Recensioni per
Funky Miracle
di LaMicheCoria

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
10/08/14, ore 09:05

Davvero molto bella! Divertente e introspettiva al tempo stesso.. Amo i personaggi e li trovo molto fedeli a se stessi.. Tanti complimenti per questo, perché secondo me è molto importante...a presto! Saluti!

Recensore Veterano
15/09/13, ore 19:26

Ho imparato tante cose nuove su Clint, è stata una lettura illuminante^^
Mi piace come hai descritto i personaggi, specie Coulson, sempre professionale ma che lascia trasparire qualcosa, col suo atteggiamento, col suo modo di parlare, con i biscotti ancora di più.
L'ho trovata una fic molto adulta (lo so che non è propriamente un aggettivo consono, ma mi ha dato questa impressione), perché entrambi i personaggi conservano il loro status, ma hanno qualcosa di cupo, forse rimpianto, forse speranza sopita.
Bella davvero.

Recensore Master
14/09/13, ore 17:26

Tu, TU, T U *balbetta* Tu sei una persona malvaggggia e scorretta che si diverte a demolire i feels altrui *piange* Navigo in un mare d’ammmmore e fangirlismo sin da quando ho visualizzato l’introduzione (“ad Alley”, TU MI VUOI MALE) e non ho ancora recuperato l’integrità ed il contegno necessari per elaborare una recensione sensata (e degna della qualità della storia), ma cuoricinarti non mi basta più, devo assolutamente scriverti due righe (naturalmente non è un’espressione da prendere alla lettera) su questa cosa bellissima (che potrei tranquillamente decantarti per tutte le volte che riletto), ne sento il bisogno (fisico).
Partendo dal presupposto che nulla potrebbe esprimere il mio stato d’animo meglio di un “aw” (o di altri versi della stessa gamma), ho talmente tante cose per cui complimentarmi che non so da dove cominciare e sicuramente mi perderò qualcosa per strada e non riuscirò ad esprimermi in maniera decente/comprensibile, ma a) con le autrici GIGANTESCHE come te mi succede sempre e b) proprio per questo ho premesso di essere in pessime condizioni psicologiche, quindi il vaneggiamento, questa volta, è almeno in parte giustificato (perché è colpa TUA, ecco *piange*).
Tu sei una donna incredibile, perché riesci a dare lustro anche ad elementi che buona parte degli autori non sono in grado di utilizzare: mi riferisco, nella circostanza, all’utilizzo della prima persona (da cui io, come autrice, sono letteralmente terrorizzata), strumento che di per sé dovrebbe rendere la narrazione più coinvolgente ma che, di solito, ottiene come unico effetto quello di banalizzarla. Tu, invece, l’hai sfruttata in maniera magistrale, l’hai nobilitata (come fai con tutto ciò a cui ricorri all’interno delle tue storie *ç*). Hai creato una storia su misura per Clint in tutti i suoi aspetti, in ogni minimo particolare, e gli hai dato voce in senso letterale, rispettandone a pieno l’indole, e questo può farlo soltanto chi ha una conoscenza autentica ed analitica dei caratteri e sa maneggiare le parole con criterio, tanto da renderle veicolo di pensieri ed emozioni (sapevo benissimo che tu possiedi entrambe le qualità, ma non posso fare a meno di rimanere comunque stupita ed ammirata ogni volta). Ho guardato la storia con i suoi occhi e l’ho vissuta dal suo punto di vista. Da quando ho cominciato a leggere fan fiction, mi è capitato…Una volta, forse? Due? Non di più, poco ma sicuro. Quando dico “ho guardato la storia” lo dico con piena cognizione di causa, perché è proprio quello che ho fatto. È un altro segno distintivo dei tuoi racconti: sono straordinariamente visivi, sono dei veri e propri quadri. Mi riferisco in particolare all’ambientazione (so di avertelo già ribadito fino allo sfinimento, ma