Ciao!
Ho visto che hai tremila One shot e, per iniziare ho scelto questa.
Il tono della protagonista è struggente, le frasi sono piccole e costellate di punti, interruzioni più che altro. Si vede che non riesce a pensare ad altro, addirittura i pensieri bloccano le parole, tanto da far fatica a uscire quando si tratta di dire la verità.
Conosco bene questa situazione, succede quando ci si abitua a reprimere la propria personalità e i propri pensieri, ed è brutto, davvero brutto.
Si spreca la propria vita non essendo se stessi. Magari si va incontro a un futuro sicuro per certi versi, non si rischia nulla e si vive in una dimensione ovattata.
Ma se non rischi, non c'è soddisfazione.
La vita di questa ragazza sarà piena di sofferenza e rimorso, si sente in obbligo a stare con questa persona e tutto ciò le porterà solo tristezza.
Il senso del dovere in lei è radicato, ma in modo sbagliato, la sua psicologia è abbastanza lineare, le sue azioni si concretizzano pensando agli altri, quindi sui sensi di colpa, ma è il non pensare alla propria felicità che la sta portando alla rovina.
Luke lo vedo più come un simbolo, l'unica via di fuga da una vita dedicata a far felici gli altri. Perché è vero, il sentimento è nobile, l'altruismo è una bellissima cosa, ma portato all'esasperazione si ritorce contro il suo possessore.
Come un angelo caduto dal cielo, le offre la possibilità di essere se stessa, rappresenta il dubbio legittimo che può farla iniziare a ragionare, ma lei rifiuta.
Mi piace, mi ha offerto un paio di spunti di riflessione.
A parte il "kilo" all'inizio - non vorrei sbagliare, però - non ho trovato errori ^^
Alla prossima!
- A. |