Buonsalve, Milady! u.u

Il vostro Lord di fiducia, avendo a disposizione un po' di tempo libero, si è dato alla lettura selvaggia di diverse fanfiction, tra le quali rientrano anche le Vostre, ovviamente.

Ho letto con molta attenzione questo breve componimento, e che dire? Superbo, non potevo aspettarmi altro da una scrittrice talentuosa qual è Vossignoria illustrissima!
Ahimè, non ho ancora avuto modo di completare "Final Fantasy IX"; difatti, sono arrivato all'inizio del terzo CD. Dunque, leggere questo componimento, oltre ad essersi rivelato uno "spoiler" per me (anche se, a dir la verità, già sapevo di questa scena, essendomela anticipata tempo addietro, ah ah ah!), non son riuscito a gustarmelo come avrei potuto, qualora avessi finito il gioco, e me ne dispiace.

Premesso ciò, come già detto in precedenza, il testo è molto bello, davvero ben curato, soprattutto dal punto di vista della forma. Le descrizioni, a mio dire, sono le parti che ti riescono meglio: sempre minuziose, dettagliate, molto evocative... Insomma, il coinvolgimento è sempre tanto.
Per quel che concerne il contenuto in sé, invece, il breve approfondimento psicologico di Kuja risulta efficace, ritengo tu abbia espresso perfettamente lo stato mentale del protagonista. Dal testo, traspare tutta la malinconia e la sofferenza che il Jenoma prova nell'aver scoperto che anch'egli, come ogni altra creatura vivente, è un'essere dato alla morte. È ineluttabile, dovrà perire anche lui, prima o poi.

Detto questo, direi che posso congedarmi e passare a leggere le altre fic.
Arrivederci, Madame, dal Vostro fido Lord Scorpio (?), e ancora complimenti! u.u

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Oddio, che cosa strana ritrovare una storia che si era letto tempo fa per caso XD Poi in questo periodo in cui sono immersa nello studio è un ottimo modo per staccare. Comunque riformulo lo stesso pensiero che feci allora: bellissima. Penso che il difficile delle flash sia raccontare un auqlcosa di sensato in così poche parole e tu ci sei riuscita perfettamente: Kuja, la sua bramosia di distruzione, la sua lucida follia...sono state raccontate veramente bene. Penso tu abbia meditato un bel po su come scrivere questa storia, perchè ogni parola ( o quasi) mi sembra scelta con grande attenzione e, a differenza di molte altre storie brevi ( siano esse flash o one) questa rende al meglio le sensazioni del tuo protagonista. Mi pare di vedermelo davanti agli occhi, con il suo sguardo freddo e un sorriso gelido che gli increspa le labbra. Quindi tanta stima per te, cavolo! Io non sarei buona XD Mi hai reso una bimba felcie, sappilo u.u un bacione
Hime

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E' passato un po' di tempo da quando hai pubblicato questa fanfic, l'avevo letta e mi era piaciuta, mi ero promessa di recensirla, ma mi sono dimenticata fino ad ora di farlo.
Hai descritto molto bene uno dei momenti più spettacolari e intensi del gioco.
"Rivolse uno sguardo quasi dolce all'ennesimo crollo, immaginando al suo posto un luogo qualsiasi di Gaya." E' la frase che mi ha colpita di più, perchè sottolinea il cambiamento di Kuja, non è il solito che sembra quasi divertirsi o compiacersi della distruzione che riesce a causare, tipo quando invoca Bahamut a Lifa, ma si vede che prova qualcosa di più profondo.
Interessante anche il titolo, è curioso come la "caduta" coincida con la raggiunta del culmine del suo potere, per Kuja. Ciao!

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Non male come flashfic! Il pezzo in cui Kuja impazzisce e distrugge tutto è forse uno dei più tristi della storia, perché quello che sembrava una figura in fondo un po' fragile finisce per impazzire per l'incapacità di essere immortale come desiderava. Hai descritto molto bene la sensazione che ha provato questo personaggio, anche perché nel gioco questo sottile passaggio tra la sua natura distruttrice e la presa di coscienza dell'impossibile immortalità non è spiegata benissimo, si vede solo lui che inizia a sbraitare perché la sua vita non è eterna (fattore che peraltro nel gioco non era stato per nulla evidenziato) e distrugge tutto, lasciando al giocatore l'ingrato compito di ricostruire quali strane molle siano state attivate in quel momento nella mente del folle Jenoma. Una storia piccola ma intensa, che meriterebbe più lettori! Complimenti!

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