In generale, comincio col dire che come contenuto questo prologo mi è piaciuto, è una trama che tiene incollati al video, ma ho trovato qualche inciampo di grammatica, stile e intreccio che, se migliorati, potrebbero farne una bella storia davvero.
Dal punto di vista grammaticale ho trovato alcuni errori soprattutto nei tempi verbali. Il tempo principale della storia è il passato, ma vi sono dei verbi al presente che stonano. Ad esempio, all’inizio:
Un rumore di portiere sbattute, il "bip-bip" dell'antifurto che si attiva nell'autovettura e poi i passi dei due ragazzi che si avvicinavano al cancello, la ghiaietta sotto i loro piedi.
Ci andrebbe attivava. Anche verso la fine, quando Norma scivola nel sogno, passi al presente; in questo caso come scelta stilistica ci potrebbe anche stare (ma io credo che al passato sarebbe meglio) per sottolineare le immagini vivide, però dici “Ilva che piangeva”: all’improvviso, torni al passato. Insomma, c’è un po’ di confusione nei tempi verbali e credo sia necessaria una revisione.
“Resurrecturis” è dativo o ablativo plurale, quindi si può tradurre “per coloro…” o “a coloro…”.
Stilisticamente la storia è abbastanza corretta. Secondo me è da rivedere la punteggiatura dentro i dialoghi, a volte manca o non è corretta. Mi sono piaciute alcune descrizioni di azioni e fatti, le ho trovate ben costruite, mentre mi ha spiazzata quella iniziale della cittadina, perché tu dici che è mezzanotte e io mi immagino tutto buio, poi per descrivere la città dici che i bambini giocano per strada e mi sono persa, l’immagine mentale si è dissolta. Capisco che volevi descrivere la cittadina a prescindere dalla scena notturna, ma così mi sono persa.
La trama mi sembra molto interessante. Non mi capita spesso di leggere storie di questo tipo qui su EFP, inoltre l’idea di una cittadina benpensante americana è stimolante, mi aspetto colpi di scena e segreti che verranno a galla. Mi ha incuriosita e questo è un bene, perché l’attenzione del lettore deve sempre essere mantenuta alta.
Credo ci sia uno stacco troppo brusco tra le due parti di questo prologo, tra la parte in cui sono protagonisti Mark e Ilva e quella in cui lo è Norma. Ci vuole almeno una riga bianca di spazio, perché fino a un momento prima siamo nel cimitero con loro, una riga dopo siamo da tutt’altra parte e di loro si parla in terza persona… anche questo è piuttosto fuorviante e confusionario. Questo stacco andrebbe gestito meglio.
Mi sono piaciuti molto i personaggi della seconda parte, a partire da Norma e il suo amico. Mi piacciono perché sono molto realistici, hanno delle storie sentimentali non idealizzate, scherzano come due amici veri e Drew è persino un po’ antipatico (tutti i veri personaggi devono avere qualche difetto). Sono curiosa di vedere come evolveranno.
Complimenti per questo prologo pieno di fatti, corro al prossimo capitolo :) |