1) Il titolo in inglese corretto sarebbe "the charm of the unknown". D'altronde, di solito è proprio il "charm of the unknown" che spinge la gente a scriverci i titoli, come qui ben si vede.
2) I dialoghi in grassetto non hanno ragion d'essere. Già scriverli con il grassetto e basta è una cosa di per sé visivamente orrenda, che non ho mai trovato in nessun libro, ma poi scriverli in grassetto tra le virgolette, che sono già dei tag di dialogo, è proprio un errore.
3) Riga numero 5: "Stavo ancora sognando, quando Harry, accanto a me, mi riporta alla realtà". La CONSECUTIO TEMPORUM, per dio. Non puoi scrivere una storia mezzo al passato e mezzo al presente. Non lo fa nemmeno mio fratello, che va in 5 elementare.
4) "La sera del ballo, Terese, così mi pare si chiami, aveva osato a sua volta, persino più di Marevi.
Si era presentata con un vestito rosso fuoco, una profonda scollatura sul davanti, fasciandole morbidamente i fianchi". A parte l'uso disctibile delle virgole (ce ne andrebbe una prima di "a sua volta", oppure va tolta quella dopo). Poi, volendo anche ignorare il casino con il presente (la consecutio temporum è roba a te ignota, si è capito. Il che non sarebbe un problema, se non che con i tempi usati così non si capisce una sega di cosa succede quando. Cioè, narri al passato, poi fai un flashback e usi il presente. Ma wtf?), trovo davvero difficile ignorare l'uso di quel gerundio ("fasciandole", per intenderci). Perché sai, il gerundio non si coniuga e non ha un soggetto, quindi va riferito per forza al soggetto della frase immediatamente prima. Ora, per tua sfortuna la frase prima ha come soggetto la scollatura, e trovo difficile che una scollatura possa fasciare i fianchi di qualcuno, per quanto la tizia possa esser mignotta.
5) "« Tomlinson! »
Sussulto sulla sedia alla chiamata furiosa di Mrs Retris.
« Sì…? », rispondo, timidamente, in italiano, fra l’ilarità dei miei compagni, tranne, per fortuna, di Harry, che è spaventato quanto me e per me, e Marevi e Zayn, che si guardano negli occhi, felici.
Mi avrebbe fatto meno male se lei avesse riso insieme agli altri: avrebbe significato che sa della mia esistenza, che aveva ascoltato il mio cognome, che per un attimo Zayn non era esistito."
Di nuovo la fiera del "ma sì, mettiamoci una virgola ogni due parole, che tanto le incidentali sono belle". E... ma devo davvero dirlo di nuovo? La consecutio temporum, santi numi. Sei riuscita a mettere condizionale passato, congiuntivo trapassato, indicativo presente e indicativo trapassato prossimo tutti nella stessa frase. Io mi chiedo solo quanto impegno ci voglia per fare uno scempio del genere. (Per la cronaca, i due trapassati prossimi devono essere passati prossimi. E non è questione di orecchio o di gusti, è proprio che per la consecutio temporum il trapassato è il passato del passato, mentre il passato semplice è il passato del presente.)
Poi, se vogliamo, i tizi vanno all'università, non al liceo (o alle scuole medie?), quindi nessun professore universitario normale riprenderebbe uno studente perché a lezione ha lo sguardo perso nel vuoto. E - oltre a non fare babysitting - i prof ti danno del lei, a meno che non siano dei ricercatori trentenni che si sentono molto trasgre.
6) "« Ehm… non sono mai stata al terzo piano: lì ci sono quelli del quinto anno, Zayn. Lo sai che non mi avventuro, in queste situazioni »"
Ma sul serio 'sta gente dovrebbe essere all'università? Ma quinto anno di che, delle elementari? Che poi, se degli studenti si mettessero a fare un siparietto del genere durante una lezione universitaria, verrebbero linciati dai compagni di corso prima che dal prof.
E poi cosa dovrebbe esserci al terzo piano, scusa? Un basilisco, gli stupratori, un covo di testimoni di geova?
7) Ok, ho finito la prima scena, credo che possa bastare. L'unica nota positiva è che Harry è gay, ma non ti vale la bandierina bianca.
Sorry not sorry,
RoseScorpius
(Recensione modificata il 08/10/2013 - 09:13 pm) |