Era da tanto che non leggevo delle Jimmy/Johnny, e questa l’ ho letta ieri sera che erano le due prima di crollare col telefono in faccia. Le belle cose le trovo sempre così, quando meno me l’ aspetto e quando tu sparisci per secoli. La sera, ovviamente, appena mi butto un po’ giù e mi sento uno schifo, un po’ per il sonno un po’ per l’ aria che mi tocca respirare.
Mi piace scriverti e ti ho detto che lo avrei fatto, perciò spero apprezzerai che mi sono messa qui, alzata apposta stamattina, per poterti recensire tutto, e spero di riuscirci per farti trovare la sorpresa appena arrivi.
Questa oneshot mi ha presa, scaraventata al muro e poi tirata su.
Ogni cosa, ogni santissima cosa, mi ha distrutto e mi ha ricomposto, e forse ce l’ hai tu il potere di farmi questo, perché con tutto il resto delle cose che leggo non mi succede, o almeno non fino a questi punti.
Sai che Jimmy e Johnny sono i miei preferiti come pairing, e li vedo sempre come una coppia triste, soprattutto perché uno dei due è rimasto solo e l’ altro lo guarda da chissà dove.
Le premure di Johnny, qui, anche sottoforma di leggere spinte o strattoni, fanno intendere quanto questi due si vogliano bene al di fuori di sbronze e cazzate, perché Johnny è sempre lì a tenere stretto e a curare Jimmy.
I piccoli flashback che hai inserito ogni poco mi facevano sentire quasi Johnny. Non tanto perché lo adoro ma perché metterli negli esatti punti in cui li hai messo conferisce al tutto un’ aria di protagonismo che in pochi riescono ad innescare nella mente del lettore. Tu ci sei riuscita, con me.
E forse, questa è la migliore Jimmy/Johnny che io abbia mai letto.
Tesoro mio, tutto ciò non è nonsense. Tutto ciò è bellissimo. E se non fosse che sono anche un po’ troppo insensibile, a quest’ ora starei piangendo. |
