E, davvero, questa fic io dovevo recensirla. No, sul serio, leggendola l'altra sera ho pensato di amarti pls, -oh, senshii, senshii, perchè sei tu senshii?- (?)
Potrei elencarti tanti motivi, vorrei farlo, davvero, ma, come per ogni fiction che mi è piaciuta così tanto, non sono certa di riuscire a dare un giudizio chiaro di quello che me l'ha fatta piacere. Non so se ti è mai capitato, insomma, quel restare così gonfia e intorbidita dai feels da non capire esattamente cosa scrivere o dire.
Comunque, io amo Matatagi, no serio, amo anche Minaho, Manabe, Tesudako, tutti gli altri, ma Hayato è bello, figo, stupendo, tenebroso, affascianante, adorabile, yandere, è tutto e sono certa il suo sedere non sia da meno, quindi come si può non adorarlo- (?)
Ora, ho adorato l'idea e ammetto che leggendo il titolo e le prime righe la prima cosa che ho pensato è "il nero è la somma di tutti colori", quindi da lì è subito nata l'idea di un Matatagi che pacciuga il proprio foglio fino a che non si veda più nulla, perchè trovo sia un personaggio che non ha ancora trovato la sua identità -e stia lottando per trovarla- e non capisce e si atacca a tutto ciò che lo circonda proprio per quel non essere ancora qualcuno di definito. Anche la scelta dei colori che si susseguono senza sosta mi ha fatto pensare a questo, a un Hayato che si fa trascinare dalle circostanze e dal momento e, poichè bambino, non ha ancora quella visione negativa che ha da grande nella serie. Non c'è nulla che lo soddisfi o lo prenda davvero -eccetto forse il calcio, nel profondo-profondo?- , non ha particolari aspirazioni, non riesce a fidarsi di nessuno sul serio, si nasconde dietro una maschera e finge. Sotto questo punto di vista mi ricorda tanto il Masaki dei primi episodi, anche se trovo comunque siano due personaggi profondamente diversi nel contempo -Kariya nettamente più vigliacco e abituato a fuggire e nascondersi dal mio punto di vista-. Ad Hayato in fondo non importa davvero degli altri, nè del loro parere e delle loro opinioni, è molto più "rassegnato" e disilluso di altri personaggi che meno lo danno a vedere, ma penso sia questo proprio ciò che lo rende affasciante. E Tenma è il suo opposto, è uno che sogna, creda, si fida ciecamente e si preoccupa costantemente per il bene degli altri. Inoltre ho amato il concetto iro/hero -che mi ha fatto immediatamente pensare ad Alba, ma ssshh-, e la ripresa con la frase finale è perfetta. Che poi quell'hero di cui parla sia Tenma è un idea che mi piace. Tenma non ha davvero la tempra di un eroe secondo me, ma il suo impegnarsi per cercare inconsapevolmente di esserlo in qualche modo è ammirevole.
E ceh, boh non so che ho scritto mi è venuto tipo un papiro *mangia mani* e quindi ora vad-- sì, vado (?) *vola su un nisepanda
Tvb <3
yuusha-san <3 |