Contest "Rejected!" - giudice sostitutivo
Malinconia
…hai beccato un’accanita Snevans. Una di quelle che ha amato Piton da sempre – e che voleva strapparsi le viscere quando l’idiota ha ucciso Silente, capendo solo dopo il perché – e che, proprio perché l’ha adorato, ha provato sentimenti molto, molto contrastanti nel leggere le rivelazioni sul suo imperituro amore nel settimo libro. E sono anche una che, dopo quel libro, ha seriamente ridimensionato dentro di sé il personaggio tanto amato di Lily Evans. Questa luuunga premessa serve a giustificare quella che, ai tuoi occhi, potrebbe apparire come una osservazione ingiustificata, ma per me indispensabile alla tua storia: devi mettere fra gli avvertimenti per lo meno “what if”. Perché che Severus e Lily siano stati insieme è un “e se…” grande come una casa, anche se non ha modificato il resto della narrazione successiva. Per come era, Piton non avrebbe mai potuto vivere una storia con quella Lily, pur amandola. È un personaggio ancora troppo acerbo, troppo rancoroso, troppo poco innamorato di sé, per poter stare con una ragazza. Anche il contesto è un po’ quello tipico delle fiction di EFP e ben distante dal canone: serata danzante, al di fuori del Ballo del Ceppo? In sette libri si parla solo di feste ben definite, inventare nuove attività è cosa frequente, ma non “IC”, se possiamo definire il castello e le sue abitudini un character.
Inoltre loro due già si conoscevano fuori da Hogwarts, ricordi che vivevano vicini? Quindi l’affermazione “raccontandoci le vite fuori da Hogwarts” non è scorretta, ma superflua nell’eccessiva puntualizzazione. “Chiacchierando di tutto e niente” bastava e avanzava.
E poi… non so, ma la caratterizzazione stessa dei personaggi, il loro IC mi pare scricchiolante. Lily così prostrata non mi pare lei; Severus che mollato da lei si mette con un’altra? Ma come può essere lo stesso che poi, per tutta la sua vita, si è sistematicamente schiavizzato e legato al suo ricordo? Va bene che poi sottolinei come sia stata una scelta meschina, dettata da gelosia e orgoglio, ma… non è il personaggio che ci è stato fatto conoscere (anche se plaudo all’autoanalisi di Lily, eh. Ci sono varie attenuanti, ma di fatto l’ha abbandonato nel momento più cupo perché era scomodo. Concordo).
Altro punto che scricchiola e che mi ha convinto del fatto che un “What if” ci volesse (ma forse anche un AU) è il fatto che “l’ultima volta che l’ha visto” è su un treno. Quando noi sappiamo essere stata davanti al ritratto della Signora Grassa. O meglio, l’avrà intravisto ancora, almeno fino al settimo anno, ma non si sono più “incontrati”. E i numeri vanno scritti in lettere! Farli in cifre, a meno che non si tratti di anni o di numeroni un po’ impronunciabili, è sbagliato. “I cento motivi”. “I quattrocento trentatré motivi”.
Ora, per il resto è una storia godibile. Forse pecca di brevità – e quindi risulta un po’ affrettata nella caratterizzazione di due personaggi molto complessi che vengono ridotti al tipico maschio che ne prende una quando lascia l’altra e ad una ragazzina piagnucolosa e insicura, preda di rimorsi, che sta con un ragazzo che non ama pur di non stare sola – se ama ancora Severus, beh, vuol dire che non ama James. Per esperienza diretta e personalissima in tal senso posso assicurarti che puoi amare “diversamente” due persone, ma nel momento che ami “di più” o “di meno”, il “meno” non lo ami. E Severus Piton non è tipo del genere. E Lily Evans – pur con innumerevoli difetti! – non è mai sembrata una ragazzina piagnucolosa. Mai. E quindi la tua grossa pecca è quel mancato avvertimento. Messo quello – e l’avviso di OOC – tutto funziona e va bene. Sul serio. Se amassi di più il genere romantico fluff – che invece non mi garba granché – sarebbe davvero una storia da ricordare. Il fatto che mi sia piaciuta nonostante il genere non esattamente amato… beh, dovrebbe farti capire che è un buon lavoro. Metti gli avvisi! |