Contest "Finiamola!" : storia partecipante
Inizio con un dubbio che esprimi nelle note della mail: se davvero la lettura è così come appare e non alla latina (“Edara”), trovo che l’uso della –d eufonica renda il tutto un po’ troppo cacofonico. Ad Aedara… benché la regola da te seguita sia giusta, trovo che l’orecchio (come ho avuto modo di scrivere) a volte vinca, e “sento” meglio un “a – pausa – Aedara”. Per il resto, a livello puramente di scrittura la storia mi sembra correttissima, solo – ma è una preferenza personale! – sono convinta sia meglio usare il “vi” invece del “ci” (quindi “le lacrime che vi avevo versato sopra”); inoltre tendi a mettere la punteggiatura all’interno delle virgolette, ritenendolo scorretto, ma la mia scuola di pensiero (che non è che mi sia inventata eh!) vede all’interno solo il punto interrogativo/affermativo, come si farebbe per le parentesi: virgole, punti e similia meglio metterli fuori se concludono il periodo; quindi “ ‘bla bla, blabla’, disse il gatto”… vabbeh, poco male, non esistono regole vere e proprie in questo campo, solo linee editoriali!! Anche in questa frase ritengo servano i due punti, in quanto spieghi quanto precede e in qualche modo lo “ampli” (trovava insieme: per lei noi eravamo la coppia perfetta). La storia è originale per quanto riguarda l’incontro, la quotidianità con cui le due ragazze reagiscono all’incontro con una fatina, la reazione della stessa, molto pacata dopo l’iniziale terrore di morire (schiacciata?). Credo perda un po’ di slancio sul finale: la fatina fa la sua buona magia (credo di aver capito che sia donare serenità, right?), lui chiede scusa, vissero a lungo felici e contenti. Pecca mia che gli happy ending classicissimi li trovo inconsistenti, forse, ma un po’ di reazione, o meglio, più apatia da parte della protagonista, più difficoltà da parte della fatina nell’attuare la magia, un po’ più di sofferenza per l’uomo avrebbero reso il tutto più realistico, a mio parere: così è “troppo facile”. Ma continuo a parlare solo di gradimento personale. Stilisticamente è buona, approvo ogni scelta fatta, ho molto apprezzato che la fatina abbia un linguaggio simile, molto semplice, come quello di un bambino; ottimo anche il layout, lo curano in pochi, trovare storie ben strutturate è sempre una boccata di ossigeno. Mi piace Aedara, mi piace la sua semplicità, mi piace Simona e il suo trascinare di peso l’amica fuori; non mi piace (ma vuol dire che è fatta talmente bene da innervosirmi come se fosse vera) l’apatia di Michela, ma come riportato nella parentesi, è solo un punto in più a una buona costruzione delle personalità dei personaggi. Valerio è un po’ inconsistente, ma dopotutto qui è solo un personaggio secondario: sarà protagonista della “vera” storia? Quella cui si allude nel finale? Finale che, tra l’altro, mi complimento con te per averlo saputo utilizzare così bene: ho apprezzato che fosse una storia vera, con un evento e delle conseguenze, non una semplice “anticipazione”. Lascia aperte molte strade, che era l’intenzione originale di una finale così strano. Reputo la storia davvero godibile e piacevole, scritta in maniera più che buona. È un ottimo lavoro. |