Bella,triste,ma bellissima,mi sono commossa,la trovo una poesia fantastica. :)

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Delicata, introspettiva, decisa ed emozionante. Apprezzo la scorrevolezza della rima, che ormai spesso non viene più nemmeno presa in considerazione, inoltre la costruzione ABABCC è una delle mie preferite. La trovo una profonda interiorizzazione degli elementi che hanno legato i protagonisti, un vagare libero da ogni costrizione sul raziocinio, un'enfasi del sentimento, un'eufonia di ricordi, sogni ed animi intrisi l'uno dell'altro. Hai denotato inoltre come la mortalità, di fronte ad un legame, sia cosa da ben poco conto. L'essere convinti che la morte sia solo un "passaggio obbligato" e nulla più, da adito a pensare che si sia raggiunta una certa maturità nel componimento e nello scrutare le parole che dettano gli animi. Complimenti e grazie per questa deliziosa opera. Il mio commento è positivo.

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Una poesia che raggiunge il culmine del sublime in più di un verso, quindi complimenti sinceri e vivissimi perché la tua opera fa ora commuovere e ora riflettere su molti aspetti della vita e della morte. Questi i versi che mi sono piaciuti particolarmente:
Ma io so che tra le nuvole eterne
Illumineremo la notte come due lanterne
E seppur vivendo nell’ombra e nell’inquietudine,
Inseguirci ed amarci sarà la nostra abitudine.

credo che nel finale hai superato ogni eccellenza nelle rime, che il contenuto è assai suggestivo e che nella poesia hai un particolare talento.
Un saluto esclusivamente cordiale,
a presto,
tantissima stima
Paolo

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molto bella come poesia, davvero complimenti! trovo molto simpatico e che faciliti la lettura l'uso delle rime, dà un ritmo ben preciso, come una canzone. il contenuto è per me molto bello e toccante, davvero complimenti!

A presto,

Isaby94

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Bellissima! Ogni tanto le rime sono un po' pesanti ma il contenuto è tale, tanto intimistico e bello da non farle nemmeno pesare.

e quando di notte la luna antioraria
mi ricorda il bacio che tu mi desti

li ho trovati fantastici. Soprattutto quella luna antioraria: immagine favolosa!
E bellissima è la seconda strofa, quell'aurora, pallida e malata, è veramente sublime, con tutto il resto. L'unione panica con la natura e quel velo elegiaco di dolore che pervade la strofa biancastra, illuminata da questa dilavata aurora. O almeno, sembra un ricordo, ma subito diventa qualcosa di più e quel pallore dell'aurora fa spezzare il cuore, al vedere i due fantasmi, come vento, che si rincorrono. E sono loro che stan parlando! Le immagini serene dell'inizio diventano sempre più inquiete fino al grottesco dei fantasmi incappucciati. Ma poi ritorna la quiete, nell'ultima strofa, sentimenti umani che perdurano in questa morte:

Ma io so che tra le nuvole eterne
Illumineremo la notte

E' quasi sublime! E l'inseguirci e l'amarci dà alla fine una sensazione bellissima di quiete, malinconica ed elegiaca, ma pur sempre quiete.
Complimenti!

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