Adorabile. Originale. Vellutata. Forse non particolarmente verosimile (sebbene noti anch'io con quanta insistenza Gaara venga associato a Ville), ma splendida nel modo leggero, delicato, quasi noncurante di lanciare il messaggio. Gustose le fugaci apparizioni di Kankuro, con quel tocco di realtà che ricolloca la storia nella giusta prospettiva. Toccante la premura di Temari, stupefacente l'idea del ventaglio come strumento per recare note d'amore. E il finale con Lee, il sussurro del vento e il letto freddo, avvolge l'epilogo come un boomerang, e lascia un dolcissimo alone di malinconica speranza, cosa che si sposa a meraviglia con le canzoni degli HIM. Tutta la fic poi è attraversata da immagini talmente vivide che il lettore non fa alcuna difficoltà a prendere visione dei contenuti, dalla sagoma di Gaara che si staglia nella notte sul terrazzo, a quelle dei fratelli in muta contemplazione, fino ai risolini degli abitanti e alla solitudine di Lee. Le uniche pecche riguardano non tanto l'occasionale OOCness dei personaggi, quanto il fatto che Gaara possa "urlare al cielo" il suo tormentato amore. Sebbene non mi risulti difficile immaginare un - seppur improbabile - Gaara che canta, faccio una gran fatica ad immaginarlo urlare canzoni! Nondimeno, questo è solo un piccolissimo appunto, e trovo che non sminuisca realmente la storia in sé. Di conseguenza non posso che farti i più sinceri complimenti, specie per aver trovato e tentato qualcosa di nuovo. Mi aspetto presto qualche nuova perla, ti va? Alla prossima! ;)

che teneraaaa ** Bella, davvero molto bella e coinvolgente, brava!