Ciao.
Bella: uno spazio tutto per Saori che' e' il motore di tutta la storia ma di cui non sappiamo i pensieri piu' intimi. Perche' e' Atena che guida le sue mosse e che ce la fa apparire senza tentennamenti, ma e' pur sempre una ragazza e anche lei avra' avuto dei sogni da mettere che ha dovuto mettere da parte quando ha scelto e ha avuto piena consapevolezza del suo ruolo. Perche' questa dea alla fine e' molto umana.
Belli tutti i passaggi della storia, decritti in modo semplice ma incisivo.
Brava!

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Ecco un momento che in pochi affrontano (o meglio: di cui io ho letto pochissimo, se non niente): che succede dopo? Perché di pagine sul giorno più lungo del Santuario se ne sono spese tante tante tante, ma dopo? Che è successo dopo? E soprattutto: che cosa frulla nella testa della giovane Saori? Perché sì, è tutto molto bello, ma io non credo che si sia messa a letto dicendo"Scusate, il jet lag" e fine dei giochi. Il momento di scambio tra lei e Athena, la DEA Athena mi è piaciuto molto: anche io faccio scendere in campo Athena quando Saori minaccia di volersene andare altrove per fatti propri. Si dice tanto che Saga fosse schizofrenico e sentisse le voci, ma pure Saori mica scherza...
In sostanza, una bella storia dove la camera parte dagli insevrienti, stringe su una di loro, e tramite un raccordo si passa a Saori. Che se n'è andata a gironzolare per fatti propri altrove. E che, alla fine, viene a patti con se stessa e accetta il suo destino. Kurumada ce la presenta già consapevole del suo ruolo, ma credo che abbia avuto dei momenti in cui si sia chiesta se non ci fosse un modo per saltare giù da quel treno in corsa.

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