Sono tutte domande introspettive legittime, tendenzialmente si tende a vedere quello che gli altri hanno a differenza delle nostre mancanze... insomma come l'esempio della pagliuzza e della trave nell'occhio. Non posso essere critico in quanto non è un componimento ma una profonda riflessione che porterà inevitabilmente ad un bivio: vivere o esistere? Sappiamo che di vivere siamo capaci tutti, credo che la tua ricerca sia più orientata verso l'esistenza e tutto ciò che essa comporta nel bene e nel male, giustificando appunto i tuoi quesiti. Più che una mancanza, dovuta credo al legame profondo di ricordi o dell'aver perso qualcosa, credo tu abbia interiorizzato invece lo spazio nell'anima che ti sei creata e che, la vita con tutte le sue sfaccettature, ti aiuterà a colmare. Quando ti senti scheggiata, nuovamente, all'ombra di un lume, con la penna in mano ed un foglio bianco davanti, ricordati che anche i diamanti lo sono... sta tutto nel "vivere" questa profonda consapevolezza. Brava.

Leggi la risposta dell'autore

Anche a me capita spesso di passare notti insonni; anche a me capita spesso di guardarmi allo specchio e di chiedermi cosa ne sarà di me, in futuro.

Mi sono sentita tirata in causa, mi sono sentita protagonista della tua storia. E poi, diciamocelo, oltre ad avere un cuore, un'anima e una miriade di pensieri profondi, hai anche un innato talento nello scrivere.
Non posso che farti i miei complimenti.

OTTIMO LAVORO.
(Recensione modificata il 29/08/2013 - 10:15 am)