è impossibile non calarsi in quello che scrivi, se ne è coinvolti in maniera totale), che mai come in questo caso non è puramente accessoria, ma serve a delineare un’atmosfera che dice tanto della storia e del suo protagonista. Tra l’altro, pur non conoscendo il fumetto, mi son sempre immaginata che, dopo New York, Clint andasse a vivere in un appartamento in via di decomposizione del genere, quindi la cosa avvalora pure il mio Head Canon (come tutto il resto, d’altronde). M’è piaciuto particolarmente il dettaglio dell’assenza di fotografie e il parallelismo con Cap *scuora*
Ebbene, se il contesto è, come al solito, impeccabile, la caratterizzazione dei personaggi è *muore* Tu sei una di quelle (poche) autrici che riesce a farli toccare con mano, per quanto li rende reali, ed è impressionante quanto tu riesca a farlo attraverso ogni singolo dettaglio: la gestualità, le espressioni del viso…Tutto. ogni particolare grida “Sono loro!” da ogni poro ed io ho una stima profondissima per questo tipo di resa, a trecentosessanta gradi.
Anche se questo è il punto su cui vorrei soltanto awwware e spargere cuori cosparsi di zucchero filato e gattini, devo spendere mille due parole su come maneggi questo pairing: è perfetto (l’avevo detto che bastavano due parole). Si tratta, per me, di una coppia che va (quasi) necessariamente raccontata attraverso sfumature, allusioni e non detti (cose che, se ben utilizzate, dicono in realtà molto più di parole esplicite e lo dicono pure meglio) e tu sei straordinaria (STRAORDINARIA!) ad avvalerti di questi strumenti e a mostrare, attraverso essi, tutto quello che c’è dietro (o forse sarebbe più opportuno dire “dentro”). Come plasmi i sentimenti tu, nessuno (lo so, anche questo te l’ho già detto, ma la colpa, anche in questo caso, è tua, che mi costringi ad essere tediosa). Crei delle immagini che son dei veri e propri pugni allo stomaco e sono di una bellezza che nessun aggettivo, per quanto encomiastico, riuscirebbe a descrivere. Due su tutte: “Anche perché non l’ho mai perdonato per avermi lasciato solo, dopo l’affare Loki. Credo di averlo preso a pugni, anche, tartassando di ganci quel volto bombato dalla morte finché Natasha non è arrivata a tirarmi uno schiaffo nel silenzio, gelandomi con un solo sguardo” e “Freccia latra un Bark! che sa tanto di incoraggiamento a dargli una possibilità, un incentivo a non sbatterlo fuori di casa per poi abbandonarmi a gambe incrociate sotto la libreria, sfogliando e scartabellando rapporti di vecchi missioni fino a farmi sanguinare i polpastrelli, ricordando vecchi aneddoti e vecchie notti intessute di sussurri fino a farmi sanguinare gli occhi” (cè, se non scrivi un libro tu chi può farlo? *piange*). Sempre restando nell’ambito delle citazioni testuali, in “Phil Coulson fa quella cosa. Quella cosa che non è proprio un sorriso, più un divertito arricciolarsi della bocca, l’espressione di chi sa di averti in pugno, ma vuole comunque concederti l’illusione di una via di uscita” c’è l’essenza di Phil, è Phil Coulson che si fa verbo (e Clint che fa questa riflessione m’ha fatto ridere un sacco *rotola* *scuoricina*).
Ora, penso d’aver battuto ogni record con questo commento (in quanto a lunghezza ad insensatezza – soprattutto) e per questo (ma solo per questo, perché potrei proseguire all’infinito) mi fermo, ma prima devo assolutamente ribadire quanto tu mi abbia resa felice ed emozionata (TANTISSIMO, posso assicurartelo) con questa dedica. Sei una mogliA meravigliosa ed EFP è un posto bellissimo perché mi ha permesso di incrociare il tuo cammino e *sedatela*
GRAZIE. GRAZIE, GRAZIE ♥

P.S. Freccia diventa ufficialmente il re del mio Head Canon.