ora mi sono letta questo capitolo e....la mia perdizione è totale! Ma è stata Callie che mi ha messo curiosità con il suo commento e non ho resistito.

Venendo a noi questa FF promette bene, sembra proprio che ci saranno sviluppi interessanti. E mi piace tantissimo come tu NON abbia descritto la scena di sesso.
Si sentiva proprio l'odore del temporale, il contatto fra i corpi, i pensieri confusi... era tutto visibile anche se non scritto. Come in un quadro impressionista, anche se le forme sono solo accennate e vaghe si intuisce tutto. Una non-descrizione splendida e unica nel suo genere. Veramente brava!

Alla prossima recensione.
(Recensione modificata il 28/08/2013 - 08:48 pm)

Recensore Veterano
27/08/13, ore 13:57
Cap. 1:

Finalmente posso dare pubblico sfogo alla quantità dirompente di feels che mi ha scatenato questa storia, forse una delle più attese, per me, fosse anche per la bellezza e la potenza della prima parte.
Il sequel, come prevedibile, conferma e amplifica (se possibile) l’intensità, la coerenza e la verosimiglianza delle emozioni.
Chris e Tom non si avvicinano perché così deve essere, ma perché il senso di appartenenza che li lega è ormai un secondo senso, che brucia più di qualunque riserbo o remora.
Ho trovato emozionante ed elegante tutta la scena di letto, erotica e coinvolgente proprio per quello che lascia intendere, ma, per prudenza e sensibilità, tace.
Il flusso ininterrotto di pensieri, le mani che si cercano, la natura che fa loro da contrappunto: ci sono tutti gli ingredienti di uno splendido quadro, perché tu, anche se non ci credi, non sei brava a sorprendere solo con la matita in mano.