Io condivido la tua idea, e questa piccola storia è toccante, davvero. È vero, sono cose che fanno male ma, giustamente, noi cosa possiamo farci? Grazie a questa shot ho riflettuto ancora una volta, dopo un po' di tempo, sull'accaduto; e sì, cavolo, fa male sapere che quella notte, mentre noi dormivamo tranquilli, persone, e soprattutto ragazzi come noi, lottavano tra la vita è la morte. Ma la domanda che più spesso mi pongo, davanti a queste vicende e simili, è: possibile che siamo nel ventunesimo secolo e ancora accadono queste cose? Possibile che dopo millenni di guerre ancora non si riesce a costruire la pace? Combattere dietro ad un tavolo è facile, ma nessuno ha mai pensato a chi parte e non torna più?! Scusami lo sfogo, ma ci sono cose che andrebbero ricordate, tra cui queste vicende. Si parla tanto dell'olocausto, per esempio, ma nessuno parla dell'infinità di guerre che martoriano il mondo è che vengono abilmente celate. Spero, invano, che un giorno tutto questo macello finisca.
Un abbraccio,
Marty

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Veramente bella e toccante, complimenti.
Le tragedie come questa sono all'ordine del giorno purtroppo, e odio quelli che dopo il disastro affermano di essere affranti, mentre prima erano quelli che strillavano a gran voce invocando il "reato di clandestinità". 
Ma tu, che hai 15 anni e non la testa vuota, per fortuna, puoi fare comunque qualcosa. Puoi continuare a esprimere la tua solidarietà ai cosiddetti "clandestini", che altro non sono che sorelle e fratelli, esseri umani. Puoi fimare petizioni, per esempio sul sito di Amnesty International (non occorre essere maggiorenni per farlo). Puoi continuare a scrivere cose meravigliose come questa. E soprattutto puoi impegnarti a rispettare i diritti umani sopra ogni altra cosa, che non è mai troppo presto per iniziare a farlo.
Come diceva un piccolo grande italiano, morto proprio per difendere i diritti di uno dei popoli più oppressi della storia, Vittorio Arrigoni: restiamo umani.

Un abbraccio,
BridgetV

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Emma, sono senza parole. Davvero. Hai scritto una splendida one shot, e se il tuo scopo era far riflettere beh, ci sei riuscita. Hai scritto parole verissime, hai posto domande che, purtroppo, non avranno mai una risposta.
Purtroppo un mondo senza guerre e stragi simili, con morti di bambini innocenti, è un mondo utopico...e accettare questo senso di impotenza. Ma non si deve mai smettere di sognare e sperare, giusto? Bisogna continuare a sperare che ogni bambino del mondo saprà cosa c'è dopo il tre.
Cmq trovo ammirevole che, nonostante tu abbia quindici anni, abbia scritto una storia simile, prendendo a cuore questa situazione. Molti tuoi coetanei, ma anche miei, probabilmente sapranno a mela pena quello che è successo, tutti presi da altro.
Bravissima. Posso solo dire questo.
Un bacio

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Emma-san.
Sto piangendo. E no, non come le altre volte, perché questa è una cosa vera.
Lo sapevo. Quando ho visto porta a porta sapevo che l'avresti fatto. E se non avessi scritto nulla sarei rimasta delusa.
Ma tu sei Emma. E non mi avresti deluso.
E ora sto piangendo perché tutto ciò che scrivi è così maledettamente vero! E così dannatamente ingiusto!
Mi immagino tutti quei bambini. Ragazzi come me, come te, affrontare cose del genere.
E morire così miseramente solo per aver tentato di trovare la felicità del sole.
Senza aver mai riso. Senza aver mai capito cosa fosse la pace. Senza aver mai vissuto.
Io.... Lo sapevo. Ci avrei giurato, quando ho letto il titolo. E sapevo che avrei pianto.
Tu hai scritto tante meraviglie, Emma-san. Ma questa è la migliore di tutte.
Io... Non ho più parole. Quindi me ne vado.
Un abbraccio
Maddy
(Recensione modificata il 03/10/2013 - 09:36 pm)

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Sono commossa, è davvero toccante. Hai affrontato questo drammatico argomento con semplicità, ma con tatto e intelligenza. Complimenti

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